Cicciabomba

Da piccola ero cicciona.


E' vero, ora di kili ne peso 48 e sinceramente non so cosa sia capitato al mio metabolismo (forse appunto, una  vita passata a dieta?), ma ne sono molto felice, essendo io una golosona patentata, perchè letteralmente posso mangiare di tutto e prendere al massimo un kilo in più.
Ho avuto un periodo in cui ero abbastanza magra anche da nana, ma questo periodo è durato poco essendo io cresciuta in una famiglia fortemente matriarcale dove il cibo era sinonimo di benessere, fisico e psicologico, e mia madre, a detta di mia zia, mi "ingozzava" di cibo.
Dalla cucina di Lanzo uscivano sempre profumini di crostate alle fragoline di bosco e crema pasticcera, la mia nonna Irma mi comprava sempre le meringhe, la mia mamma, rigida sulla qualità degli alimenti che ingerivo, mi preparava tutto a casa: i tegolini del Mulino Bianco erano un lusso, una birichinata che mi concedevo a casa delle amichette.
Quindi torte, bomboloni, crostate, tutto all made.


A un certo punto però, con l'arrivo dell'adolescenza e dei turbamenti ormonali, mia madre decise di mettermi a dieta: avevo 12 anni circa.
Da allora, fino ai miei venticinque/ventisei anni, è stata una vita fatta di insalate senza condimento, carboidrati rigorosamente controllati,zuppe e minestre senza sale, e cicli di massaggi urto super drenanti e super tutto.
Io mi arrabbiavo con mia mamma, che con un centimetro misurava implacabile i progressi delle mie cosce e come un giudice severo mi pesava ogni sabato mattina, e moderava la porzione della mia pastasciutta.
Non vi dico i pianti, i capricci e le urla e le infinità di volte in cui mi scagliai contro la mia povera mamma, arrabbiandomi per tutte queste costrizioni.
Ma ora, posso solo dire: Grazie.
Ebbene si: perchè ne soffrivo parecchio. Perchè i compagni di classe sono giudici severi e implacabili. Perchè quando sei al liceo di solito non ti sai proprio vestire: aggiungici l'età ingrata che ti riempie di brufoletti, i jeans attillati per emulare le amiche del cuore, e le magliette stretch di fiorucci che fanno risaltare ogni singolo rotolino di lardosità.
Quindi, si: soffrivo. Soffrivo perchè comunque non mi accettavo, vedevo che ero di robusta costituzione e che solo trattenendo il fiato riuscivo a entrare nella 29 dei jeans.
Soffrivo quando mia madre con sguardo severo mi squadrava da capo a piedi per vedere i progressi della dieta.
Ma sono serviti. Eh si. Cosa avrebbe potuto fare la mia mamma, se non questo?
Cosa poteva fare, vedendomi rientrare con lo zainetto sulle spalle, scorata e triste, con piccole lacrime che rigavano le guanciotte rosee della sua cucciola?
Mettermi a dieta: e farlo in maniera rigorosa e severa, affinchè funzioni.
E ora: ora mi vedo ancora come quella ragazza tondetta, dalle cosce grassocce e sudaticce. Anche se ripeto di kili di allora ne ho persi circa dieci, e poi aggiungerei, solo perchè è un ricordo del passato, non significa che non sia successo.


