a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.

a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: agosto 2012

giovedì 30 agosto 2012

La Isla Bonita

Sono stata tre giorni a pensare come iniziare a scrivere questo post.
Un po' di malinconia da fine vacanze perchè ne sento ancora il profumo , e sto cercando, nonostante ormai si è rientrati da un po' di giorni in ufficio, di respirare gli ultimi momenti d'estate a pieni polmoni.
Quest'estate.




Un'estate improvvisa, strana, inaspettata.
Un'estate che sicuramente non potrò fare altro che ricordarmi come l'estate più  meravigliosa della mia vita, tolti gli anni in cui si era piccine e si facevano tre mesi al mare, senza obblighi e pensieri di ogni sorta.
Non riesco ancora a trovare l'incipit giusto per cominciare a raccontare.
Potrebbe forse essere perchè sono ancora setttata sul fuso orario di Formentera?
Può darsi.


il nostro mojito maker, in spiaggia

Questa potrebbe essere la motivazione più plausibile, visto che per tre settimane non siamo mai rientrate prima delle 6am, abbiamo ballato canzoni sciocchine fino a quando i muscoli dei polpacci hanno retto il colpo, bevuto mojito fatti da aitanti argentini in spiaggia, e ablato qualche nuovo vocabolo ispanico.
Siamo salite su barche a vela di sconosciuti, mangiato strane paella, imparato le teorie di Sai Baba, degustato un'inaspettato Cava Gran Reserve, abbiamo abbracciato amiche e amici in un vortice di incontri casuali e Serendipity, parlato, condiviso, perchè share is love, sempre.
Dormito in spiaggia, in macchina, su una terrazza a picco sul mare e come tetto solo un cielo di stelle.
Stretto amicizie, conosciuto persone meravigliose,  rivalutato gli spagnoli ( li amo tutti.Tantissimo.Anzi, voglio trasferirmi lì, se proprio devo dirne una).
Mi hanno persino eletta la Reina del Blue Bar.
E scusa se è poco.


Formentera.
Formentera e  Cap de Barbaria, dove c'è un faro che sembra uscito da una favola.
Il faro è il punto limite, e mi piace pensare che è bello spingersi oltre i propri limiti, oltre a quello che una volta non si riteneva nemmeno immaginabile. E io questa suddetta volta l'ho fatto.
Qualche indizio a riprova di quanto detto e asserito sopra?
Sicuramente l'aver imparato a bere birra, l'aver fatto topless , e aver smesso di usare l'igienizzante mani. L'aver usato mojiti come fossero depurativi antartici.
Ho vissuto come una gipsy, a tratti chic, ma molto libera.
Di mente.
Di pensieri.
Di cuore.
Ho vissuto con il sale sulla pelle, e la sabbia tra i capelli, senza minimamente preoccuparmi nemmeno per un attimo di qualsivoglia conseguenza.
Ho vissuto questi giorni in piena consapevolezza di me, come mai è successo prima.
A volte è così semplice: basta spostare il punto di vista e cambia lo scenario: a volte è più difficile conciliare le vite che le anime.
E partendo da questo, ogni cosa è illuminata.
E poi l'aria della isla bonita.
Oh!Quest'aria.
Concentriamoci sul profumo di quest'aria che mi ha fatto così bene.
E poi mettiamoci a disposizione delle stagioni: il sole, il caldo, la siesta, il mare.
E così, grazie a questo, siamo pronte per ineggiare a un "Come September!", che arrivi presto l'autunno, la stagione delle cioccolate calde, delle foglie gialle e rosse, dei caminetti accessi, del sapore ddella pioggia la domenica mattina.

con la mia Ines e il re di Formentera, Lino!

Certo è che gli spagnoli in cucina sono un mistero imprescrutabile: i loro supermercati sono uao.
Ma super uao.
Del tipo che ogni mattina la tappa era fissa lì, al market accanto a casa, come un pellegrinaggio obbligato, a volte con scuse che sapevano di frutta, altre volte così, solo per vedere la quantità di meravigliosi prodotti esposti su quegli scaffali lindi.
Tuttavia la qualità del cibo mangiato più di una volta non è stata all'altezza delle aspettative.
Quindi ecco la mia piccola guida per questa incantevole e meravigliosa isola dell'Amore.

