Io la sento.
Voi la sentite?
La sento quando mi sveglio al mattino, e più che sentirla la vedo nello spiraglio che passa dalle persiane, quello spiraglio di luce più chiara, che non è necessariamente Sole, ma che capisci che qualcosa è cambiato, che l'aria è diversa.
La sento quando al mattino il piumone comincia a darmi fastidio e mi alzo dal letto con i riccioli intorno al viso,un po' appiccicati, un po' sudati ed ho voglia solo di doccia e caffè freddo shakerato da passeggio che così cammino per le mie strade ed è bello ritrovare gardenie e camelie che si risvegliano nei piccoli spazi verdi che costellano la città come oasi miracolate dal cemento, mentre nelle orecchie alterniamo le Hole e Fabri Fibra.
La vedo negli occhi delle persone che cominciano a tirare un sospiro di sollievo, che l'inverno è passato, che forse siamo contriti perché non possiamo più metterci i collant, però abbiamo un lungo elenco di abiti frivoli e in cotone che ci aspettano.
La sento di nuovo alla sera quando esco, che i tramonti si fanno lunghi e rosa ed è un attimo che ti viene voglia di Spritz e patatine fritte, sedute sui gradini dei marciapiedi chiacchierando con la tua migliore amica e rubando sorrisi che rimandiamo in altri sorrisi e moltiplichiamo per due.
E io mi fermo e guardo il cielo che è di nuovo azzurro e le nuvole sembrano zucchero filato buttato a caso e quest'anno al mare avrò un nuovo tatuaggio e ho voglia di mangiare le linguine alle vongole, bevendo vino bianco ghiacciato, di svegliarmi con gli occhi appiccicati e sentire il profumo del sapone di Marsiglia, in quelle mattine tiepide, in cui le promesse del bello sembrano a portata di mano, quando basta uscire con i capelli bagnaticci e un po' di rossetto ed è perfetto e: semplice.
ndr: questo post è stato ispirato dalla vista di questo meraviglioso abito dalla mia amica Memem, in Via Savona a Milano
E voglio andare a cena fuori, ridere delle mie paranoie e andare al cinema all'aperto e mangiare popcorn.
E voglio svegliarmi con te, nel tuo abbraccio e who cares about the world babe?
E voglio andare al mare insieme e baciarti con l'acqua salata e avere la sabbia tra le dita e prenderti in giro per le flipflop che sono certa che hai e impazzire per i nodi nei capelli e farti impazzire perché divento di cattivo umore per i nodi nei capelli e voglio che continui a prendermi in giro e io voglio essere cranky e va bene così, perché è tutto bello, leggero, senza aspettative che noi prendiamo la Vita come viene, basta anche sogni, basta aspettare ad occhi aperti la realizzazione di stupidi preconcetti, la vita vera è più bella.
E voglio consumare tutta una scatola di fiammiferi solo per sentirne il profumo e ridere perché dirai che sono una piromane ma alla fine piace anche a te.
E voglio sedermi con un maglione davanti a un camino e fumare con te - mi insegni a fumare, che sfigata che sono, non so aspirare e allora che senso ha fumare?- e guardare le stelle che sono così belle quando arriva il caldo, il cielo diventa terso e who cares babe di tutto il resto?
E voglio spaventarmi alla vista del primo scarafaggio che vedrò attraversare la strada e fare la sciocchina spaventata.
E voglio un sacco di mazzi di ortensie bianche.
E voglio occhiali a forma di cuore.E voglio che la mia pelle si riempia di lentiggini e voglio che tu giochi con le mie lentiggini.
E voglio mettermi abiti leggeri, abiti in lino, in cotone e di nuovo domandarmi cosa mi trattiene da non scappare via, Scappiamo insieme dai. Magari in un posto dove fa sempre caldo, dove si surfa e dove io posso continuare a cucinare e a ridere, che il riso ci dona.
E voglio continuare a fare errori perché gli errori sono i nostri migliori insegnanti e allora va bene così, scrolliamo le spalle che grazie a Iddio e a Tutti i Santi che facciamo errori che i nostri errori profumano di buono, profumano di tentativi , di coraggio, di amore.
Come pane appena sfornato.
E allora ogni tanto vinciamo e qualche volta impariamo la lezione.
L'amore e la nostra gentilezza intrinseca sono l'arma più forte contro tutta questa mancanza di delicatezza che ci circonda, contro tutte queste povere anime sole che alzano la voce e sberleffano senza cognizione di causa.
E non importa più chi ci ha fatto piangere, ora importa solo chi ci fa sorridere.
E voglio andare ai concerti e cantare che I belong with you, you're my sweetheart, e voglio dirti che quello che offro è unico: dai pancakes ai baci.
E voglio andare nelle balere a ballare canzoni antiche e voglio cucinare la nostra cena con ricette antiche e come sottofondo canzone antiche che suonano fuori dai balconi, aperti, per fare entrare il vento caldo.
Ecco una ricetta.Che sa di primavera,di quelle prime serate che tornano calde e ci abbracciano, con una birra fredda, seduti sul divano e parliamo parliamo e (ci) mangiamo.
Facile, veloce, che non perdiamo tempo, che i minuti servono solo per baciarci.
Grazie a Gwyneth (Paltrow), per amare l'avocado tanto quanto lo amiamo noi.
Crostini di riso e Avocado
Fleur de Sal aromatizzato alla vaniglia
1 Avocado, pulito e tagliato.
2 cucchiai di yogurt greco
Il succo di 1 lime
Fiocchi di peperoncino disidratato ( li potete trovare da Punto Bianco a Milano, in Corso Indipendenza)
Cracker di riso
Tagliate l'avocado in piccole fette, e sentitevi libere di ammorbidirle e schiacciarle con la forchetta.
Nel frattempo, in una ciotola, mischiate lo yogurt, il fleur di sal alla vaniglia, e il lime.
Distribuite su ogni cracker 3 piccole fette di avocado, due riccioli del composto e qualche fiocco di peperoncino.
Birra fredda e poi baci sono richiesti prima, dopo e durante.
Oggi mi trovate qui:
http://www.marieclaire.it/Cucina/Il-blog-di-Alice-Agnelli