Tutto questo per dire che recentemente ho letto varie opinioni su un articolo uscito su Vogue America, di Dara Lynn Weiss e della sua bimba Bea.
La giornalista, mamma di una bambina di 7 anni, ha imposto alla sua piccina, abbondantemente sovrappeso, una dieta ferrea: nessun bis sui piatti, nesusn cibo confezionato, nessuna merenda che non comprendesse frutta, e un regime alimentare impostato su "red, yellow,green light", un semaforo insomma.
Ovviamente, le persone tutte intorno a lei, sono stati giudici implacabili, gettando frasi quali " tu le rovini la vita", "perchè la metti a dieta, dimagrirà con l'età", "la stai facendo impazzire", "dovresti permetterle di mangiare ciò che vuole perchè è solo una bambina".
Ma loro cosa ne sanno?Sono sempre tutti più bravi, dal fuori.
Ma come si fa quando la tua bambina torna da scuola piangendo perchè è stata beffeggiata e chiamata obesa dai compagni?
Una mamma deve raccogliere il grido di aiuto, seppure silenzioso, seppure non conscio, tante volte, che la propria bambina lancia.
Costi quel che costi.
E Bea, che prima pesava 48 kili per 1.30cm di altezza, dopo un anno ne pesa 8 in meno, è sorridente, sana e felice. Certo, il percorso è stato doloroso, difficile, e dovrà sempre stare attenta a mantenere un regime di vita attento a ogni singola caloria ingurgitata.
Sinceramente, io sono convinta che i bambini di adesso, soprattutto, non abbiano una buona educazione alimentare. Sono bombardati da immagini poco reali della donna, hanno a disposizione playstation, internet e televisione 24 ore su 24, e raramente fanno sport.Si abbuffano di cibo per noia, e non hanno la cultura della cucina sana.
Quindi, yes, io faccio parte del team Dara-Bea. E Irma e Carlo, quando arriveranno, saranno iscritti a ogni sport possibile, da karate a danza classica, e ci divertiremo a cucinare insieme meravigliose torte e passati di verdura sanissimi, delle verdure che spero riusciremo a fare crescere in balcone.
C'è poi anche chi, come Stella McCartney e Gwyneth Paltrow, fanno crescere il loro bimbo veggie: anche queste sono scelte. Forse un po' troppo radicali, a mio avviso, ma scelte. Una mamma, bisogna ricordarsi, che vuole sempre il bene del proprio cucciolo e che comunque può sbagliare a volte, visto che non è un super eroe.
Tanti modi di essere mamma, quindi.
Un'unica caratteristica: l'amore incondizionato per i propri nani.
E a breve, su questi schermi, un progetto speciale dedicato a mamme speciali.

Stay tuned..










a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: Cicciabomba

mercoledì 18 aprile 2012

Cicciabomba

Da piccola ero cicciona.


E' vero, ora di kili ne peso 48 e sinceramente non so cosa sia capitato al mio metabolismo (forse appunto, una  vita passata a dieta?), ma ne sono molto felice, essendo io una golosona patentata, perchè letteralmente posso mangiare di tutto e prendere al massimo un kilo in più.
Ho avuto un periodo in cui ero abbastanza magra anche da nana, ma questo periodo è durato poco essendo io cresciuta in una famiglia fortemente matriarcale dove il cibo era sinonimo di benessere, fisico e psicologico, e mia madre, a detta di mia zia, mi "ingozzava" di cibo.
Dalla cucina di Lanzo uscivano sempre profumini di crostate alle fragoline di bosco e crema pasticcera, la mia nonna Irma mi comprava sempre le meringhe, la mia mamma, rigida sulla qualità degli alimenti che ingerivo, mi preparava tutto a casa: i tegolini del Mulino Bianco erano un lusso, una birichinata che mi concedevo a casa delle amichette.
Quindi torte, bomboloni, crostate, tutto all made.


A un certo punto però, con l'arrivo dell'adolescenza e dei turbamenti ormonali, mia madre decise di mettermi a dieta: avevo 12 anni circa.
Da allora, fino ai miei venticinque/ventisei anni, è stata una vita fatta di insalate senza condimento, carboidrati rigorosamente controllati,zuppe e minestre senza sale, e cicli di massaggi urto super drenanti e super tutto.
Io mi arrabbiavo con mia mamma, che con un centimetro misurava implacabile i progressi delle mie cosce e come un giudice severo mi pesava ogni sabato mattina, e moderava la porzione della mia pastasciutta.
Non vi dico i pianti, i capricci e le urla e le infinità di volte in cui mi scagliai contro la mia povera mamma, arrabbiandomi per tutte queste costrizioni.
Ma ora, posso solo dire: Grazie.
Ebbene si: perchè ne soffrivo parecchio. Perchè i compagni di classe sono giudici severi e implacabili. Perchè quando sei al liceo di solito non ti sai proprio vestire: aggiungici l'età ingrata che ti riempie di brufoletti, i jeans attillati per emulare le amiche del cuore, e le magliette stretch di fiorucci che fanno risaltare ogni singolo rotolino di lardosità.
Quindi, si: soffrivo. Soffrivo perchè comunque non mi accettavo, vedevo che ero di robusta costituzione e che solo trattenendo il fiato riuscivo a entrare nella 29 dei jeans.
Soffrivo quando mia madre con sguardo severo mi squadrava da capo a piedi per vedere i progressi della dieta.
Ma sono serviti. Eh si. Cosa avrebbe potuto fare la mia mamma, se non questo?
Cosa poteva fare, vedendomi rientrare con lo zainetto sulle spalle, scorata e triste, con piccole lacrime che rigavano le guanciotte rosee della sua cucciola?
Mettermi a dieta: e farlo in maniera rigorosa e severa, affinchè funzioni.
E ora: ora mi vedo ancora come quella ragazza tondetta, dalle cosce grassocce e sudaticce. Anche se ripeto di kili di allora ne ho persi circa dieci, e poi aggiungerei, solo perchè è un ricordo del passato, non significa che non sia successo.


