E quindi.
E quindi è successo che il trasloco è stato fatto.
E quindi ho finalmente capito il senso di quello che diceva il buon Biagio: " la tua vita sfrattata a momenti ti era anche piaciuta".
Eh si.
Si perchè in effetti tutti questi abiti, queste scarpe, ne ho fatto benissimo a meno, e per ben tre mesi.
Mi sono mancate?
Forse, si...a tratti.
Non con rilevanza, sicuramente.
Ora mi manca dormire nel lettone con mia sorella, gli abbracci mattutini di mio fratello, lo sguardo protettivo di mio padre, il calore di Patrizia, le nostre colazioni insieme.
Mi manca persino il custode, il signor Carlo.
E quindi è successo.
La concretizzazione degli eventi degli ultimi tre mesi.
Perchè forse, fino a quando era tutto rinchiuso lì dentro, ecco forse non si percepiva tutto, tutto, fino in fondo.
E quindi è successo: che ad ogni scatolone che aprivo, ogni abito che riesumavo dai cartoni, ogni oggetto che tornava con prepotenza nella mia vita, ho affrontato onde.
Onde alte, lunghe, a tratti lunghissime.
Ma con una novità.
Che ho capito che so surfare.
E so farlo bene, su queste onde.
E che è inutile opporsi alle maree, ma bisogna assecondarle, e accompagnarle, per poter trovare il giusto senso e la giusta direzione, a queste dannate onde.
E quando ci si rimette in piedi, sulla tavola, ecco.
Ecco proprio allora si sente il vento tra i capelli e il Sole che riscalda nuovamente le ossa, la pelle.
E proprio allora ricominci a sentire la musica, a percepire quelle sensazioni di felicità, orgoglio, serenità che partono dallo stomaco per invaderti tutta.
E proprio allora che si può dire: ce l'ho fatta.
( e poi a me le onde piacciono sempre, anche quelle sui capelli)
Eh si, ce l'ho fatta.
E sono grata per tutto quello che è successo perchè mi ha riportato a me.
Ed è un me rafforzativo, ripetuto, sorriso, sussurrato e gridato.
Una me un po' zingara che non usa più l'igienizzante mani e che trova carina la nouvelle vague rap italiana.
Eh si.
Ci sono state lacrime, ma ogni lacrima che usciva era un affrontare quello che più mi intimoriva, per capire che poi tutto ha un senso, tutto trova una collocazione, come un meraviglioso puzzle, che all'inizio sono solo tessere sparse sul pavimento e fa un po' paura l'idea di riassemblare tutto, forse non c'è nemmeno tutta questa voglia di farlo..ma poi cominci, i pezzi si incastrano e ne esce un disegno che uao, talmente bello che vuoi incorniciare.
Eh si.
Perchè poi c'è la casa nuova che è una delizia.
Ed è viva, la casa intendo.
La casa mi parla: scricchiola, di notte borbotta, ma di giorno è invasa dalla luce, ho 3 balconi da riempire di piante, e tanti spazi vuoti pronti ad accogliere.
E c'è bisogno di tutto.
Oh si, c'è bisogno di così tanto.
O forse no.
Forse ciò che realmente serve c'è.
Quello che manca è il contorno, i dettagli, ma non ho fretta, questa volta.
Mi metto a disposizione del tempo, delle stagioni, dei momenti che sono ricchi di sorprese, sorprese meravigliose, per dirla tutta.
E allora sappiate che si accettano donazioni di piatti, mini pimer ( oh si, minpimer, entrerai di nuovo presto a far parte della famiglia, che le zuppe e i passati stanno per fare di nuovo il loro ingresso nelle cucine), posate, lenzuola, coperte.
Piante, fiori e piantine.
Plaid caldi per l'autunno in arrivo, dove potersi avvolgere sul divano.
Sono già in possesso del nuovo catalogo Ikea ( #segnali che è arrivato l'autunno), e presto lo inizierò a taggare con orecchiete sulle cose che desidero.
Zara home è stata eletta migliore supplier abitativo, ma ieri troppa coda alle casse, mi sono spazientita. Ma sono pericolosamente vicino a un computer e Zara Home ha uno shopping online che uao. E allora viva il caso Wichita sollevato da mamma Miuccia, perchè qui, nella gran Milan, ci piace avere tappetini con bandiere UK by Zara.
Eh si, quindi appunto sono ben accetti ogni tipo di regalo, per farla breve - e qui potrei inserire uno smile e/o un duh faccino -
Eh si, però rimane fondamentale che la mia anima Gipsy è sempre più forte, e questa casa rispecchierà questi ideali.
Quindi sarà una casa ricostruita, assemblata e il risultato finale sarà incredibile e omogeneo, nella meravigliosa diversità degli elementi.
Eh si, poi ho paura del buio, ma sono stata dotata di una piccola lampada della Philips che riproduce suoni di uccellini e la notte emana una luce regolabile e calda, e quindi posso tenerla accesa tutta notte.
Eh si, poi cerco una roomie, un po' alla new yorker style per intenderci, e forse l'ho trovata ed è tutto molto divertente perchè è bello prendere così la vita. Con leggerezza e frivolità - si può dire così?-. Quella leggerezza che alla fine mi era sempre un po' mancata, perchè sono sempre stata troppo seria, troppo preoccupata a risolvere le tristezze altrui, tanto da farmene carico.
Eh si, e poi questa casa sarà una open house, anzi nonono, non house, ma home, pronta ad accogliere i miei amici che voglio ancora ripetere quanto sono tutti uao, anzi triplo uao, che senza di loro non so che avrei fatto in questi mesi che sono sostengno forza aria e necessità e che mi hanno rimesso in piedi senza colpo ferire.
E quindi eccoci.
Io, la mia tonnellata di chiffon, i miei kili di pizzi, e la mia anima macramè.
Un sorriso, un respiro, ed è un nuovo inizio.