Casa, divano di papà, interno sera.
Plaid e aria condizionata al massimo, gocciole e silenzio.
O meglio silenzio e Premium, dove stanno trasmettendo un film con quello che è quel gran bellone di Luca Argentero.
Fratello uscito, sorella pure, genitori idem.
Fuori un cielo grigio, che trovo molto confortante, adesso.
Finalmente, dopo un mese di trottola, tra Roma e Firenze e di nuovo Roma, un po' di quiete.
E domani si ricomincerà a discutere con capi e capette, mostri e mostriciattoli, ma keep calm, it's almost summer.
E poi succede che, come canta Natalie (Imbruglia) quando era ancora l'icona del taglio corto e delle magliette sbrindellate ma molto chic, arriverà settembre, come september, everything wrong gonna be allright.
E questo settembre io già lo so, avrò voglia di tartufi, scampagnate nella toscana più vera, tra foglie gialle e viti, con tanto di scappata da mamma Miuccia, per quel saffiano che abbiamo rimandato a tempi lieti.
(Devo smettere di mangiare gocciole mentre scrivo, mi sento la versione magra di Bridget Jones)
Florence
+
Little Miss Stella
= Pitti nano!
Comunque.
E dajeeee.
Firenze.
Same old appointment.
Io, Florence e la moda nani. Con un forecast di 38°C.
Con la mia amica Kit in pole position, una partita dell'Italia da assaporare e una scusa in più per buttare giù del fresco e aromatico nettare di bacco, ho sfodererato il migliore dei miei abitini blu e mi sono scritta Gigi ( Buffon, ndr) I love you sulle palpebre con l'ombretto verde.
Eh si perchè questa volta Firenze ha avuto un twist soul, un po' indie, forse anche cool.
Insomma alla Florence and the Machine.
Anche se in realtà ci si è diretti lì con Italo, che devo dire è abbastanza un bel viaggiare.
Quimdi voilà.
Said
Assunta Madre
E poi Roma. Roma Roma Roma: i tramonti sul lungotevere, le camminate lunghe, lunghissime, che però sembrano cortissime, con l'Annalisa, piena di confidenze, chiacchere, etcetera etcetera.
C'è stato persino il tempo per andare a Fregene, dove si sono potuti studiare i personaggi più variopinti che l'umanità possa presentare. C'è stata la cena da Said, un'antica fabbrica di cioccolato, dove abbiamo bevuto bolli-bolli-bollicine e abbiamo mangiato divinamente. C'è stata la nostra voglia di plateau royal dopo la giornata al mare, con la pelle che profumava di sale e doposole: correre da Assunta Madre e farci consigliare i migliori gnocchetti al pesciolino fresco, anticipati da un antipasto di cruditè di quelli che proprio ci piacciono.
Freggeneee
E visto che ormai Lourdes sembra una tappa obbligata, e le mie dita da vecchietta soffriranno di artrosi: mi sono rotta per l'ennesima volta il ditino. E questa volta, come sempre del resto, ho fatto tutto da sola: inciampata in un sanpietrino.
E domani mangio solo sushi che questa sera ho fatto indigestione di gocciole.
godzilla's feet con ammaccatura.