Tutto questo per dire che recentemente ho letto varie opinioni su un articolo uscito su Vogue America, di Dara Lynn Weiss e della sua bimba Bea.
La giornalista, mamma di una bambina di 7 anni, ha imposto alla sua piccina, abbondantemente sovrappeso, una dieta ferrea: nessun bis sui piatti, nesusn cibo confezionato, nessuna merenda che non comprendesse frutta, e un regime alimentare impostato su "red, yellow,green light", un semaforo insomma.
Ovviamente, le persone tutte intorno a lei, sono stati giudici implacabili, gettando frasi quali " tu le rovini la vita", "perchè la metti a dieta, dimagrirà con l'età", "la stai facendo impazzire", "dovresti permetterle di mangiare ciò che vuole perchè è solo una bambina".
Ma loro cosa ne sanno?Sono sempre tutti più bravi, dal fuori.
Ma come si fa quando la tua bambina torna da scuola piangendo perchè è stata beffeggiata e chiamata obesa dai compagni?
Una mamma deve raccogliere il grido di aiuto, seppure silenzioso, seppure non conscio, tante volte, che la propria bambina lancia.
Costi quel che costi.
E Bea, che prima pesava 48 kili per 1.30cm di altezza, dopo un anno ne pesa 8 in meno, è sorridente, sana e felice. Certo, il percorso è stato doloroso, difficile, e dovrà sempre stare attenta a mantenere un regime di vita attento a ogni singola caloria ingurgitata.
Sinceramente, io sono convinta che i bambini di adesso, soprattutto, non abbiano una buona educazione alimentare. Sono bombardati da immagini poco reali della donna, hanno a disposizione playstation, internet e televisione 24 ore su 24, e raramente fanno sport.Si abbuffano di cibo per noia, e non hanno la cultura della cucina sana.
Quindi, yes, io faccio parte del team Dara-Bea. E Irma e Carlo, quando arriveranno, saranno iscritti a ogni sport possibile, da karate a danza classica, e ci divertiremo a cucinare insieme meravigliose torte e passati di verdura sanissimi, delle verdure che spero riusciremo a fare crescere in balcone.
C'è poi anche chi, come Stella McCartney e Gwyneth Paltrow, fanno crescere il loro bimbo veggie: anche queste sono scelte. Forse un po' troppo radicali, a mio avviso, ma scelte. Una mamma, bisogna ricordarsi, che vuole sempre il bene del proprio cucciolo e che comunque può sbagliare a volte, visto che non è un super eroe.
Tanti modi di essere mamma, quindi.
Un'unica caratteristica: l'amore incondizionato per i propri nani.
E a breve, su questi schermi, un progetto speciale dedicato a mamme speciali.

Stay tuned..











14 Commenti:

Alle 18 aprile 2012 alle ore 14:15 , Anonymous Francesca ha detto...

Io ho avuto una grande fortuna, sin da bambina, ossia quella di essere molto sportiva e di aver avuto, soprattuto, una famiglia in cui tutto veniva rigorosamente comprato dal contadino e home-made (nutella a parte).
I miei figli cresceranno con questi principi, perchè vorrei che si sentissero bene nel loro corpo, aiutandoli nella propria crescita e maturità, oltre che alla costruzione della propria autostima...
E sai che, dopo giorni "difficili" dal punto di vista calorico come Natale e Pasqua, mi sento brutta e gonfia?
Perciò mangiare una sana insalata (con un minimo di condimento) mi fa sentire meglio...
E ogni tanto mi posso anche concedere una costinata, una salsiccia o una fetta di torta!!
Aborro il Mac Donald non per una questione calorica, ma solo per il puzzo che mi sento addosso per i successivi 2 gg e amo il sushi.
Vegana? GIAMMAI!! Ossessionata dalla linea? No, voglio solo sentirmi bene con me stessa!
Tanti baci mia cara.
Fra

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 14:35 , Blogger Faith ha detto...

