Ottolina al Pitti nano, foto fatte da Francesca e pubblicate oggi su birkin.it
Sarà che sono in quel periodo del mese in cui si è più fragili.
Sarà che la stanchezza di questo primo mese dell'anno si fa sentire: un mese dove le notizie preoccupanti sono state sinceramente più frequenti di quelle felici.
Sarà che noi donne della famiglia siamo toste e destinate ad essere lottatrici, a dimostrare sempre il nostro valore affermando il nostro coraggio, ma ogni tanto qualche colpo lo accusiamo anche noi.
Sarà che ormai sogno solo una fuga: io+Lui+Bali+FourSeason+massaggi. No telefoni, no computer, nulla di nulla.
Sarà che sono sull'orlo di una crisi di ansia da prestazione per via del fatto che abbiamo la presentazione di Londra il 18 Febbraio, una conf call venerdì, la sfilata di marzo a Parigi da preparare, i giornalisti da chiamare, la Friends and Family Sales da coordinare e un evento a Roma settimana prossima.
Sarà che ho ancora la nota spese di gennaio da fare, e più guardo tutti gli scontrini, più trovo altre mille priorità da anteporre prima di affrontare calcoli e ordine vario.Lo so, sono pessima. Ma dammi qualcosa che coinvolga la matematica, e per me è panico puro.
Sarà che sono un po' stufa dell'ipocrisia che circonda il circondario. Io non riesco e non posso accettarla. Non riesco a fare buon viso a cattivo gioco. Forse dovrei, perchè a noi PR è chiesto anche questo. Ma non riesco, faccio fatica, arraspo, mi innervosisco e mi affatico.
Sarà che si avvicina il compleanno della mia nonna, ma sono sempre più convinta che la mia nana si chiamerà come lei, Irma.
Anche questa notte l' ho sognata che mi abbracciava, forse perchè ne avevo proprio parlato poc'anzi al corso.
Mi manca. Mi manca così tanto da fare male.
Non c'è giorno che passa senza che io non la pensi e mi chieda cosa stia facendo ora, se è fiera di noi da lassù, se approverebbe quello che facciamo,quello che diciamo, quello che siamo diventati ora.
Mi mancano i suoi abbracci, le nostre risate, i nostri scherzi, il suo Mizuko mischiato alle malboro rosse, il suo rossetto rosso, la morbidezza di quando infilavo la mano sotto la sua pelliccia per tenerla a braccetto.
Mi manca quando andavamo a comprare i regalini per la mia mamma in Corso Buenos Aires insieme e lei era così felice e con quei suoi bellissimi occhi scrutava ciò che pensava fosse meglio per la sua bambina, e quando lo trovava, mi guardava soddisfatta dicendo "questo le piacerà!".
La mia nonna era genovese, faceva un pesto eccezionale, e anche se a me non piace, il suo era l'unico che mangiavo.
Faceva anche un tortino con fagiolini e patate, di cui ho già pubblicato la ricetta e di cui ne vado ghiotta.
Ogni volta che tornavo da scuola e andavo a mangiare da lei, entrare nella sua cucina era una gioia: aveva la cappa gialla vaniglia e il balcone emetteva una luce chiara, speciale.
Guardavamo sempre insieme Ok il prezzo è giusto e io sbagliavo sempre e lei rideva. Poi io mi divertivo a imitare i cantanti e le facevo i balletti, e mi ricordo che proprio ci sbellicavamo insieme.
Dormivo nel lettone con lei perchè avevo paura e saperla accanto mi riparava dai brutti sogni.
Le piaceva il vino, come a me. Se fosse ancora qui la porterei a cena fuori almeno una volta a settimana e le farei fare delle degustazioni buonissime di vino.
Poi era golosa, le piacevano i dolci, il cioccolato. Adorava le perle e il profumo della pipa, che fumava sempre il mio nonno, suo amato, adorato, sposo per una vita e più.
La mia nonna è stata anche Miss Italia.
La mia nonna mi ha regalato un orsacchiotto di peluche quando di anni io ne avevo si e no 5, che abbiamo chiamato Mimmo, da nonna Mimma, e che siede tronfio sull'abatjour accanto al lettone.
La mia nonna era più bella ed elegante di Grace Kelly ed aveva un abito di chiffon e seta bellissimo, tutto bianco, con il quale era andata alla festa delle margherite, con il nonno.
La mia nonna mi ha lasciato un abito in seta incantevole e una pelliccia che ha ancora il suo profumo.
La mia nonna sapeva tenere tutti i miei segreti, era leale e coraggiosa e aveva un abbraccio guaritore.
Per questo e altri mille motivi, la nostra pulce, se sarà una baby girl e quando sarà, a Dio piacendo, sarà Irma.
Paris Brest
anatra all'arancia
Ho scoperto che:
- l'anatra all'arancia in realtà è una ricetta toscana: furono infatti i cuochi al seguito di Caterina de Medici, andata in sposa a Enrico II di Francia a diffonderne la ricetta.
- la gougères è una ricchissima torta al formaggio, che viene servita in Borgogna durante le degustazioni di vino per tamponare l'alcool in accesso.
- il brodo di falsa tartaruga, fatto vegetariano, è di una bontà pazzesca.Oltretutto, è persino citato in Alice in Wonderland, quindi, come non farlo?
- per tagliare gli agrumi bisogna sempre usare un coltello a lama seghettata.
