Non so da dove si può partire a raccontare questo amore.
So che dobbiamo risalire ai tempi antichi, so che forse avevo 4 anni e i boccoli dorati.
So che la mia mamma, la mia nonna e la mia zia si vestivano di bianco, era la passeggiata lungo il mare, a Spotorno.
Era cielo azzurro, focaccia al formaggio, sole caldo, salsedine e Mizuko di Guerlain.
Erano baci appicicaticci di caramelle succhiate al lampone e abiti bianchi.
So anche che le principesse delle favole che il mio nonno mi raccontava e il mio papà mi leggeva, avevano tutte abiti bianchi bellissimi: con perline, con strass, con pizzi. Ma bianchi.
So che poi ho cominciato a lavorare nella moda, e la mia cultura fashionista è stata dettata da una certa signora che di nome fa Luisa e di cognome Beccaria, e da un'altra, una certa Alberta Ferretti: entrambe regine di pizzi e merletti, e di ogni pantone del bianco.
So che poi ho lavorato per Chanel e all'ecole de mode a Parigi mi hanno insegnato che i colori principali e migliori per vestire sono il beige, il bianco e il nero. I non colori che fanno la forza. mi hanno detto che Coco consigliava di eleggerne uno e rimanere fedele a tale colore.Io, ancora una volta, ho scelto il bianco dei suoi crochet e dei suoi tweed.
So anche che ad un certo punto, ho iniziato ad associare tutto ciò che di positivo c'è nel mondo a questo colore: il bianco.Bianco quando si ricevono i sacramenti più importanti: battesim, cresima e comunione. Bianco quando ci si sposa.Bianco come la colomba della pace. Bianco come il riso, come il latte: alimenti semplici ma perfettamente equilibrati a livello nutrizionale. Bianco come la meravigliosa e storica collezione di Chloè by Phenomeno Phoebe. Bianco come la neve, che mi sono persina tatuata uno snowflakes sulla schiena.Bianco come le mani bianche velate di vene della mia nonna Irma.
Poi, proseguendo con la storia, mi innamorai alla follia di abiti in cotone bianco, ed ogni estate mi vedo costretta a comprare almeno 5 abiti bianchi, leggeri, sereni, come le giornate piene di luce che ci aspettano ad agosto.
Bianco come le case in Puglia, e quelle in Grecia.
Bianco come la casetta che prima o poi compreremo al mare, con le tende svolazzanti in lino bianco al posto delle porte e baldacchini con trapunte in sangallo bianco.
Bianco come tutti i tessuti del mio mercatino adorato di St Tropez, bianco come la mia torta preferita, la pavlova.
Quindi capite, se quando ho visto la foto che ha pubblicato Emi (@ Memem, Via Savona 1, Milano) di questo abito, nonostante ne abbia già ovviamente uno simile, non ho potuto esimermi dal finire in fretta e furia tutto e correre a comprarlo.
ça va sans dire.