Ho vissuto esperienze simili, anche io bambina ciocciottella e adolescente cicciottona: ho cominciato con le diete, spinta anche da mia madre, a 12 anni. Per me poi il tutto é peró sfociato in un bel (si fa per dire) disordine alimentare che mi sono portata appresso per i successivi 20 anni.

Questo per dirti che sí, sono d'accordo con te, se c'é un problema di peso il genitore deve certamente intervenire, soprattutto per motivi di salute, ma tenendo anche conto del carattere e della personalita del figlio. Perché a volte l'intervento buldozer, se una ragazzina/o é fragile emotivamente, crea piú problemi che risultati!

Probabilmente non ingrassi piú perché hai imparato a regolarti, perché il peso a cui sei ora é il tuo set point :-) e perché cammini un sacco!

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 14:42 , Anonymous A...lessandra ha detto...

Che tenerezza tu pacioccona!!!Se sei una pasticcina adesso figurati allora!! :D
Però la tua mamma ha fatto benissimo!Odio i bambini davanti alla tv con le merendine!Li trovo di una tristezza enorme...forse le mamme di oggi sono più incasinate di quelle di ieri,è vero,ma vedere bambini belli diventare cicciotti per noia è triste davvero!Ai miei figli vorrò insegnare loro la bontà e la qualità del cibo, educandoli all'alimentazione...speriamo di riuscirci!
Una cosa è certa: dalla nonna (mamma barese)gli imporrò il divieto di accettare qualsivoglia "cosa buona"!!! :)

Ciao pasticcinaaaaaa magrinaaaaaaaa!!! :)
<3

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 14:46 , Blogger cicci ha detto...

ciao Otta non so perchè ma sto immaginando il momento in cui ci annuncerai l'attesa di Irma o Carlo (oppure insieme come i miei amati nipoti) secondo me non mancherà molto...(di solito sono sensitiva per i bimbi...)
Comunque i tuoi ultimi 2 post sono eccezionali, e anche i commenti di tutte le ottagirls...che bel gruppetto che siamo!
un bacio e buona giornata

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 15:29 , Blogger Unknown ha detto...

ciao franci hai proprio ragione.
Ed evviva il cibo home made...ma anche la nutella!!!
Io invece amo amo amo mcdonald e burger king...sono dei capricci che ogni tanto mi concedo!
love love

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 15:41 , Blogger Unknown ha detto...

bello il set point :)...e forse sicuramente i 6 km al giorno fanno il loro perchè.
E' comunque molto difficile trovare un equilibrio, soprattutto quando siamo costantemente bombardati da svariati modelli di donna abbastanza particolari...
tanto amore a te...egrazie per i tuoi twitters!love love

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 15:42 , Blogger Unknown ha detto...

ahahahah e poi che bontà le prelibatezze baresi!tu vieni da una terra così ricca di bellezze e prelibatezze...come si fa a stare a dieta?!
bisou

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 15:43 , Blogger Unknown ha detto...

Oh cicci...speriamo speriamo stra speriamo!
:)

si è vero: siete un gruppo favoloso!E io vi adoro!
bisou
xxx

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 15:54 , Blogger Sara Bertoni ha detto...

Io da un mese sto leggendo il libro di James Duigan, www.bodyism.com, dove da'tutte le dritte e i consigli su come avere un corpo clean&lean, mangiando sano e equilibrato. Sono assolutamente addictive! Ho riacquisito in 2 settimane il mio super fisichetto... Lo consiglio a tutte e poi una volta a settimana cé'il Cheat day dove Nutella e tutti dolcetti sono permessi! Provare per credere :)
Bacini

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 16:06 , Anonymous Stefy ha detto...

