Buon inizio della fine di quest'anno, Darlings.
Dicembre: il mese delle luminarie che si accendono, degli zampognari in piazza Duomo, di Babbo Natale. Delle cene. Delle castagne calde usate come piccolo calorifero portatile per scaldarsi le mani, che fa freddo e le parole rimangono cristallizzate in fumetti bianchi, nell'aria.
Il mese in cui si esprimono desideri, si tirano bilanci, ci si deve stringere un po' di più perché bisogna farsi gli auguri ed è Natale e allora abbracciamoci ancora , di nuovo, per sempre, che fa tanto bene.
Il mese in cui si aspetta la neve.
Il mese in cui si vogliono regali da scartare e sorprese meravigliose.
Il mese in cui non si può aver paura a dormire perché le lucine bianche illuminano i balconi.
Il mese in cui le colazioni del mattino dovrebbero essere fatte di pancakes e sciroppo d'acero.
Il mese il cui le gote si fanno rosse.
Il mese in cui sorridi davanti a una vetrina, pensando a quel cappello che regalerai al tuo migliore amico, e già pensi al biglietto da scriverci.
Il mese in cui si fanno picnic sul tappeto con Ruinart Rosè all'ombra dell'albero illuminato.
Il mese in cui sei pronta ad accogliere la neve. A farti neve.A lasciare che un manto bianco cada su tutto questo, per purificarlo, e restituire un Natale dell'83, quando i centimetri caduti erano tanti, la casa era in Viale Beatrice d'Este, e in braccio al proprio papà il mondo sembrava un posto sicuro dove stare.
Quindi, buon inizio della fine di quest'anno.
Buona attesa della fine del mondo, per chi crede ai maya.
Buon tutto, e che questo tutto sia bello, leggero e libero.
Come noi.
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