Quanto ancora pioverà, allagando le città?
Quanto ancora questo tempo condizionerà nostri sorrisi?
Oggi mi ritrovo a letto ammalata e penso: il 15 maggio con raffreddore e felpa pesante, tè caldo e fuori tempo simil novembre, A.I.U.T.O.
Forse lassù qualcuno è triste.
O più semplicemente come ha scritto qualcuno, pioggia è amore.
So che però il prossimo che mi parla di riscaldamento globale, è gentilmente invitato a mostrarmi dove, così che io possa trasferirmici in pianta stabile.
So che non ne posso più di usare gli hunter e di mettermi il cappello e la felpa di lana.
So che il viks vaporub è confortante, certo, ma io voglio annegare in un mare di sodio e di fragole, che come dice Vasco, se mangio una fragola, mangio anche te.
So che sembra novembre: tra oggi e domenica sono previsti 10°C.
Novembre per l'appunto.
però noi eterne ottimiste non possiamo fare altro che pensare che dopo novembre c'è Natale con le luci, i regali, l'amore e il calore.
E allora aspettiamo questo caldo che ritemprerà ossa e spirito, che abbronzerà le nostre gambe e ci riempirà di lentiggini.
E un regalo: la vostra gipsy questa volta ha incontrato Csaba, che ci parla del suo nuovo libro ( Bon marchè, 295 pagine, 30€, Luxury Books) e ci catapulta in una giornata di ciliegie, prati verdi e sole.
Ci regala anche una ricetta, per cui eccoci subito viaggiare con la fantasia fino a quando ci ritroviamo con mani in pasta pronte per imbandire un picninc fatto di squisitezze, abbracci e coperte con plaid.
come il territorio influenza le tue ricette e il tuo stile in cucina?
La mia cucina è contaminata dai sapori di molti Paesi - adoro le spezie indiane e il pesce crudo come lo si mangia in Giappone. Ho studiato la cucina marocchina e quella asiatica per mescolare ai sapori mediterranei anche sapori un po' più esotici e quindi meno convenzionali per il palato. Sicuramente la pasticceria è francese, mentre i primi sono italiani.
qual'è l'ingrediente senza il quale non riusciresti a stare?
Il burro - per alcuni piatti è insostituibile.
la tua musa.
Julia Child, per essere stata sufficientemente folle da pensare di poter insegnare la cucina francese agli americani. Coco Chanel, per il coraggio.
un guilty food pleasure.
Il gelato
se potessi cucinare per Obama, cosa gli prepareresti?
Una pasta italiana, come le mie tagliatelle alle verdure, fatte a mano.
e se invece l'ospite fosse Lana del Rey?
Per lei cucinerei un piatto nostalgico e forse un po' vintage, come i miei gnocchi alla barbabietola. Ma anche un dolce, come la charlotte alle fragole.
cosa non si sa di te che invece vorresti far sapere?
Prima di essere il mio personaggio, sono me stessa.
l'ultimo libro che hai letto, l'ultima ricetta realizzata e l'ultima canzone che hai ascoltato.
L'ultimo libro è Sweet Paris di Michael Paul, un libro che racconta Parigi attraverso i luoghi e le ricette. L'ultima ricetta creata è una tarte tatin di cipolle rosse per il mio libro Csaba bon marché. L'ultima canzone in ascolto è sempre la stessa: My Way di Frank Sinatra. È l'unica che non cambio mai.
hai frequentato con successo il cordon bleu: pensieri e parole su questa esperienza.
Non avrei mai pensato, dieci anni fa, a quanto la mia vita sarebbe cambiata dopo aver frequentato Le Cordon Bleu. È stata una scuola di vita prima che di cucina - ha portato rigore, ordine e metodo nel mio quotidiano. Ha infuso il gusto e i sapori in modo indelebile tra i miei pensieri. E mi ha dato la forza di essere tanto incosciente da buttarmi con coraggio dentro una nuova carriera, che è diventata la mia vita.
TARTE TATIN
DI CIPOLLE ROSSE
Questa torta va benissimo per 8 persone come antipasto, oppure per 4 come secondo, insieme a un’insalata fresca. Puoi servirla a temperatura ambiente, quindi è perfetta da fare il giorno prima.
Ingredienti per 1 torta da 4 persone
1 kg di cipolle rosse
2 cucchiai di olio d’oliva
25 g di burro
1 cucchiaino di zucchero di canna
100 ml di aceto balsamico
300 g di pasta sfoglia
Pela le cipolle e tagliale a rondelle sottili, cercando di non rompere
troppo i cerchi concentrici (è solo per l’estetica, ma vale la pena provarci).
Metti il burro e l’olio d’oliva in una padella abbastanza ampia (circa
28 centimetri) e dai bordi non troppo alti. Se hai la classica padella da tarte
tatin, questo è il momento di sfruttarla!
Scalda leggermente l’olio e il burro su fiamma media, sistema nella padella le
cipolle in strati omogenei, cosparse con lo zucchero. Cuoci così 3 minuti, poi
bagna le cipolle con l’aceto balsamico e cuoci ancora per 15 minuti, a fiamma
media, scuotendo la padella di tanto in tanto. Le cipolle devono caramellizzare
un po’.
Togli la padella dal fuoco e accendi il forno a 180°C.
Stendi la pasta sfoglia sino ad uno spessore di circa 3 millimetri.
Ritaglia un cerchio un po’ più grande
del diametro della padella e usalo per coprire le cipolle, come un coperchio.
Rimboccalo un po’ ai lati e bucherella la superficie usando uno stuzzicadenti.
Metti la padella nel forno e cuoci così per 15 – 20 minuti, sino a che
la pasta sarà dorata e un po’ gonfia. Se noti che si gonfia troppo, significa
che non hai fatto abbastanza fori sulla superficie, apri lo sportello e fanne
qualcuno in più in velocità.
Togli la torta dal forno e lasciala raffreddare nella padella prima di
girarla. Se calcoli 30 minuti è l’ideale. Girala sul piatto da portata come
faresti con una frittata – sistemando il piatto sopra la torta e girando la
padella con un movimento rapido.
oggi mi trovate qui
http://www.marieclaire.it/Cucina/Il-blog-di-Alice-Agnelli