Okkeyyy.
Nelle ultime 48 ore: mi sono ari-ri-innamorata di Tim Burton, ho desiderato ogni singolo outfit della Viky del suo ultimo film ( dark shadows, ndr), ho mangiato un muffin al cioccolato da 4000 calorie conquistando così la fedeltà del manager di California Bakery, ho scaricato Tiziano Ferro e ho imparato a memoria "Smeraldo", "hai delle isole negli occhi" e "troppo buono", e mi sono sentita così, un po' decadente e non basta certo un damascato della collezione autunnale di Stella per farci dell'ironia.
Si perchè noi, deliziose cagnette della moda, navigate PR e giornaliste in erba, abbiamo un'anima che non si sfalda solamente per un'unghia sbeccata: oltre allo smalto c'è di più, insomma, e il nostro universo non è costellato solo di madeleines e Saint Tropez.
Ma tant'è.
Basta conoscerci un po' meglio e si capirebbe che sotto la patina zuccherosa fatta di fiorellini, gonne a pieghe e frivolezze c'è tanto altro.
Comunque.
Si dice, o meglio, JFK disse, che non si può separare - e forse non ce n'è nemmeno bisogno- il buono dal cattivo, perchè le cose difficili, la gioia, le tragedie, l'amore e la felicità formano un'unica meravigliosa cosa, che si chiama vita.
Si dice che la verità può far male, ma siamo anche abbastanza lady da sorriderci sopra, e appellarci a ciò che le nostre radici ci hanno trasmesso.
Si dice soprattutto che le Principesse non sono più quelle di una volta: le principesse ora sanno affrontare ogni insidia e ogni drago e lo addomesticano, con tenacia , con dolcezza e con caparbietà - e magari qualche tocco di Hermes e una scocchiata di Falabella.
Si dice anche che esiste un Karma che gira e rigira e chi semina vento raccoglie tempesta. Tuttavia, non credo in battaglie di odio nè in ripicche per cui se mai accadrà questo, io sarò pronta ad offrire riparo under my umbrella -ella-ella-eheheh...insomma, io la penso un po' come Tiziano e dico che in effetti esistono solo persone buone, perchè quelle cattive sono semplicemente: sole.
Ecco.
E che tristezza la solitudine in un mondo dove esistono:
- le quattro stagioni
- il mare
- il Ruinart rosè
- il lucidalabbra
- la burrata
- la pizza
- i pastelli crayola
- Disneyworld
- i vestiti bianchi di cotone.
- Babbo Natale
- Chanel Rouge Noir
- gli m&ms
- l'Iphone
- il profumo dei neonati
- le ricette di cucina, Nigella e Martha Stewart
- le coccole!
- le smooth legs!
- il cinema
- il profumo dei popcorns e il profumo delle creme solari al cocco.
- i bagni caldi e pieni di bollicine profumati
- Pinterest e Instagram
- i lamponi.
Dopo tanta pioggia, Summer is coming e i fiori rifioriscono ancora più splendenti e forti di prima.
Anche perchè, come fare a non sorridere quando in ufficio si riceve, out of the blue, inaspettatamente, un coffret di prodotti di Giorgio Armani contenente, tre le altre cose, un perfetto ombretto?
Sono anche finalmente riuscita a venire a capo al mio guardaroba estivo e mi domando e chiedo come mai ho più abiti P/E che A/I.
Notare foto mentre sistemo l'ultima borsa che mi ha mandato la mia mamma:
photo courtesy: Annalisa la cara.
Saying this, stavo leggendo con piacere una nuova rivista, il primo free press per nani, "Spazio", che oltre ad essere super a livello di impaginazione e grafica, ha anche articoli muy interessanti.
Quello che mi ha colpito più di tutti è dove si sostiene che si possono avere solo 15 cose ed essere felice.
Ovvero: Andrew Hyde è un giovane signore americano che nel 2010 ha deciso di vendere tutto quello che possiede per poter viaggiare per il mondo con più denaro e meno cose da portare.
Al momento Andrew possiede solo 15 oggetti: una giacca a vento, un maglione, una camicia, una maglietta, un paio di pantaloncini corti, un asciugamano, un paio di jeans, una borsa con il necessaire per lavarsi, un paio di occhiali da sole, un paio di scarpe da tennis, un portafogli, un pc e un cellulare.
Sostiene di essere molto più felice di quando aveva centinaia di oggetti, perchè ora è libero di andare dove vuole e la sua vita è più semplice.
Accipichierland.
Andrew Hyde e le sue 15 cose
Io medito su questa cosa da giorni, ma sinceramente faccio fatica a limitarmi in 15 cose.
Mi ricordo che una volta lessi un libro e c'era una frase che diceva che chi sottovalutava il potere delle cose, era un superficiale.O qualcosa del genere: forse parlava dava solo del superficiale a chi sosteneva che le cose non hanno un'anima.
Ogni volta che decido di liberarmi di un oggetto, o di un abito, io soffro un pochino. Mi faccio prendere dalla tenerezza che quell'oggetto mi trasmette, siano essi ricordi, sensazioni o semplicemente sentori di chi me lo ha donato.
Comunque, ecco le mie di 15 cose: in primis la borsa - possibilmente Celine o la Falabella, la 2.55 di Chanel mi sa che sarebbe troppo piccina..- con necessaire per lavarsi ( e per truccarsi un pochino), una coperta calda chè io ho sempre freddo, un maglione, un little dress carino, jeans, scarpe da camminata, scarpe con tacco -Louboutin non disdegnerei -, iphone, computer, portafogli ( con possibilmente carta amex inside), un abito leggero per l'estate, un bikini, una camicia bianca che illumini il viso, un asciugamano e una macchina fotografica.
Quali sono le vostre 15 cose?