Chezz Gerdi Tapas: a San Francesc. hamon serrano eccezionale. Buona selezione di vini. Poi San Francesc è assolutamente il posto che più ho amato...quella piazzetta, quella Chiesa,quell'atmosfera..tutto.
Marlaca - Urb. paraiso de Los Pinos, Es Mal Pas, +34971321670 -: metti una sera a cena. Atmosfera quasi nordica, cibo letteralmente da Stella Michelin. Lo chef è metà italiano, metà spagnolo. E io giuro di non aver mangiato mai polpo più tenero.
CanaPepa, Placa de la Constitucio 5, San Francesc. Accanto a un negozietto hippie adorabile, che profuma di gelsomino, il ristorante più cozy dell'isola. Servizio impeccabile. Spaghetti alle vongole e alici fritte, un must.
Casanita, Calle Fonoll Mari, Es Pujols: dunque, qui l'atmosfera è da bistrot, da salotto di casa. Caruccio. Voto al cibo 7. Ma vale la pena andarci. Se non fosse che dopo si va tutti a bere al Banana's.Ma poi scappare, evitare Es Pujols è il must per vivere una vita in pieno gipsy/hippie mood.
Alberto Zegarra Luna: occhei, piccola divagazione dal cibo, ma cosa c'è di meglio di un massaggio al tramonto, in spiaggia, prima di sorseggiare moijti?E lui è incredibile. Massaggio reiki, una libidine. con tanto di olio alla menta e rosmarino, che sblocca tutti i chakra. lo trovate al +34.608.799.081. Chiamatelo a mio nome.
Caffè del Lago a La Savina  - www.cafedellago.es - solo qui, per petit dej. Colazioni uao, davanti al lago dorato. Frullati alla pesca, yogurt e miele, dolci tanto quanto il personale di servizio, croissant freschi e morbidi. Pane tostato morbido, e ampia selezione di marmellate.
Aigua: credo che questo sia il mio ristorante preferito. Al porto del La savina, tra lampade che proiettano ombre a stella, brezza marina e ghiotti paccheri alla san pietro, guazzetto di moscardini con polenta e molleaux al cioccolato. Da non perdere.
CanCarlos, sempre a San Francesc: il mio secondo ristorante preferito...un cortile, un albero di fico, tavoli all'aperto, cuscini. un carpaccio di pata negra eccezionale, una pasta con gambas al profumo di brandy piccante.
Il Beso Beach, ovvero la spiaggia ex Big Sur: la nostra spiaggia. ma anche il ristorante dove la paella di pesce è qualcosa di incredibile, dove mangi con i piedi nella sabbia e che appena finisci di mangiare la tappa oblligatata è al loro piccolo bazaar, pieno di cosine adorabili da comprare, desiderare, possedere.

e oggi così, in stile hippie, in ufficio...take me back to my sweet la vida!

oggi mi trovate anche qui:


mercoledì 1 agosto 2012

Quando l'Estate.

Estate.



Vacanza.
Per tre settimane non accederò a nessun computer, feisbuk o similari.
Telefoni staccati, lasciati addirittura forse in modalità aereo.O quasi.
Saluti e baci, chi ha dato ha dato, chi ha preso ha preso, fatti delle domande e datti  anche delle risposte.
Solari, cremine dopo sole, contorno occhi come se piovesse, shampi&balsami degni della migliore delle coiffeur, costumi da bagni, burrocacao, smalto,cerette, letture, out of office impostato, scorte di bacche di goji, email inviate, scadenze rimandate, amiche abbracciate, amici salutati.

Quindi, da me a voi, un augurio:
Buona Estate.

