29 giorni e questo Natale sarà qui.
Tutto ce lo ricorda: la televisione impazzita con spot di panettoni e giocattoli,le vetrine dei negozi, le cene da organizzare.
Tra 29 giorni esatti sarà la Vigilia, sarà luci calde accese, corse dell'ultimo momento per regali dimenticati, profumi dalla cucina, cioccolate calde o mojiti ghiacciati bevuti con amici per un augurio last minute.Messa di Mezzanotte. Sms, email.
Ma la realtà è che bisogna per forza dare un altro significato al 25 di dicembre.
Altrimenti non vale.
Oggi per la prima volta, mentre ero da Accessorizes a cercare i perfect stocking gifts per la mia Agatina, ho sentito quello che gli inglesi chiamano Goose bumps - la pelle d'oca.
E' partito and so this is christmas, con John che da un cd pre-registrato cercava di trasmettere tutto il calore di un momento in cui bisognerebbe avere solo il cuore lieto.
Quindi per avere il cuore lieto: bisogna essere felici.
Sereni.
In pace.
Per almeno una volta, proviamo a pensare veramente a che regali farci questo Natale.
Senza ingordigia ma con tenerezza, con generosità.
Con lucidità.
E il primo regalo è il perdono, a quanto pare.
Ho letto recentemente una definizione meravigliosa del perdono: perdonare è accettare fino in fondo che ciò che è stato, il passato, sia quello che è, e che non si può modificare.
Abbandonare la speranza che il passato possa essere cambiato.
Perdona, così finalmente puoi volare.
E perdonare non vuol dire pretendere che il male che è stato fatto, subito, sia dimenticato.
Ma viverlo solo come una parentesi, un tronco nel fiume che stiamo navigando nella nostra pagoda, ma che ormai è superato, lontano, e noi siamo sicure sulla nostra barca, in salvo.
Una mia amica olandese per questo usa "unduck".
Quindi perdoniamo.
E perdoniamoci.
Basta essere giudici inflessibili di noi stesse.
Basta giudicare e essere giudicati.
Leggerezza.
Siamo frivole. Siate frivole.
Voliamo sui macigni della vita e salutiamoli dall'alto della nostra leggiadria.
Un sorriso, spallucce, un po' di rossetto rosso, un sorriso.
E tutto passa, tutto si sistema.
Ha fatto male, ma forse va bene. Doveva andare così.
Non abbiamo ricevuto, non abbiamo dato, non abbiamo detto.
E' andata, ormai.
Quindi occhei.
Un respiro, un altro.
Ma questa volta buttiamo fuori tutto.
Tutto ciò che produceva un groppo in gola.
Perdoniamo e perdoniamoci, Darlings.
E non sono solo parole al vento.
Che questo sia davvero il nostro primo auto regalo di Natale.
Il perdono purifica le nostre ali e ci fa tornare a volare.
Di nuovo, leggere.
Et voilà: impacchettato, infiocchettato, con tanto di glitter e spruzzato pure di profumo di abete.
E cannella, che ci piace.