Thanksgiving.
Rendere Grazie.
Quel grazie che tante volte, troppe, viene dimenticato, lasciato cadere in disuso, trascurato, omesso.
Anche quando invece è così palese la sua necessità.
Anche quando magari la sua presenza è sussurrata.
Quindi per cosa siamo grati?
Ci riflettevo prima, è stato un anno difficile, un anno in cui a tratti ci si è fermati senza rendersi conto di quello che in realtà succedeva.
Tralasciando troppi Grazie.
Grazie importantissimi, perché sì, è stato un 2012 difficile, lungo e faticoso.
Ma è proprio ora che bisogna riconoscere la luce della vita, che arriva quando ti sembra di navigare nel buio, ma in realtà è calda e accogliente e anzi, ti ha già abbracciato.
Quindi Io ringrazio.
Ho un po' di Grazie.
Grazie per la mia meravigliosa, chiassosa, adorabile, famiglia: che ha fatto scudo intorno a me, che si è eretta a mia difesa urlando al mondo e ai vecchi draghi tutto il suo orgoglio e il loro amore.Che ha stappato champagne in quelle giornate che sembrava che proprio non riuscissi nemmeno ad alzarmi dal letto. Che mi ha appoggiato la mano sulla spalla, scostandomi i capelli con tutto l'affetto del mondo.Che sono straordinariamente unici. Che mi ha rapito per qualche weekend e non mi ha lasciata sola ad affrontare il primo Parigi senza lui. Che ha raccolto vettovaglie e servizi di piatti, per farmi ripartire. Che mi chiama ogni mattina solo per dirmi buongiorno.Che non mi lascia mai sola.Che mi scrive email bellissime.Che mi profuma la vita con il loro affetto gigantesco.Che mi regala pellicce vintage.Che fa l'albero di natale con me. Che trova delizioso tutto ciò che cucino.
Grazie per i miei amici, che non sono tanti, ma quelli che ci sono, sono straordinari, mitici, unici. Il bene più prezioso, il porto più sicuro, il conforto più magico.Da chi mi ha aiutato a fare le valigie, a chi mi chiama 10 volte al giorno, chi mi scrive su fb e mette "i like" come sostegno della mia nuova vita, chi mi ha aiutato a disfare cartoni, chi mi ha preparato regali composti e comfort food per l'anima, chi ha impastato biscotti e delicatezze per tamponare lacrime in eccesso. Chi mi ha tenuto la mano per scaldarla quando nemmeno i guanti riuscivano a tenerle protette, queste mani. Chi mi rapisce per i weekend e mi porta a ballare. Chi mi scarica film e cerca di farmi partire la televisione. Chi passa con me una domenica di pioggia a mangiare risotti, rendendo questa giornata la più dolce del mondo. Chi esalta il mio ego. Chi mi induce all'indulgenza. Chi canta con me in macchina per rendere buffe anche le canzoni più fautrici di ricordi.Chi mi porta per musei e mi fa scoprire vini rari.Chi mi compra i burrocacao e i tè da bere caldi. Chi mi fa foto bellissime che poi condivide con tutti. Chi mi porta ai concerti. Chi mi fa aprire gli occhi.Chi mi chiama Alicina. Chi mi fa fare da zia.
Grazie per questo blog, per le persone che ho incontrato, per le porte che sta aprendo, per darmi fiducia che ciò che scrivo un po' piace. Per le esperienze che mi sta facendo fare.
Grazie per aver messo sulla mia strada questo maglione.
e questo look.
e anche la collezione Autunno inverno 2012 di Stella.E l'anello di YSL. E gli shorts di jeans. E le calze a pois di Calzedonia.
Grazie per i miei colleghi che mi fanno ridere, che rendono ogni trasferta di lavoro divertente e che è bello far parte di un team. Dicono che il primo valore di una squadra vincente sia essere una squadra. e noi lo siamo.
Grazie a Susy che ha trovato il perfetto hazelnut per i miei capelli.
Grazie per questa poesia, che questa mattina mi ha deliziata:
"Quando vai errando - gli accarezza il braccio mentre spiega - le lettere che compongono il tuo nome vagabondano con te. A volte una si stanca e rimane a riposare in albergo, così ti trovi in giro per una giornata intera senza la E, per esempio. Quando vai errando, i tuoi ricordi d’infanzia sono così concreti che uno di loro potrebbe anche sedersi vicino a te sull’autobus. Quando vai errando, i lacci delle scarpe e dell’anima ti si slacciano più spesso… Quando vai errando, l’area dell’innamoramento è sempre accesa, esiste il pericolo che t’innamori persino di una città."
(Eshkol Nevo)
Grazie per l'iphone..e vabbè. E' una fede per me. Checcivuoi fare.
Grazie per il fantastico libro di Lisa Corva. Io, i miei due cellulari accanto al cuscino, le unghie blu, i sabati mattina e le tartellette di Matilde.
Grazie per la mia roomie, Matilde, per l'appunto, che mi farà passare la paura del buio.
Grazie al team di Claifornia Bakery di via Tortona: i cappuccini chiari più buoni dell'universo, in tazza take away, ogni mattina.
Grazie per l'estate più bella della mia vita e per il costume tigrato.
Grazie per gli UGG, il piumone sul letto, il tappeto peloso: tutto ciò riesce a farmi affrontare la stagione fredda con meno paura del gelo.
Grazie per le poesie quotidiane. Quelle scritte sui cartelli e quelle sussurrate nell'orecchio.
Grazie per la buona musica quella che ti fa ballare in segreto mentre cammini verso il lavoro.
Grazie per i flashmob su "Marry you", che ci fanno sognare.
Grazie per gli aerei che ci portano lontano e per i duty free che ti fanno profumare prima della partenza.
Grazie a Beth Ditto e alla sua ceretta, che anche se è la più approssimativa della storia, ci salva sempre.
Grazie a Snoop Dog e a Young, Wild and Free.
Grazie al mio caporedattore di marieclaire.it,la Paoletta, e alle mie funky mamas, Chiara e Justine, che credono in me.
Grazie a Sandra e al nostro meraviglioso cappuccino in Notting Hill.
Grazie ai "Valentini" di valentino che mi regalano sogni in formato chiffon.
Grazie alle magliette a righe e a colui/colei che le ha inventate. Mi rendono felice.
Grazie per le lucine bianche che si accendono ogni Natale e per la neve che cadrà.
Grazie per le serate al Garghet e per l'amore ritrovato per la birra.
Grazie per le renne che ci fanno credere in Babbo Natale.
Grazie per Londra.
Grazie per i Band of Horses.
Grazie a Obama e al suo the best is yet to come.
Grazie al ristorante Can Carlos e alla sua pastas con gambas al brandy.
Grazie alla mia Kat che mi chiama Culetta e che mi fa ridere ogni volta.
Grazie per Iris Nobile di Prada che ormai fa parte di me più del mio sangue stesso.
Grazie per questi cieli blu che ho fotografato.
Grazie al mio Peduzzi che cerca di farmi rinsavire e capire le regole del risparmio, da circa 15 anni ormai, senza stancarsi mai di ripetere le stesse cose.
Grazie a mamma Miuccia per la collana che ormai è il mio talismano.
Grazie al buon Yehuda Berg e ai suoi daily kabbalah tune ups.
Grazie per tutto questo amore che è gioia, che è amicizia, che è serenità che è solidarietà, che è affetto che mi fa cantare che mi fa volare che sa di mare ma anche un po' di neve e brillantini.