Che sia fatta di ghiaccioli alla menta, mani appicicaticce che si intrecciano, labbra che sanno di sale, sabbia tra le dita e nella borsa, abiti bianchi e leggeri, torte a colazione, lentiggini, tante lentiggini che io adoro le lentiggini, qualche bicchiere di Ruinart rosè, profumo di lavanda,abiti bianchi e orli accorciati, tanti pisolini all'ombra, tuffi nel mare blublublu, libri meravigliosi, tramonti poetici, canzoni sussurrate, balli su canzoni sciocchine, notti stellate,qualche bacio brillante di lucidalabbra, impacchi di balsamo e crema doposole al cocco, favole raccontate, risate condivise, magliette a righe e gonne frivole, sogni che si ricominciano a sognare, occhi che cambiano colore al sole e diventono verdi verdi, cocacole con ghiaccio e limone, pensieri in divenire,Keaton Henson con qualche lacrima inclusa,ombre lunghe alla sera,occhiali da sole, segreti scambiati, conchiglie raccolte, lovingyou&lovingme, per dirla alla Nutini, vento tra le dita, giornate in flipflop, profumo di basilico, granchietti sulla spiaggia, qualche sorpresa, angurie, passioni, baci baci baci, labbra mordicchiate, pescato fresco a cena, chiacchere, libertà, cicale, grilli, pelle al sapore di pane abbrustolito, onde, cielo e calore, leggerezza, brividi al primo incontro con l'acqua fresca al mattino,capelli riccioluti  e schiariti dalla salsedine e dal sole,  abbracci, oh quanti abbracci che vorrei, giornali pettegoli da leggere con avidità, coltivare l'arte della pigrizia, civettare un pochino, sms volati da una parte all'altra del mondo, riso al latte,canzoni da sentire e ballare stretti, notti insonni, notti calde, notti fresche, notti nuove, risvegli pigri, risvegli lenti, cuori cuori cuori e stelle tante stelle, magari anche qualcuna cadente.

Insomma, comunque sarà, Buona Estate.
Ottolotta se ne va in vacanza.
Che sia bella, questa vacanza, un po' come tutti noi, e per tutti noi.

On se revoir bientot!
Toda gioia, toda beleza.



Un riso per un sorriso - From Marie Claire.it with love

“Invest in what's real. Clean as you go. Drink while you cook. Make it fun. It doesn't have to be complicated. It will be what it will be.”

― Gwyneth PaltrowMy Father's Daughter: Delicious, Easy Recipes Celebrating Family & Togetherness



Quante giornate variegate e diffuse in questa estate calda.
Giornate lente, giornate che sanno di profumo del caffè, del balsamo al cocco di mia sorella, di asfalto rovente, di goggiole nel tè caldo, di piscina, di elenchi di cose da fare, ma da fare a settembre,che ora siamo troppo stanchi, di cotone e di bucato appena fatto, di basilico fresco.
Giornate che sanno di scampagnate, di lentiggini, di stelle, di trattorie scoperte in angoli remoti di Milano.
Giornate che hanno avvicinato un'estate strana, alquanto inusuale, sicuramente inaspettata.
Giornate che ci hanno costretto ad affrontare i peggiori incubi, le paure più paurose, e giornate che ci hanno obbligato a dar prova di tutta la nostra forza.
Giornate che sono state inondate da lacrime, ma anche costellate di qualche sorriso.
I sorrisi. Che meraviglia.
E allora eccoli, un po' scritti, questi sorrisi che ci avvolgono in coccole eterne.
Un sorriso per la mia Kit, che "lavora per me", che non mi molla un attimo, che è la mia gemella separata alla nascita, e che quindi aggiungere qualsialtra voglia cosa è bizzarro, perchè qui c'è tutto l'amore del mondo.
Un sorriso per la mia Alina, che mi tiene la mano, per superare ogni tristezza e ogni affanno, ogni giorno, ogni momento, ogni ora, che inventa nomi e nomignoli, che mi suggerisce canzoni e ritornelli e che cammina con me, circumnavigando il Duomo, scoprendo negozi, bevendo acqua con le bollicine e ogni volta meravigliandosi per quanto è buona l'acqua.
Un sorriso per la mia famiglia, che mai come ora ho riscoperta incredibilmente magica, forte, compatta e unita. La mia famiglia, che da forza, mette le ali, meglio che una Redbull, che protegge, che ti chioccia e che ti scalda l'anima.
Un sorriso per la mia Caterina, perchè corre sempre a farmi una carezza, perchè si è seduta nella casa nuova e mi ha detto "oh quanti bei tè ci prenderemo qui insieme", perchè andiamo a vedere De Gregori insieme e ci siamo promesse shottini di vodka pre, post e durante il concerto, perchè mi sorride e mi dice di avere fiducia, perchè pensa lei al mio futuro quando io proprio proprio non ho pensieri.
Un sorriso per la mia Camilla, che ha appena dato alla luce Louis, e che tra una poppata e un'altra trova il tempo per chiamarmi e riempirmi di bisoudoux.
Un sorriso per la mia Sara, che mi manda pacchettini pieni di regali, coccole lanciate via UPS, email e sms pieni di pensieri rincuoranti, che il countdown verso il nostro weekend in territorio fiammingo è cominciato, e occhio a voi belgi!tremate tremate che le super gnocche sono tornate! - più che altro tremate che faremo fuori la scorta nazionale di gauffre -
Un sorriso per la mia Annalisa, che al mattino senza di lei veramente non sapre i come fare, che mi fa arrivare in ufficio con il sorriso, che mi fa ballare Ambra e mi da grandi soddisfazioni, tra karaoke di J-.X e foto di bordigh.
Un sorriso per il buon Sortino, che mi ascolta pazientemente e che in fondo siamo sempre uniti, e belli come quando lui in vintage Dior e io in vintage Chanel siamo stati a chiaccherare a bordo piscina al matrimonio della Rodes, e da lì, da allora, Will&Grace ci fanno un baffo.
Un sorriso alla Vale, che mi ha scritta e descritta in maniera sopraffina, che questa cosa dell'anima macramè mi si è cucita addosso divinamente .
Un sorriso per le mie chicks: Stacca, Morella, Mode, Alessandra, Frafu,Elenina, Giorgia, Beba, Gloria. Voi, solo voi. Che fortuna che ho ad avervi accanto.

