The Help


Habemus scollinato.Translation: siamo a giovedì, ancora un giorno e il weekend è dietro l'angolo.


Parliamo di cinema.
Non che io sia la massima autorità in materia, anzi.
Tuttavia, vorrei condividere e suggerire The Help.
Diretto da Tate Taylor e tratto dal meraviglioso libro di Kathryn Stockett.
Premessa, eravamo in aereo, alla quarta ora di viaggio verso JFK,io non riuscivo a dormire e avevo la palpebra stanca e lo stomaco appesantito dalla varietà di snack da aereoplano.
Stavo sbirciando il sistema di bordo, scorrendo annoiata tutti i film, sperando che Capitan morfeo si impadronisse di me, quando ho visto la locandina.
Mi ricordai di aver letto la critica di questo film su un giornale, proprio appena prima di partire: inoltre il film ha vinto ben un Oscar ( migliore attrice non protagonista, Octavia Spencer, ndr), un Bafta, e un Golden Globe ( sempre a lei).
Insomma, non si poteva non guardare: ero solo frenata dal fatto che la tematica trattata era la segregazione raziale, e sinceramente non avevo molto voglia di giocare all'intelletuale.
Ma, a quel punto del volo, mi restavano da guardare o quello, o basilicata coast to coast. Ho premuto l'avvio, mi sono accucciata sotto la coperta e ho aspettato che le immagini mi scorresso davanti.
E' raro che una tematica così profonda venga affrontata con leggerezza, e al tempo stesso emozione e delicatezza.
Frammenti di vite che fanno di una storia, un capolavoro.
Ho amato questo film.


La trama.
Jackson, Missisipi, anni 60, ai tempi di JFK e Luther King.
I tempi i cui le bimbe bianche venivano tirate su da domenstiche di colore, tempi in cui si bevevano shirley temple a colazione e i neri avevano bagni "apposta per loro".
Skeeter, la protagonista, che interpreta una ragazza di circa vent'anni, appena uscita dall'università torna a casa dai genitori e al contrario di tutte le sue amiche già sposate e con figli, lei vuole dedicarsi alla sua realizzazione lavorativa. Diventa assistente redattrice presso una rivista di Jackson, e cerca di pubblicare un libro a New York, coinvolgendo un'importante casa editrice.
Miss Steirn, il suo futuro responsabile newyorkese, chiede però un valido e interessante argomento da pubblicare e alla nostra eroina l'idea arriva confrontandosi con la realtà nella quale si trova a vivere.
Skeeter infatti  vive in uno stato ancora profondamente caratterizzato da segregazione e razzismo.
Molte donne di colore infatti  lavorano come domestiche presso le famiglie bianche e sono costrette a subire stupidi ed avvilenti trattamenti discriminatori, come quello di non usare gli spazi in comune della casa, di mangiare utilizzando il proprio hardware, e di non rivolegre la parola se non necessario.


Aibileen Clark è una domestica afro-americana che ha passato la maggior parte della sua vita a crescere le bambine di questa comunità. Ora lavora presso un'amica di Skeeter ed il suo compito principale è quello di badare alla sua bambina, trascurata dalla madre, al punto tale che la piccola la considera sua vera madre. Minny Jackson è anche lei una domestica, dal carattere deciso, irruente. Minny è stata appena licenziata dalla casa dove lavorava, perchè aveva fatto credere di aver utilizzato il bagno "padronale", indispettita dalla decisione delle famiglie bianche della città di assegnare bagni separati alle persone di colore.
Le due domestiche, sempre più contrariate dalle situazioni nelle quali sono costrette a lavorare, iniziano a collaborare e a raccontare le loro esperienze alla nostra eroina.
A seguito dell'assassinio di Medgar Evers, attivista per i diritti degli afroamericani,  numerose domestiche collaboreranno con Skeeter, assicurando al libro la pubblicazione ed il successo.


Il film è di una delicatezza incredibile.
Mi ha commossa, quando finisce vorresti premere replay e guardarlo da capo per ore, ore e ore.
I costumi, la fotografia, è tutto wow.Wowowowowowowow.
Nulla è tralasciato, nessun rapporto viene lasciato in superficie: si snocciolano questioni generazionali, rapporti intricati tra mamma e figlie, discussioni tra amiche.
Ti lascia senza fiato.
E poi vorresti tutti i vestitini di Elisabeth, l'amica antipatica di Skeeter. Perchè anche se è una vera bitch, è super chic, e super glam con abitini in cotone piquè e stampe di frutta.
Vedi Minny e Aileen e vorresti che facessero parte della tua vita, vorresti trovare una tata così per Irma e carlo: così dolce, così premurosa, così anche abile nel cucinare il pollo fritto.
Ti innamori di Skeeter e della sua semplicità, e vorresti che anche la tua Irma un giorno, sarà così coraggiosa e libera.
E' veramente un bijou di movie.
Ecco alcune citazioni che amo di più del film:

Minny Jackson: Fried chicken just tend to make you feel better about life.

