La prova che io non ho il fisico l'ho avuta alle ore 21.47, venerdì appena passato.
Stramazzata sul divano post concerto Coldplay.
Prima di stramazzare, tuttavia, ho fatto un'indigestione di junior masterchef.
Che meraviglia quei bambini.
A parte che Isabella, che poi è la bambina che vincerà questa serie - non ce l'ho fatta, ho sbirciato su youtube tutte le puntate successive -è I-D-E-N-T-I-C-A- alla mia amica Mary, e quindi, seppure Jake mi faceva tanta tenerezza perchè un po' ciccio pasticcio, non potevo non tifare per lei.
Ma poi, parliamo del genio indiscusso che questi nani di massimo 12 anni possiedono?
Cucinano prelibatezze degne dei più grandi chef del Cordon Bleu...ma sarà vero?..cioè, sarà vero che sono proprio loro a cucinare tutte queste meravigliose pietanze così ardue e difficili nella composizione?
Io rimango basita, nell'osservarli, e pensare che ho pure provato a fare i macarones, ma aimè, non sono venuti.
Penso a loro e alla re interpretazione del porridge di lumache che hanno fatto, e mi vengono i brividi: come fanno, dico io, come fanno?
Beati loro.
Beata gioventù.
E stanno pure in Australia, quindi dubito che se mai apriranno il loro ristorante, sarà così facile andare ad assaggiare le loro prelibatezze.
Il profumo di questi giorni di inizio estate è quello delle Gocciole al cioccolato sul tavolo della colazione che il mio papà prepara ogni mattina. L'erba appena tagliata del giardino del condominio di Via Savona da dove passo prima di andare al lavoro. I croissant del panettiere di fronte a California Bakery dove compro il mio jasmin mandarin tea. I capelli arruffati di mio fratello al mattino. Il profumo di patchouli in casa.
Piccole certezze, grandi rituali.