Uscire dal sogno.
Scoprirsi del piumone caldo.
Schiacciare il tasto off della sveglia, che suona alle 6.15am, il più velocemente possibile per non disturbare Lui.
Tenere premuto l'iphone per farsi luce mentre si cercano i vestiti da indossare.
E devono essere super vestiti perchè qui non si scherza per nulla, si presenta la Red Carpet Evening Collection.
Lavarsi, togliersi la tuta calda che ancora profuma di sonno, contorno occhi La Praire, che con quello che mi è costato certo non salto nemmeno un giorno di applicazione, Idealist, che mimetizza pori e rughette, e crema idratante Clarins.
Fondotinta+blush+mascara+nontidimenticareocchialichealtrimentinoncivediunacippalippa.
Salire in macchina, alzare il riscaldamento, accorgersi che il blackberry è totalmente scarico perchè ieri sera si era troppo stanchi, troppo brilli, troppo whatever per accorgersi che il caricatore non era inserito nella spina elettrica.
Arrivare a Milano, parcheggiare, cambiarsi le scarpe, dirigersi da God save the food sperando di trovare il tuo donuts al cioccolato e il capp chiaro chiaro e invece no, nulla niet, tutto ancora da sfornare.
Salire in ufficio, aspettare l'Americano e pensare che lui vuole fare what'samericanboy e andare a ballare al Divina questa sera, e in realtà io avrei già cominciato il countdown verso il lettone.
E invece si andrà a cena, si faranno prima le 9pm in ufficio e si scriveranno report della giornata.
Cosa avevo detto?
Mi piace lavorare.
Ioamoilmiolavoro,ioamoilmiolavoro,ioamoilmiolavoro.
Ma va bene così.
Perchè questa mattina c'erano nuvole rosa in cielo che sembravano in posa per me.
La primavera è dietro l'angolo e domani mi mangerò anche un bel gelato.
Yo.