Stuart Whitworth: Isn't that what all you girls from Ole Miss major in - professional husband hunting?
Charlotte Phelan: Love and hate are two horns on the same goat, Eugenia. And you need a goat.
Constantine Jefferson: [to Skeeter]Every day you're not dead in the ground, when you wake up in the morning, you're gonna have to make some decisions. Got to ask yourself this question: "Am I gonna believe all the bad things them fools say about me today?" You hear me today? "Am I gonna believe all them bad things them fools say about me today? You hear me today?" All right? As for your mama, she didn't pick her life. It picked her. But you, you're gonna do something big with yours. You wait and see.
Aibileen Clark: You is kind. You is smart. You is important.
Buona visione.

Raccomandazione: kleenex accanto, tanti popcorn e altro comfort food,una buona bottiglia di vino rosso, che fa sempre bene, una coperta calda dove avvolgersi....


a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: The Help

giovedì 19 aprile 2012

The Help


Habemus scollinato.Translation: siamo a giovedì, ancora un giorno e il weekend è dietro l'angolo.


Parliamo di cinema.
Non che io sia la massima autorità in materia, anzi.
Tuttavia, vorrei condividere e suggerire The Help.
Diretto da Tate Taylor e tratto dal meraviglioso libro di Kathryn Stockett.
Premessa, eravamo in aereo, alla quarta ora di viaggio verso JFK,io non riuscivo a dormire e avevo la palpebra stanca e lo stomaco appesantito dalla varietà di snack da aereoplano.
Stavo sbirciando il sistema di bordo, scorrendo annoiata tutti i film, sperando che Capitan morfeo si impadronisse di me, quando ho visto la locandina.
Mi ricordai di aver letto la critica di questo film su un giornale, proprio appena prima di partire: inoltre il film ha vinto ben un Oscar ( migliore attrice non protagonista, Octavia Spencer, ndr), un Bafta, e un Golden Globe ( sempre a lei).
Insomma, non si poteva non guardare: ero solo frenata dal fatto che la tematica trattata era la segregazione raziale, e sinceramente non avevo molto voglia di giocare all'intelletuale.
Ma, a quel punto del volo, mi restavano da guardare o quello, o basilicata coast to coast. Ho premuto l'avvio, mi sono accucciata sotto la coperta e ho aspettato che le immagini mi scorresso davanti.
E' raro che una tematica così profonda venga affrontata con leggerezza, e al tempo stesso emozione e delicatezza.
Frammenti di vite che fanno di una storia, un capolavoro.
Ho amato questo film.


La trama.
Jackson, Missisipi, anni 60, ai tempi di JFK e Luther King.
I tempi i cui le bimbe bianche venivano tirate su da domenstiche di colore, tempi in cui si bevevano shirley temple a colazione e i neri avevano bagni "apposta per loro".
Skeeter, la protagonista, che interpreta una ragazza di circa vent'anni, appena uscita dall'università torna a casa dai genitori e al contrario di tutte le sue amiche già sposate e con figli, lei vuole dedicarsi alla sua realizzazione lavorativa. Diventa assistente redattrice presso una rivista di Jackson, e cerca di pubblicare un libro a New York, coinvolgendo un'importante casa editrice.
Miss Steirn, il suo futuro responsabile newyorkese, chiede però un valido e interessante argomento da pubblicare e alla nostra eroina l'idea arriva confrontandosi con la realtà nella quale si trova a vivere.
Skeeter infatti  vive in uno stato ancora profondamente caratterizzato da segregazione e razzismo.
Molte donne di colore infatti  lavorano come domestiche presso le famiglie bianche e sono costrette a subire stupidi ed avvilenti trattamenti discriminatori, come quello di non usare gli spazi in comune della casa, di mangiare utilizzando il proprio hardware, e di non rivolegre la parola se non necessario.


Aibileen Clark è una domestica afro-americana che ha passato la maggior parte della sua vita a crescere le bambine di questa comunità. Ora lavora presso un'amica di Skeeter ed il suo compito principale è quello di badare alla sua bambina, trascurata dalla madre, al punto tale che la piccola la considera sua vera madre. Minny Jackson è anche lei una domestica, dal carattere deciso, irruente. Minny è stata appena licenziata dalla casa dove lavorava, perchè aveva fatto credere di aver utilizzato il bagno "padronale", indispettita dalla decisione delle famiglie bianche della città di assegnare bagni separati alle persone di colore.
Le due domestiche, sempre più contrariate dalle situazioni nelle quali sono costrette a lavorare, iniziano a collaborare e a raccontare le loro esperienze alla nostra eroina.
A seguito dell'assassinio di Medgar Evers, attivista per i diritti degli afroamericani,  numerose domestiche collaboreranno con Skeeter, assicurando al libro la pubblicazione ed il successo.


