Nigella by Paul Harvey
Ricordo che io mi innamorai di lei un dicembre di qualche anno fa: ero a New York, aveva appena nevicato e io dopo una passeggiata in Gramercy Park, mi rifugiai nel mio minuscolo flat, sotto il piumone, con tre paia di calze, dei popcorn e una felpa pesante.
Accessi la televisione e la trovai.
Mi incantò subito: con questi capelli meravigliosamente lucidi, questi occhi così profondi e soprattutto il sorriso che regalava e tutto il burro che utilizzava nelle sue ricette.
Passa il tempo, mi ritrovo a Malta, da sola, in aeroporto un anno fa e trovo il suo libro.
Era un momento particolare della mia vita,un po' triste forse: ma aprire e sfogliare quelle pagine per me è stata una coccola, il famoso brodo caldo per l'anima.
Nonostante viaggiassi con un bagaglio a mano e nonostante fosse un tomo di 300 pagine, presi subito il libro e con golosità, curiosità e ammirazione ne sfogliai ogni pagina, cercando di immaginarmi ai fornelli a provare queste meravigliose ricette.
E poi: fast forward a ieri.Quando ho avuto la fortuna di conoscerla, davanti a un tè verde, per il suo tour di presentazione del nuovo libro "Nigellissima", ispirato all'Italia.
Eccoci quindi: io, con i miei tatuaggi, la mia anima rock and roll e il mio amore spassionato per il burro, mi sono ritrovata di fronte a questa Lady dal sorriso generoso, dalla voce deliziosa e dalla pelle di porcellana.
A parlare di cuori e batticuori.Di ricette. Di anima. Di cibo made with love.
Eccola.
Per voi, con grande orgoglio, from Otta love Muffin.
Cosa rappresenta per te Milano e l'Italia
Milano non la conosco molto bene, se non quello che leggo , per cui è più un'associazione accademica.
Per me invece l'Italia è cuore.
Ho due risposte che posso darti. E la prima è una risposta personale. Venni in Italia tra la scuola e l'università ed è un tempo della tua vita molto importante perché è quando formi te stessa, quando diventi un adulto, e devo molto all'Italia per la persona che sono diventata. In Inghilterra, prima di affrontare questa esperienza, ero molto riservata, timida...non sto dicendo che grazie a questa mia avventura italiana io sia diventata "loud", ma la cosa è che quando sei lontana da tutta la tua famiglia, da chi ti conosce bene, ricominci da capo, con freschezza.
Quando parli un linguaggio differente dalla tua lingua madre, inoltre, ti senti diversa...per esempio quando parlo francese mi sento impacciata, ma quando parlo italiano mi fa sentire più aperta...venire in italia mi ha fatto sentire un'altra persona, mi ha fatto scoprire una parte di me che non conoscevo.
Io ho iniziato come giornalista, non sono uno chef, e quello che mi attrae di più verso il cibo è che posso utilizzare tutti i sensi: l'olfatto, la vista, il tatto...è un senso estetico che permette una esperienza completa.
Ecco mi sento di dire che l'Italia è il paese più estetico che io conosco...tantissimi altri paesi hanno meravigliosi orizzonti, ma pochi hanno un'architettura così straordinaria, unita a una storia, un senso della storia così come in italia.
Mi meraviglia, e stupisce il rispetto che gli italiani hanno verso la tradizione, la curiosità vibrante verso il moderno e il futuro, unito a ciò che rimane quotidiano.
Se venissi dall'America penserei che questo paese offre il più bello dei set cinematografici.
E poi le persone...adoro come parlate, come interagite.
Niente è come "l'engagement" degli italiani!
Mio padre, che è un diplomatico, mi ha sempre detto che gli italiani sono charming e amati da tutti. E per me è proprio così.
Nella quotidianità, ognuno di noi ha il proprio ruolo in famiglia...ma ciascuno ha bisogno di "change the plug". Cambiare ruolo.
Re inventarsi.
Sfidarsi.
"you need to go away and come back, sometimes"
C'è qualcosa nella cultura italiana che ho trovato meraviglioso: il senso della libertà. Libertà di esprimere le proprie emozioni, i propri sentimenti, il parlare liberamente del cibo e rendere questo motivo d'orgoglio.
Quando penso a te mi vengono in mente tre aggettivi: Confident, Naturale e Sensuale.
Grazie!
Come mi vedi, è come appaio...e in questo mi ha aiutata molto la televisione, e il mio staff che per me è ormai è una famiglia.
Creiamo un ambiente cosy, intimo, intenso, e per me riguarda tutto questo.E' questo che vorrei che trasparisse dal mio lavoro.
Per quanto riguarda l'essere confident, originariamente non ero così. Con l'età sono diventata più sicura di me.
Con il tempo, impari ad apprezzare te stessa, ad essere indulgente, ad amarti e di conseguenza a diventare più sicura, rispetto a quello che sei. e a quello che vuoi trasmettere.
Quando cucino sono sicura. Perché non mi preoccupo, perché anche se non arrivo alla perfezione, sto facendo qualcosa che va ad arricchire la mia esperienza.
Non sono brava per esempio in qualsiasi cosa che richieda una discussione un conflitto, una divergenza.
E comunque bisogna essere sicure del nostro lavoro, di quello che facciamo. Sai quello che fai, sai tutto l'impegno e la disciplina che ci metti.
Per me cucinare è armonia, per esempio. E l'armonia arriva dallo stare bene con se stessi e con quello che si fa.
Io credo comunque che l'essere sicuri di se stessi non fa parte dell'essere umano.....a volte quando porto i miei figli a scuola penso :"Oh my God, se mi vede la mamma del suo compagno così, senza trucco e in versione quotidiana, che penserà?", ma uno non deve vivere per compiacere gli altri, la vita quotidiana è fatta da noi, dal nostro essere così naturali, così stupende così..noi stesse.
Qual'è il tuo ingrediente preferito da usare quando cucini, e il tuo comfort food preferito?
Mia figlia, mi chiede sempre la pastina in brodo e per lei questo è il comfort food!
Il mio ingrediente preferito è il bacon....lo puoi cucinare in così tanti modi, nell'insalata, nella pasta.
E poi il limone...tutto il limone. Il succo, la buccia. Adoro il sapore del limone.
Per quanto riguarda il comfort food, il mio per eccellenza è il risotto.
Ed è più riguardo il comfort cooking: quando cucino di solito faccio sempre mille cose: prendo note, registro, parlo al telefono...quando invece prepari il risotto, puoi fare solo quello...devi assaporare ogni momento ogni profumo che viene dal soffritto, e poi devi mescolare, e mentre mescoli sei tu da sola davanti alla pentola ed è fantastico.
E quando lo mangi, ti porta indietro all'infanzia.... perché è così facile da mangiare.
Un altro cibo comfort è il pollo...come lo cucina la mia mamma: il brodo, le verdure, il profumo, è una coccola.
Tre canzoni, dimmi tre canzoni che ami.
Io sono una disco girl!
Boney M con "Daddy cool" the Mavericks con "Dance the night away" e The Chemical Brothers, "Hey girl, hey boy".
La tua Musa
Non ho un modello di
riferimento, né una musa a dire il vero… so che forse dovrei,
ma, non ce l’ho. Nella realtà mi
piacer seguire l’istinto, senza pianificare troppo…
Ci sono persone che ammiro
molto, certo, ma non sono le mie muse per ciò che faccio.
Grazie Nigella e Grazie a Luxury Books che ha reso tutto questo possibile.
oggi mi trovate qui
http://www.marieclaire.it/Cucina/Il-blog-di-Alice-Agnelli