Oh i nonni!

mio papà e mio nonno Paolo

Otta stava leggendo il Corriere di oggi ed si è soffermata su un articolo sui nonni.
La giornalista spiega come con la comparsa dei nonni,trentamila anni fa, la specie umana cominciò ad evolvere.
Ah i nonni!
Io ho avuto la grandissima fortuna di conoscerli tutti e 4: nonno Dino e nonna Irma (materni), nonno Paolo e nonna Wanda (paterni).
I ricordi legati ai momenti passati con loro sanno di felicità, di tranquillità e di coccole.
La mia nonna Irma mi ha iniziata a Mitzuko di Guerlain, alle perle ( credo di non averla mai vista nè senza la collana di perle nè senza il rossetto rosso), a Parlami d'amore Marilù, a Iva Zanicchi, allo squaqquerone, al rouge à levres Chanel e al tortino di fagiolini verdi e patate.
Mi ha sempre raccontato che era stata la prima Miss Italia, titolo però al quale ha dovuto rinunciare per via del fatto che suo padre non voleva che la sua Irma partecipasse a quel genere di concorsi.
Era bellissima. Ho ancora in mente una sua meravigliosa foto in bianco e nero, da giovane...ed un'altra, il giorno del matrimonio con il mio nonno: aveva un abito di chiffon bianco, senza maniche, con un corpetto bianco in taffetà e un'esplosione di chiffon con cucite delle margheritine ( un Valentino Spring Summer 2011 ante litteram insomma...).
Mio nonno Dino purtroppo è mancato quando ero ancora piccolina: avevo sei anni. Ma in quei sei anni mi ha insegnato:
a raccogliere le more e i mirtilli.
a scherzare.
quanto sono più belli i capodanni passati con una tovaglia rossa, una cenetta deliziosa, a casa con le persone che si amano.
ad amare le mini cooper.
ad adorare il profumo della pipa.
a dare la mano alle persone che amo.
a capire e apprezzare quanto sia pù bello un piccolo coniglietto giallo di peluche regalato con tutto l'amore del mondo  piuttosto che altre mille regali più grandi e all'apparenza più appariscenti.
a capire quanto sia cool un paio di jeans verdi con una camicietta a righe verdi sopra.
a credere che a volte ad agosto, a Lanzo d'Intelvi può nevicare.
a essere certa che l'amore vero, quello profondo, quello da scintillio negli occhi, esiste.
Lui amava con profondità, passione, e tenerezza la mia nonna Irma. Nonostante tutto, grazie a tutto, dopo 35 anni di vita insieme, due figlie, una guerra mondiale. e se l'ha inculcato così bene  a una tontolona come me di sei anni, è proprio vero.
I miei nonni paterni invece, abitavano tra Saronno (d'inverno) e Canonica ( d'estate): andare da loro era come andare sempre un po' in vacanza...c'erano le mie cugine ( ben 6 cugini dalla parte del papà), c'era la piscinetta gonfiabile, c'era l'altalena attaccata al ciliegio in fondo al giardino,c'erano dieci gatti e un labrador e c'era il nonno che adorava fare i dispetti ai veri genitori riempiendoci di vizi e regalini vari.Mia nonna Wanda era un'ottima cuoca: faceva di tutto.Dal brasato, ai gnocchi fatti in casa ( i miei preferiti) fino ad arrivare agli agnolotti e alle tagliatelle tirate a mano.Una delizia.Ma soprattutto, andare da loro significava stare con il mio papà, almeno un pochino.Avere quell'ora all'andata in macchina e quell'ora di macchina al ritorno per godermi mio padre, senza l'intromissione di nessun altro.E' in quei viaggi che mio papà mi ha fatto scoprire la stella più luminosa del cielo, Buonanotte Fiorellino di DeGregori e Notte prima degli esami di Venditti.E' in uno di quei viaggi che il mio papà mi aveva regalato il mio primo braccialettino di Merù.

Questi ricordi mi scaldano il cuore e mi cullano quando la vita fa un po' male.
Io spero che i miei futuri nani possano vivere anche loro questi momenti...già me la vedo mia suocera: lei è così meravigliosamente elegante che la mia nana sarà affascinata dai suoi abiti e coccolata dal suo amore e dal suo sorriso sempre aperto e confidente. Il mio futuro suocero poi è un uomo in gambissima, che insegnerà al nostro nano a essere una persona forte e coraggiosa.
Mia mamma spero che insegnerà alla nostra nana come fare i biscotti natalizi e  come si abbinano i diversi colori. Mio padre invece credo che saprà essere un nonno che insegna ai suoi nipoti quanto è bello camminare per strada mano nella mano.
a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: Oh i nonni!

martedì 26 luglio 2011

Oh i nonni!