mannaggia! pure io ex cicciottella.
e ancora oggi, nonostante sia dimagrita, è così che continuo a vedermi. solo se mi vedo in foto vedo che sono magra, a volte anche troppo, ma se mi guardo allo specchio no. è tremendo. ho una percezione sbagliata di me, e non sono l'unica, è molto frequente.
purtroppo la mia famiglia matriarcale (comandava sopratutto la mia adorata nonnina) non si è resa conto di quanto ne soffrivo, e così a 18 anni ho avuto qualche problema...
e i propblemi di questo tipo non finiscono mai.
perchè bisogna essere educati anche a mangiare. è importantissimo! bisogna capire che quello che si ingerisce è la nostra benzina per far camminare la macchina.
e poi lo sport è fondamentale, l'ho imparato tardi, ma ormai non ne faccio più a meno!
quindi trovi giusto educare i bambini a mangiare bene, ma bisogna farlo come un gioco, come una cosa normale.
prendersi cura di se: è questo che dobbiamo imparare. conoscere noi stesse e il nostro corpo. è difficilissimo! sopratutto se nessuno te l'ha fatto capire da piccoli...
proprio bello questo post! brava Otta!
Stefy

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 16:07 , Blogger Unknown ha detto...

chissà quante conquiste farai questa estate!
:)
poi me lo farai leggere..è che fare la dieta..urg.....come fai con la spesa?già solo quello è un impegno, no?
bacini

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 16:31 , Blogger Unknown ha detto...

anche io ho una concezione sbagliatissima di me: mi vedo grassa, sciocca, banale e mediocre.
E ogni giorno è una lotta con me stessa e le mie insicurezze.
Lo sport è fondamentale, fa crescere sani nella mente e nel fisico.
un bacio stefy...sei meravigliosa.

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 21:20 , Blogger Sara Bertoni ha detto...

Praticamente solo cose Bio ma per le finanze e'un disastro. Sinceramente mangio un casino ma solo cose salutare, e'fantastico, poi ti spiego bene!
Speriamo nelle conquiste, per il momento qui tempo invernali, gelo 3 gradi ! Haaaa ma come si fa?

 
Alle 18 aprile 2012 alle ore 21:42 , Anonymous Melania ha detto...

Mi riempie di gioia leggere i tuoi post, soprattutto quando prendendo spunto da te stessa riesci a toccare problemi molto gravi mantenendo sempre una certa delicatezza.
Purtroppo oggi come oggi l'obesità coinvolge sempre più persone, soprattutto nei paesi industrializzati perchè si vive male, si mangia male e si conduce una vita troppo sedentaria ,ora, una persona in sovrappeso non dovrebbe perdere i propri chili ,perchè è la società che ce lo impone quest'ultima ci propina modelli spesso troppo bizzarri e fuori da ogni regola che coincide con la buona salute ,inoltre ciò potrebbe ,nell'obeso sortire l'effetto contrario. E' importante che l'individuo prenda coscienza della propria propria condizione autonomamente e voglia veramente migliorare per se stesso e nessun altro, è insomma una scelta d'amore che si fa per se in quanto l'obesità è sicuramente un fattore di rischio di molte gravi patologie.Quindi ,quotidianamente basta seguire poche e semplici regole, mangiare frequentemente ed in base al proprio fabbisogno calorico giornaliero ,cioè mangiare in base all'energia che si consuma, e fare attività fisica.
Inoltre Marco Bianchi, cuoco-scienziato, ha un programma su fox line, ha scritto alcuni libri molto interessanti,ove da' molti consigli e ricette anche per i bambini che purtroppo mangiano solo schifezze vi faccio un esempio ,la maionese senza uova ,ok non è una vera maionese perchè fatta solo con latte di soia e olio,ma è buona veramente!!!

Infine noto con piacere che tutte le madri sono uguali, ancora oggi la mia tende a riempirmi il piatto, e poi si preoccupa sempre eccessivamente di tutto.
Per quanto riguarda il Tegolino era la merenda preferita mia e di mia sorella che ci era concesso consumare il sabato pomeriggio sedute a tavola per evitare spargimenti di briciole in terra e poi qualcuno si ricorda la merendina del mulino bianco il soldino???
aveva una monetina di cioccolato al centro troppooo golosaaaaaaaa ,ancora oggi la ricordo con una certa nostalgia, però in virtù del discorso fatto prima è meglio un bel dolce fatto in casa,no??

Biaciotti,
Melania.

 

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