Take care of you

Leggevo oggi l'articolo su Arthur Reid: vecchino del Glouchester che da 72 anni a questa parte va sempre nello stesso pub, alle tre spaccate del pomeriggio, chiedendo la stessa pinta di birra.
Uao.


Io amo le consuetudini.
La quotidianità.
La ritualità.

Si è vero, sono una zingara un po' anomala.
Ma non da fraintendere.
Ho persino smesso di usare l'igienizzante mani.
Amo vivere con la sabbia nei capelli, rincorrere cantanti come una vera groupie, dormire tra una macchina, una scogliera a picco sul mare o in spiaggia, all'occorrenza, però mi delizio con i miei piccoli rituali quotidiani.
Piccoli gesti scaramantici da ripetere ogni giorno.
Semplici movimenti che danno quella sensazione di conforto alla giornata.


Per esempio

La mia camminata, a inizio mattina e a fine giornata: casa- ufficio, ufficio -casa. 8 km, tutta salute. Come rain or come shine. Mi rimette in pace con il circondario. Mi fa innamorare di questa città ogni volta.

La castagna matta, in tasca, ogni autunno. Talismano contro i raffreddori, trucco insegnatomi dal mio papà. Mi fa sentire di onorare la sua parola, ogni volta che ci giocherello quando la ritrovo in borsa o nella tasca del cappotto. Mi fa sentire a casa.

Il mio tè verde, appena sveglia.

Il cappuccio chiaro chiaro, da California Bakery, prima di entrare al lavoro, e il saluto a Simo, ormai mio benaugurio di tutta la giornata.

Il burrocacao. Ogni volta che bevo, nell'arco della giornata.

I miei fiori di Bach in borsa.

La chiamata alle mie amiche: non riesco a far passare giorno senza sentire le mie "sisters", almeno una volta.

Gli anelli e le collane, usati come protettori e scudo, da giugno in poi. Ora tutte le mattine devo per forza indossare i tre anelliini e i ciondoli. O non è una buona giornata. O mi sento nuda.

La lingerie coordinata.

Leggere l'ultima pagina di ogni libro che approccio, prima di iniziare la lettura.

Il primo camembert di stagione, in autunno, appena tornata da Parigi.

L'albero di Natale: ogni anno a Sant'Ambrogio.

Scrivere appunti con il pennarellino Stabilo.

Addormentarmi con l'orecchio coperto. Sempre.

Spegnere l'aifon su una canzone bella, così sono sicura che i momenti che mi staccano dalla ri accensione della musica, saranno beli belli come la suddetta canzone.

Il deodorante della Infasil.

Lo shampoo della Vichy.

La tappa al supermercato, in ogni paese straniero che visito.

Le lenzuola fresche di bucato, ogni venerdì. E il pigiama pulito di conseguenza.

Lo Straminer ghiacciato, ogni estate.

I biscotti di Natale, ogni Vigilia.

Il Corriere della Sera, ogni mattina.

Il Tg di Mentana, ogni sera.

Il saluto mattutino alla nostra custode, in ufficio: due chiacchere. Un sorriso. Tutto si sistema, sempre.

L'oroscopo dell'Internazionale, ogni giovedì. E quello di Vanity Fair, ogni mercoledì.

Il tè al jasmin mandarin, mentre leggo il nuovo numero di Elle Italia.

Il passato di zucca, una sera si e una no, durante l'inverno.

La cascina della cuccagna, ogni martedì d'inverno, con Caterina e Agata. E la nostra cenetta conseguente. Ogni martedì, sempre.

Il profumo Natale di Santa Maria Novella, in casa.

Fotografarmi gli outfit, quelli che mi piacciono, così li ripeto.

Le mele, piene di chiodi di garofano, a novembre.

Le polpettine dell'Ikea e la marmellata ai cranberry, in freezer. Mi fanno sentire una persona migliore.

Il caipiroska all'anguria, da Pravda.

La Vineria Cozzi, di Bergamo a metà ottobre.

Ferdi a Parigi, ogni fashion week.

We are Young, dei Fun, ogni viaggio in macchina con l'Alina.

Le gocciole, dopo la piscina, con i miei fratelli.