mio papà e mio nonno Paolo

Otta stava leggendo il Corriere di oggi ed si è soffermata su un articolo sui nonni.
La giornalista spiega come con la comparsa dei nonni,trentamila anni fa, la specie umana cominciò ad evolvere.
Ah i nonni!
Io ho avuto la grandissima fortuna di conoscerli tutti e 4: nonno Dino e nonna Irma (materni), nonno Paolo e nonna Wanda (paterni).
I ricordi legati ai momenti passati con loro sanno di felicità, di tranquillità e di coccole.
La mia nonna Irma mi ha iniziata a Mitzuko di Guerlain, alle perle ( credo di non averla mai vista nè senza la collana di perle nè senza il rossetto rosso), a Parlami d'amore Marilù, a Iva Zanicchi, allo squaqquerone, al rouge à levres Chanel e al tortino di fagiolini verdi e patate.
Mi ha sempre raccontato che era stata la prima Miss Italia, titolo però al quale ha dovuto rinunciare per via del fatto che suo padre non voleva che la sua Irma partecipasse a quel genere di concorsi.
Era bellissima. Ho ancora in mente una sua meravigliosa foto in bianco e nero, da giovane...ed un'altra, il giorno del matrimonio con il mio nonno: aveva un abito di chiffon bianco, senza maniche, con un corpetto bianco in taffetà e un'esplosione di chiffon con cucite delle margheritine ( un Valentino Spring Summer 2011 ante litteram insomma...).
Mio nonno Dino purtroppo è mancato quando ero ancora piccolina: avevo sei anni. Ma in quei sei anni mi ha insegnato:
a raccogliere le more e i mirtilli.
a scherzare.
quanto sono più belli i capodanni passati con una tovaglia rossa, una cenetta deliziosa, a casa con le persone che si amano.
ad amare le mini cooper.
ad adorare il profumo della pipa.
a dare la mano alle persone che amo.
a capire e apprezzare quanto sia pù bello un piccolo coniglietto giallo di peluche regalato con tutto l'amore del mondo  piuttosto che altre mille regali più grandi e all'apparenza più appariscenti.
a capire quanto sia cool un paio di jeans verdi con una camicietta a righe verdi sopra.
a credere che a volte ad agosto, a Lanzo d'Intelvi può nevicare.
a essere certa che l'amore vero, quello profondo, quello da scintillio negli occhi, esiste.
Lui amava con profondità, passione, e tenerezza la mia nonna Irma. Nonostante tutto, grazie a tutto, dopo 35 anni di vita insieme, due figlie, una guerra mondiale. e se l'ha inculcato così bene  a una tontolona come me di sei anni, è proprio vero.
I miei nonni paterni invece, abitavano tra Saronno (d'inverno) e Canonica ( d'estate): andare da loro era come andare sempre un po' in vacanza...c'erano le mie cugine ( ben 6 cugini dalla parte del papà), c'era la piscinetta gonfiabile, c'era l'altalena attaccata al ciliegio in fondo al giardino,c'erano dieci gatti e un labrador e c'era il nonno che adorava fare i dispetti ai veri genitori riempiendoci di vizi e regalini vari.Mia nonna Wanda era un'ottima cuoca: faceva di tutto.Dal brasato, ai gnocchi fatti in casa ( i miei preferiti) fino ad arrivare agli agnolotti e alle tagliatelle tirate a mano.Una delizia.Ma soprattutto, andare da loro significava stare con il mio papà, almeno un pochino.Avere quell'ora all'andata in macchina e quell'ora di macchina al ritorno per godermi mio padre, senza l'intromissione di nessun altro.E' in quei viaggi che mio papà mi ha fatto scoprire la stella più luminosa del cielo, Buonanotte Fiorellino di DeGregori e Notte prima degli esami di Venditti.E' in uno di quei viaggi che il mio papà mi aveva regalato il mio primo braccialettino di Merù.

Questi ricordi mi scaldano il cuore e mi cullano quando la vita fa un po' male.
Io spero che i miei futuri nani possano vivere anche loro questi momenti...già me la vedo mia suocera: lei è così meravigliosamente elegante che la mia nana sarà affascinata dai suoi abiti e coccolata dal suo amore e dal suo sorriso sempre aperto e confidente. Il mio futuro suocero poi è un uomo in gambissima, che insegnerà al nostro nano a essere una persona forte e coraggiosa.
Mia mamma spero che insegnerà alla nostra nana come fare i biscotti natalizi e  come si abbinano i diversi colori. Mio padre invece credo che saprà essere un nonno che insegna ai suoi nipoti quanto è bello camminare per strada mano nella mano.

4 Commenti:

Alle 27 luglio 2011 alle ore 00:15 , Blogger Sandra Marie ha detto...

nice blog. i follow you now. check out my blog i hope you like it and follow me back;)

owlspassion.blogspot.com

 
Alle 27 luglio 2011 alle ore 00:31 , Blogger Unknown ha detto...

thanks hon!really nice blog yours as well!I am following you as well!baci xxx

 
Alle 27 luglio 2011 alle ore 15:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

Che dolce questo post:-)
Leggendolo mi sono tornati alla mente parte dei miei ricordi dell'infanzia..
Che nostalgia cara Alice..
Baci E.

 
Alle 30 luglio 2011 alle ore 19:43 , Blogger me ha detto...

ma che meraviglia da brividi. e la fortuna di crescere mantenendo i ricordi piu' belli dei nonni. brava Alice, well written (I got goose bumps!)

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page