Un sorriso per un riso, che è l'elemento più semplice della nostra alimentazione, ma che a seconda di come viene imbandito può risultare una cena da principi o una cena leggera.

E allora eccolo, in versione estiva, ma meno banale della semplice insalata di riso.
E' così semplice che quasi mi vergogno, ma come già detto, d'estate la parola d'ordine è la praticità, la velocità, per non rubare nemmeno un secondo a questi famosi sorrisi.

Riso alla Pantesca

Riso
Pomodorini tagliati a cubetti
Basilico a iosa
Capperi.
Olio Evo
Aceto bianco.

Far bollire il riso per 15 minuti e scolarlo.
Disporlo in un piatto di portata, aggiungere i capperi, i pomodorini ( se si vuole scottarli appena), l'olio evo, l'aceto e il basilico tritato grossolonamente.

Et voilà.
Un sorriso per sua maestà.

Share is love - part 3

Occhei.
Ieri sono andata sotto braccio alla mia Kit in libreria  e i destini raccontati ieri si sono un po' travolti.
Ovvero mi sono fatta trascinare da titoli, trame e copertine.



Quindi per dovere di cronaca, ecco i miei fellas per queste vacanze:
  • Un'estate senza uomini, di Siri Hustvedt. Perchè io amo lei, come scrittrice.Perchè è sagace, brillante e scrive romanzi degni di paragonabili poesie.
  • La catastrofica storia di te e di me, di Jess Rothenberg. E il titolo non ha nessuna voluta idiosincrasia. Ma ho letto l'incipit: «E lui ti dice che sei bella e tutt'a un tratto lo sei. Ma ho una notizia da darvi: è un gran casino, in realtà, un gigantesco incubo che vi esploderà in mano. Non avete idea del pasticcio in cui vi siete ficcate. L'amore non è un gioco.Le persone ci si tagliano le orecchie.Ci si buttano dalla Torre Eiffel, oppure vendono tutto quello che hanno per trasferirsi tipo in Alaska e vivere con gli orsi grizzly, e poi finiscono sbranate e nessuno le sente urlare aiuto. Ecco com'è: innamorarsi è piú o meno come essere divorati da un grizzly.E credetemi, io lo so».Non potevo non prenderlo.
  • Perchè essere felici quando si può essere normali di Jeanette Winterson: confermato. lo volevo da quando ero nel Village, a NYC , questa Pasqua.
  • 50 sfumature di grigio di James E. L.: confermato. Non solo, ho già letto il primo capitolo perchè ero troppo curiosa.
  • La locanda dei sogni ritrovati di Julia Stagg.
Ecco.  Adesso comunque so già che tra qui e domenica sicuramente ci sarà un'altra incursione da Fnac.
Work in progress.