Tong Tong Nails e Paolo Sarpi, la domenica pomeriggio. Con conseguente involtino primavera da passeggio.

Iris Nobile di Prada, forever and ever.





a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: Take care of you

martedì 11 settembre 2012

Take care of you

Leggevo oggi l'articolo su Arthur Reid: vecchino del Glouchester che da 72 anni a questa parte va sempre nello stesso pub, alle tre spaccate del pomeriggio, chiedendo la stessa pinta di birra.
Uao.


Io amo le consuetudini.
La quotidianità.
La ritualità.

Si è vero, sono una zingara un po' anomala.
Ma non da fraintendere.
Ho persino smesso di usare l'igienizzante mani.
Amo vivere con la sabbia nei capelli, rincorrere cantanti come una vera groupie, dormire tra una macchina, una scogliera a picco sul mare o in spiaggia, all'occorrenza, però mi delizio con i miei piccoli rituali quotidiani.
Piccoli gesti scaramantici da ripetere ogni giorno.
Semplici movimenti che danno quella sensazione di conforto alla giornata.


Per esempio

La mia camminata, a inizio mattina e a fine giornata: casa- ufficio, ufficio -casa. 8 km, tutta salute. Come rain or come shine. Mi rimette in pace con il circondario. Mi fa innamorare di questa città ogni volta.

La castagna matta, in tasca, ogni autunno. Talismano contro i raffreddori, trucco insegnatomi dal mio papà. Mi fa sentire di onorare la sua parola, ogni volta che ci giocherello quando la ritrovo in borsa o nella tasca del cappotto. Mi fa sentire a casa.

Il mio tè verde, appena sveglia.

Il cappuccio chiaro chiaro, da California Bakery, prima di entrare al lavoro, e il saluto a Simo, ormai mio benaugurio di tutta la giornata.

Il burrocacao. Ogni volta che bevo, nell'arco della giornata.

I miei fiori di Bach in borsa.

La chiamata alle mie amiche: non riesco a far passare giorno senza sentire le mie "sisters", almeno una volta.

Gli anelli e le collane, usati come protettori e scudo, da giugno in poi. Ora tutte le mattine devo per forza indossare i tre anelliini e i ciondoli. O non è una buona giornata. O mi sento nuda.

La lingerie coordinata.

Leggere l'ultima pagina di ogni libro che approccio, prima di iniziare la lettura.

Il primo camembert di stagione, in autunno, appena tornata da Parigi.

L'albero di Natale: ogni anno a Sant'Ambrogio.

Scrivere appunti con il pennarellino Stabilo.

Addormentarmi con l'orecchio coperto. Sempre.

Spegnere l'aifon su una canzone bella, così sono sicura che i momenti che mi staccano dalla ri accensione della musica, saranno beli belli come la suddetta canzone.

Il deodorante della Infasil.

Lo shampoo della Vichy.

La tappa al supermercato, in ogni paese straniero che visito.

Le lenzuola fresche di bucato, ogni venerdì. E il pigiama pulito di conseguenza.

Lo Straminer ghiacciato, ogni estate.

I biscotti di Natale, ogni Vigilia.

Il Corriere della Sera, ogni mattina.

Il Tg di Mentana, ogni sera.

Il saluto mattutino alla nostra custode, in ufficio: due chiacchere. Un sorriso. Tutto si sistema, sempre.

L'oroscopo dell'Internazionale, ogni giovedì. E quello di Vanity Fair, ogni mercoledì.

Il tè al jasmin mandarin, mentre leggo il nuovo numero di Elle Italia.

Il passato di zucca, una sera si e una no, durante l'inverno.

La cascina della cuccagna, ogni martedì d'inverno, con Caterina e Agata. E la nostra cenetta conseguente. Ogni martedì, sempre.

Il profumo Natale di Santa Maria Novella, in casa.

Fotografarmi gli outfit, quelli che mi piacciono, così li ripeto.

Le mele, piene di chiodi di garofano, a novembre.

Le polpettine dell'Ikea e la marmellata ai cranberry, in freezer. Mi fanno sentire una persona migliore.

Il caipiroska all'anguria, da Pravda.

La Vineria Cozzi, di Bergamo a metà ottobre.

