we can learn to love again. #primaveradimore

Quelle mattine di quelle domeniche di  primavera, un po' assonnate.


La casa è silenziosa ma invasa di luce bianca, il tempo è sospeso e l'aria è tiepida, quando si apre la finestra.

C'è un balcone con qualche raggio di sole, i piedi nudi sul pavimento freddo della cucina e la mente è zingara, vaga verso un anticipo d'estate, verso sogni belli e pensieri felici.

C'è voglia di svegliarsi abbracciati, di cantare canzoni antiche, di ridere di gusto. Di camicie bianche da usare come pigiama. C'è voglia di capelli arruffati. Di leggere con calma il giornale di un ieri che sa ancora di caffè caldo.


La pelle è morbida, profuma di more dopo una doccia tiepida che con calma, come questa primavera, va a risvegliare i sensi e , si spera, la voglia di amare, di fidarsi e di credere.
C'è voglia di leggerezza in quest'aria che respiriamo a pieni polmoni e che ci fa così bene.

Ci si annusa, e si trova ispirazione.
La pelle è morbida, quasi seta e si prepara ad accogliere nuovi baci e nuove carezze, che noi dall'anima macramè amiamo ricevere solo emozioni in regalo.
Le more come quelle more che si raccoglievano a Lanzo, in quelle estati con i nonni.
Le more che sembrano uscite da una favola tanto sono belle e pacifiche.
Le more di quel colore così goloso che solo vederle riempie gli occhi di sapore selvatico.

Una ricetta. per un dolce ritrovarsi di ricordi a fine giornata.



Fagottini di pasta fillo con more e zabaione montato alla vaniglia
ricetta vegana

fogli di pasta fillo
more
marmellata di more
500 gr di latte di mandorla
15 gr (un cucchiaino) di maizena
75 gr di zucchero di canna
1 bustina di zafferano
1 baccello di vaniglia.

per lo "zabaione" ho trovato la ricetta nel fantastico libro di cucina vegana di Simone Salvini: questo ricettario sembra un susseguirsi di poesie.
Quindi..mettere il latte di mandorla sul fuoco insieme allo zucchero di canna, allo zafferano e al bacello di vaniglia - aperto. Lasciate bollire per 5 minuti e fate raffreddare. Unite la maizena e mescolate con la frusta per evitare che si formino grumi. Mescolare per due minuti e lasciare raffreddare in frigorifero.
Intanto con la pasta fillo formate piccoli triangoli che riempirete di un cucchiaio di marmellata e du o tre more ciascuno. Infornate per 20 minuti a 180°C.
Voilà. Il dessert perfetto per concludere questi pasti primaverili.


oggi mi trovate anche qui
http://www.marieclaire.it/Cucina/Il-blog-di-Alice-Agnelli/Ricetta-fagottini-di-pasta-alle-more-con-zabaione-alla-vaniglia
a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: we can learn to love again. #primaveradimore

venerdì 19 aprile 2013

we can learn to love again. #primaveradimore

Quelle mattine di quelle domeniche di  primavera, un po' assonnate.


La casa è silenziosa ma invasa di luce bianca, il tempo è sospeso e l'aria è tiepida, quando si apre la finestra.

C'è un balcone con qualche raggio di sole, i piedi nudi sul pavimento freddo della cucina e la mente è zingara, vaga verso un anticipo d'estate, verso sogni belli e pensieri felici.

C'è voglia di svegliarsi abbracciati, di cantare canzoni antiche, di ridere di gusto. Di camicie bianche da usare come pigiama. C'è voglia di capelli arruffati. Di leggere con calma il giornale di un ieri che sa ancora di caffè caldo.


La pelle è morbida, profuma di more dopo una doccia tiepida che con calma, come questa primavera, va a risvegliare i sensi e , si spera, la voglia di amare, di fidarsi e di credere.
C'è voglia di leggerezza in quest'aria che respiriamo a pieni polmoni e che ci fa così bene.

Ci si annusa, e si trova ispirazione.
La pelle è morbida, quasi seta e si prepara ad accogliere nuovi baci e nuove carezze, che noi dall'anima macramè amiamo ricevere solo emozioni in regalo.
Le more come quelle more che si raccoglievano a Lanzo, in quelle estati con i nonni.
Le more che sembrano uscite da una favola tanto sono belle e pacifiche.
Le more di quel colore così goloso che solo vederle riempie gli occhi di sapore selvatico.

Una ricetta. per un dolce ritrovarsi di ricordi a fine giornata.



Fagottini di pasta fillo con more e zabaione montato alla vaniglia
ricetta vegana

fogli di pasta fillo
more
marmellata di more
500 gr di latte di mandorla
15 gr (un cucchiaino) di maizena
75 gr di zucchero di canna
1 bustina di zafferano
1 baccello di vaniglia.

per lo "zabaione" ho trovato la ricetta nel fantastico libro di cucina vegana di Simone Salvini: questo ricettario sembra un susseguirsi di poesie.
Quindi..mettere il latte di mandorla sul fuoco insieme allo zucchero di canna, allo zafferano e al bacello di vaniglia - aperto. Lasciate bollire per 5 minuti e fate raffreddare. Unite la maizena e mescolate con la frusta per evitare che si formino grumi. Mescolare per due minuti e lasciare raffreddare in frigorifero.
Intanto con la pasta fillo formate piccoli triangoli che riempirete di un cucchiaio di marmellata e du o tre more ciascuno. Infornate per 20 minuti a 180°C.
Voilà. Il dessert perfetto per concludere questi pasti primaverili.


oggi mi trovate anche qui
http://www.marieclaire.it/Cucina/Il-blog-di-Alice-Agnelli/Ricetta-fagottini-di-pasta-alle-more-con-zabaione-alla-vaniglia

2 Commenti:

Alle 20 aprile 2013 alle ore 07:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

ti piacciono le more xè tu sei una mora.
dolce, un po'acidula,profumata

 
Alle 22 aprile 2013 alle ore 11:48 , Anonymous A...lessandra ha detto...

adoro i fagottini di pasta fillo, io li faccio spesso di sfoglia, con creme e frutta...appena trovo le more procedo con questa ricettina profumosa e golosa!

<3

 

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