- le cailles en sarcophage sono molto più facile a farsi che a dirsi, ed è una ricetta tratta dal pranzo di Babette di Karen Blixen.
- Babette è una tipa giusta.A breve leggerò e guarderò il film.
- Devo fare tappa alla Manor di lugano per prendere il pane alle mandorle a lievitazione naturale, il sale al tartufo e i cucchiaini da finger food.
- il Paris Brest è stato inventato da un pasticcere francesein occasione della gara ciclistica del 1891 Paris-Brest-Paris.
- Francesca ha pubblicato una mia foto al pitti, che vi allego, sul suo sito. Mi ha mandato un sms ieri sera, mentra stavamo cucinando ed io ero ormai al terzo bicchiere di vino. Solo questa mattina sono riuscita ad andare a vederla, e devo dire che nonostante al momento dello scatto facesse super freddo ed io ero in piedi dall'alba, non sono venuta male,uhm?
Ecco le ricette che preferisco e che sicuramente ripeterò...ancora per una volta nella vita!
burro metre d'hotel
Kir Royal
Gougeres
Nel carrello della spesa:
250 gr di farina
120 gr di burro
5 uova + 1 tuorlo per pennellare
200 gr di acqua
200gr di emmenthal a dadini
1 cucchiaio di sale.
Andiamo ai fornelli.
Preparare una pasta da bignè: far bollire l'acqua con lo zucchero, aggiungere la farina, il sale e il pepe. Mescolare a fuoco medio fino a quando l'impasto raggiunge una consistenza soda e inizia a staccarsi dalle pareti del tegame. Lasciare raffreddare e unire le uova, una alla volta. Continuando a mescolare, unire il formaggio. Foderare la piastra del forno con un foglio di carta, tracciarvi sopra un cerchio e distribuire il composto sulla piastra con un cucchiaio.Pennellare la ciambella con il tuorlo sbattuto e incastonare altri pezzettini di formaggio.Forno già caldo, 190°C per 45-50 minuti, finche sarà gonfia e dorata.Servire tiepida.
Cailles en sarcophage
Nel carrello della spesa:
4 quaglie
100 gr di fois gras
1 tartufo nero ( o 4 spugnole)
6 fettine di lardo affettato sottile
timo
sale al tartufo
pepe bianco
per la salsa: 200 ml di brodo di manzo, 30 gr di spugnole, 50 gr di burro, 2 cucchiai di vino madera, 2 cucchiai di latte, 1 cucchiaiono di maizena, sale e pepe.
per i vol au vent: 4 dischi di pasta sfoglia fresca, 1 tuorlo d'uovo, acqua.
Andiamo ai fornelli:lavare le quaglie, asciugarle e aprilre leggermente a metà. Condirle all'interno con sale e pepe, un pizzico di timo. Adagiate all'interno un tocco di fois gras e 2 fettine di tartufo e rinchiudere legando con spago da cucina. salare e pepare anche all'esterno e avvolgere ogni quaglia con una fettina di lardo. Sistemare in una pirofila e cuocere. 200°C per 30 minuti.
Con un anello taglia pasta di 8 cm di diametro,ricavare dalla pasta sfoglia 20 cerchi. Tenerne 4 interi, con un taglia pasta più piccolo ( 6cm) , praticare un foro al centro degli altri 16 cerchi, ricavando degli anelli.. Sovrapporre 4 anelli su ogni cerchio, ottenendo dei cestini.Bucherellare il fondo, pennellare con uovo sbattuto, e cuocere a 200°C per 20 minuti, fino a quando i vol au vent saranno dorati.
Raccogliere il fondo di cottura dalla pirofila delle quaglie, aggiungemdo brodo, il Madera, il latte, la maizena e portare a bollore, mescolando con una frustina.Rosolare le spugnole nel burro e aggiungerle alla salsa.Adagiare ogni quaglia in un vol au vent, nappare con la salsa e infornare ancora per 5 minuti.
Brodo di falsa tartaruga
Nel carrelo della spesa
per il superbrodo vegetale: 4 cipolle, 4 carote, 2 gambi di sedano, 100 gr di lenticchie, prezzemolo, basilico, timo, salvia, alloro, noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero, 50 gr burro, sale.
tritare sedano, carote, cipolle e gambi di prezzemolo, e dorarli nel burro. Unire 5 litri di acqua, tutti gli ingredienti e portare a bollore e lasciar ridurre di 1/3. Togliere dal fuoco e colorare con zucchero caramellato
per la zuppa:
1,5dl di brodo vegetale, , prezzemolo,basilico, timo, salviaalloro, noce moscata, chiodi di garofano, pepe, funghi secchi, 1 tartufo piccolo, 1 cucchiaio di fecola di patate, 5cl di marsala stra vecchio, succo di 1/2 limone.
Versare il superbrodo vegetale in un apentola, unire un sacchettino di garza contenente gli aromi ( prezzemolo, basilico, salvia,timo e alloro) e uno contenente le spezie ( noce moscata, chiodi di garofano, pepe). Far sobbolire a fuoco medio per 30 minuti. Aggiungere i funghi rinvenuti in acqua, il tartufo a pezzetti, la fecola stemperata in acqua, il marsala, il succo di limone. Friggere il pane a quadretti nel burro e servirli con la zuppa.
ps. mi sono appena presa un abitino blu di see by chloè..mannaggiaalavorarevicinoalDoutlet!D'altronde...Paris paris si avvicina, e devo essere piena di abitini très chic per affrontare lo stress da sfilata!