Ferdi a Parigi, ogni fashion week.

We are Young, dei Fun, ogni viaggio in macchina con l'Alina.

Le gocciole, dopo la piscina, con i miei fratelli.

Tong Tong Nails e Paolo Sarpi, la domenica pomeriggio. Con conseguente involtino primavera da passeggio.

Iris Nobile di Prada, forever and ever.





12 Commenti:

Alle 11 settembre 2012 alle ore 17:56 , Anonymous A...lessandra ha detto...

io amo le tue liste...
e le conseguenti googlate scoprendo profumi, posti e sapori che nn conoscevo prima!

<3

 
Alle 11 settembre 2012 alle ore 18:14 , Blogger Unknown ha detto...

love a te, tanto tantissimo!

 
Alle 11 settembre 2012 alle ore 19:14 , Anonymous Melania ha detto...

Io vivo di consuetudini, di ritualità e di abitudini
non ne posso fare a meno soprattutto durante la settimana ,durante l'autunno e l'inverno che sono stagioni che mi richiamano all'ordine e di mattina appena sveglia guai a saltare uno step posso mettere a repentaglio un'intera giornata, il mio umore e quello di chi mi sta intorno...
Noiosa, pazzoide???
Nah, semplicemente umana.
E poi anche io amo le tue liste perchè sono confortevoli, ispirano sicurezza e capisci di non essere la sola a fare certe cose (entrare nei supermercati straniere,le lenzuola fresche di bucato, l'ultima pagina del libro prima di iniziare) e ancora bella quella della castagna e delle canzoni spente al momento più bello me le appunto perchè sono troppo carine!!!

Grazie Ali per questo post così cozy,
che fa tanto settembre.
Come vedi anche io mi sto abituando all'idea che l'autunno arriverà presto.
Baci,
Melania.

 
Alle 11 settembre 2012 alle ore 23:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie!!!!! Oggi, come scrivevo, stropicciata a bisognosa di piccole conferme....e riconoscersi in piccoli rituali che coccolano e rincuorano... Bello! Ora a nanna con i profumi e le immagini che hai evocato...e i sogni saranno d'oro!!
Good night!!
Liv

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 09:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il bello dei rituali è che creano una sana dipendenza...ah che bello adagiare la testolina nelle lenzuola appena cambiate che odorano di bucato...fosse per me cambierei le lenzuola tutti i giorni ;-)
NIna

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 11:12 , Blogger Unknown ha detto...

:) love x

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 11:22 , Blogger cla ha detto...

Mitica Alice!!! Grazie di tutti gli input che ci dai, e grazie perchè ieri senza saperlo hai alzato di dieci punti il mio umore. Indossavamo gli stessi pantaloni, e quando li ho comprati mia figlia ha brontolato per un quarto d'ora che la devo smettere di vestirmi come una gitana:li avevo abbinati con un golf lungo ed una collana etnica. Ma... anch'io sono gipsy nell'anima e non è una colpa, nooo??? (cmq, mi sono subito postata su instagram "essò sodisfazioni!"). Baci baci baci
cla

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 11:34 , Blogger Unknown ha detto...

ciao melania!
noi non siamo pazzoidi. Siamo adorabili consuetudinarie.
:)
love a te

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 11:36 , Blogger Unknown ha detto...

ciao Liv, va un pochino meglio?
noi e il nostro cuoricino stropicciato.We rock sempre.Abbiamo risorse che nesusno immaginava, eppure siamo in grado di tirarle fuori sempre, e all'occorrenza.

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 11:47 , Blogger Unknown ha detto...

Oh nina!è vero...lo steso vale per me..infatti il bello di andare in hotel è forse questo.
:)
love
x

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 14:12 , Blogger Cristina ha detto...

Adoro questi post...fallo diventare un rituale, please!

 
Alle 12 settembre 2012 alle ore 17:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

Alice! il tuo blog è fantastico, lo leggo sempre e ti auguro tantissima fortuna in tutto :) ma toglimi una curiosità: perchè chiami sempre il Traminer o Gewurztraminer (non riesco a mettere l'umlaut da questa tatiera) STRAMINER???
Ciao
Laura

 

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