Il film è di una delicatezza incredibile.
Mi ha commossa, quando finisce vorresti premere replay e guardarlo da capo per ore, ore e ore.
I costumi, la fotografia, è tutto wow.Wowowowowowowow.
Nulla è tralasciato, nessun rapporto viene lasciato in superficie: si snocciolano questioni generazionali, rapporti intricati tra mamma e figlie, discussioni tra amiche.
Ti lascia senza fiato.
E poi vorresti tutti i vestitini di Elisabeth, l'amica antipatica di Skeeter. Perchè anche se è una vera bitch, è super chic, e super glam con abitini in cotone piquè e stampe di frutta.
Vedi Minny e Aileen e vorresti che facessero parte della tua vita, vorresti trovare una tata così per Irma e carlo: così dolce, così premurosa, così anche abile nel cucinare il pollo fritto.
Ti innamori di Skeeter e della sua semplicità, e vorresti che anche la tua Irma un giorno, sarà così coraggiosa e libera.
E' veramente un bijou di movie.
Ecco alcune citazioni che amo di più del film:

Minny Jackson: Fried chicken just tend to make you feel better about life.

Stuart Whitworth: Isn't that what all you girls from Ole Miss major in - professional husband hunting?
Charlotte Phelan: Love and hate are two horns on the same goat, Eugenia. And you need a goat.
Constantine Jefferson: [to Skeeter]Every day you're not dead in the ground, when you wake up in the morning, you're gonna have to make some decisions. Got to ask yourself this question: "Am I gonna believe all the bad things them fools say about me today?" You hear me today? "Am I gonna believe all them bad things them fools say about me today? You hear me today?" All right? As for your mama, she didn't pick her life. It picked her. But you, you're gonna do something big with yours. You wait and see.
Aibileen Clark: You is kind. You is smart. You is important.
Buona visione.

Raccomandazione: kleenex accanto, tanti popcorn e altro comfort food,una buona bottiglia di vino rosso, che fa sempre bene, una coperta calda dove avvolgersi....


10 Commenti:

Alle 19 aprile 2012 alle ore 16:21 , Anonymous A...lessandra ha detto...

uuuuh, ne avevo sentito parlare, forse proprio durante le premiazioni, ma nn l'ho mai visto...assolutamente da prendere allora! :)

...e poi hai fatto bene a scegliere Help, visto che la basilicata coast to coast te la faccio fare io,chérie la belle! ;)

tanti bacini x te! <3

 
Alle 19 aprile 2012 alle ore 16:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ehi! Ciao Alice! Che voglia matta di vedere questo film...me ne hanno parlato benissimo in diverse occasioni, ma con la bimbina piccolina è un po' difficile organizzare serate child-free...attendo fiduciosa di potermi imbattere in The Help...si insomma...di poterlo guardare, in qualche modo :)

Elisa

 
Alle 19 aprile 2012 alle ore 16:37 , Blogger Frantina ha detto...

Cara Alice, lo metto subito nella lista dei film da Lovefilm.com! Quasi quasi compro anche il libro, sembra proprio una bella storia!Grazie! Sto facendo la mia prima crostate alla frutta, speriamo bene! Tu hai qualche ricetta o consiglio? Baciotti...V.

 
Alle 19 aprile 2012 alle ore 17:07 , Anonymous Elena ha detto...

il dvd esce il 9 maggio, lo noleggerò sicuramente!
invece io ho appena rivisto "Il mare dentro" di J.Amenabar con Javier Bardem e tutte le volte mi emoziona come la prima volta, ve lo consiglio.

cara Ali, allora: ma la serata com'è andata? aspettiamo resoconto, grazie

 
Alle 19 aprile 2012 alle ore 17:21 , Blogger Unknown ha detto...

cioa elisa!hai visto la mia mail?Non ho più ricevuto tua risposta e mi stavo prreoccupando.
Un bacione grande a te e alla piccina.

 
Alle 19 aprile 2012 alle ore 17:23 , Blogger Unknown ha detto...

Ciao V.!
in bocca al lupo per la crostata!La mia mamma la faceva sempre...adesso è un periodo che stiamo discutendo, ma appena torna la pace mi faccio dare la ricetta e la pubblico.
Consigli?
Beh, io parlo con tutti i dolci..le mie preferite sono le discussioni con le madeleines...ahaha non sai che discorsi!

 
Alle 19 aprile 2012 alle ore 17:25 , Blogger Unknown ha detto...

elena, grazie per il consiglio...non l'ho mai visto...lo scaricherò questa sera!

la serata alla fine si è conclusa prima a fara un super aperò rinforzato, e poi a cena...insomma, pioveva troppo, faceva super freddo, eravamo inbfreddolite ed affamate!La ghiottoneria e le chiachcere hanno avuto la meglio!

 
Alle 19 aprile 2012 alle ore 20:20 , Blogger Sara Bertoni ha detto...

Nella wishlist movies da vedere, grazie Alicina. Bacini

 
Alle 20 aprile 2012 alle ore 09:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

Buongiorno Alice cara :)
Mail vista, e risposta!
Un bacio grandissimo

E.

 
Alle 20 aprile 2012 alle ore 10:28 , Blogger Unknown ha detto...

 

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