No White Flag above my door.


Siamo sempre e solo dove vogliamo essere. il resto è geografia della scusa.
Camilla Ronzullo 



Si parla solo di crisi.
E si agisce solo come se fossimo in crisi.
Crisi di identità, di valori, economica.
Si tagliano posti di lavoro, si vive in una politica del terrore in cui è più bravo chi aguzza i denti e fa spazio solo alla filosofia del business is business.
Non c'è spazio alle lacrime, chi rimane indietro è fregato.
Non c'è più spazio nemmeno per l'inventiva, la curiosità, le idee, perché le idee costano tempo di realizzazione e tutto ciò che costa e non produce un fatturato, che non ti porta a un break-even point, non è degno di essere considerato adesso.
Non siamo più esseri umani ma numeri che devono produrre perché ci hanno insegnato che produrre è bene, che il fine ultimo della nostra vita è consumare.
Ce lo dice la televisione, ce lo dicono i giornali, ce lo gridano i social network.
Abbiamo vissuto per anni al di sopra delle nostre possibilità, perché volevamo essere "cool", perché pensavamo che avere quella borsa ci avrebbe reso persone migliori.

Ogni crisi arriva per portare via il marcio, per far spazio a nuove aspettative, per far si che noi possiamo affrontare le sfide e uscirne vincitori, con nuove armi nel nostro bagaglio per affrontare questo cammino.
Succede che dobbiamo smettere di aver paura della paura stessa: buuu, lo spauracchio della crisi. Sentimentale, economica, famigliare.
Se facessimo un passo indietro, se capissimo il perché di questa occasione che ci si presenta innanzi - eh si perché la crisi non è altro che questo: un'occasione, ecco se imparassimo questo, forse potremmo veramente svoltare e far passare le nuvole grigie.
Io sono dell'idea che, qualora in dubbio se fidarsi o meno, è sempre meglio fidarsi.
Quindi perché veramente non credere che la crisi sia per il meglio, poi.
Perché non aprirsi al mondo, e pensare come fare per aiutare noi stessi e gli altri, per rendere questa città, un posto amabile e vivibile e facile, invece che concentrarsi solo sul fregare gli altri.
Non ci sono ostacoli: solo opportunità di crescita.

Io ho voglia di semplicità: di una vita semplice, fatta di piccole cose. Amo il bello, è vero, ma non sono più disposta a spendere e spandere. Sia che si tratti di soldi, che di sentimenti.
Qualcuno ha detto che la vera felicità è continuare a desiderare ciò che si ha.
Io sposto obbiettivi più avanti, faccio mercatini che voglio svuotare i miei armadi per lasciare spazio per far entrare nuove idee e nuovi sentimenti.
Penso in prospettiva, mi dico che quello che ora mi fa male è qui per un motivo.
Scrivo ai miei amici.
Sorrido, scrollo le spalle.
Scrivo.
Ascolto musica.

Noi possiamo fare la differenza.
Guardiamo l'amore di cui siamo circondati.
E' faticoso, ma we gotta move on.

The kids will be allright.


a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: No White Flag above my door.

lunedì 28 gennaio 2013

No White Flag above my door.


Siamo sempre e solo dove vogliamo essere. il resto è geografia della scusa.
Camilla Ronzullo 



Si parla solo di crisi.
E si agisce solo come se fossimo in crisi.
Crisi di identità, di valori, economica.
Si tagliano posti di lavoro, si vive in una politica del terrore in cui è più bravo chi aguzza i denti e fa spazio solo alla filosofia del business is business.
Non c'è spazio alle lacrime, chi rimane indietro è fregato.
Non c'è più spazio nemmeno per l'inventiva, la curiosità, le idee, perché le idee costano tempo di realizzazione e tutto ciò che costa e non produce un fatturato, che non ti porta a un break-even point, non è degno di essere considerato adesso.
Non siamo più esseri umani ma numeri che devono produrre perché ci hanno insegnato che produrre è bene, che il fine ultimo della nostra vita è consumare.
Ce lo dice la televisione, ce lo dicono i giornali, ce lo gridano i social network.
Abbiamo vissuto per anni al di sopra delle nostre possibilità, perché volevamo essere "cool", perché pensavamo che avere quella borsa ci avrebbe reso persone migliori.

Ogni crisi arriva per portare via il marcio, per far spazio a nuove aspettative, per far si che noi possiamo affrontare le sfide e uscirne vincitori, con nuove armi nel nostro bagaglio per affrontare questo cammino.
Succede che dobbiamo smettere di aver paura della paura stessa: buuu, lo spauracchio della crisi. Sentimentale, economica, famigliare.
Se facessimo un passo indietro, se capissimo il perché di questa occasione che ci si presenta innanzi - eh si perché la crisi non è altro che questo: un'occasione, ecco se imparassimo questo, forse potremmo veramente svoltare e far passare le nuvole grigie.
Io sono dell'idea che, qualora in dubbio se fidarsi o meno, è sempre meglio fidarsi.
Quindi perché veramente non credere che la crisi sia per il meglio, poi.
Perché non aprirsi al mondo, e pensare come fare per aiutare noi stessi e gli altri, per rendere questa città, un posto amabile e vivibile e facile, invece che concentrarsi solo sul fregare gli altri.
Non ci sono ostacoli: solo opportunità di crescita.

Io ho voglia di semplicità: di una vita semplice, fatta di piccole cose. Amo il bello, è vero, ma non sono più disposta a spendere e spandere. Sia che si tratti di soldi, che di sentimenti.
Qualcuno ha detto che la vera felicità è continuare a desiderare ciò che si ha.
Io sposto obbiettivi più avanti, faccio mercatini che voglio svuotare i miei armadi per lasciare spazio per far entrare nuove idee e nuovi sentimenti.
Penso in prospettiva, mi dico che quello che ora mi fa male è qui per un motivo.
Scrivo ai miei amici.
Sorrido, scrollo le spalle.
Scrivo.
Ascolto musica.

Noi possiamo fare la differenza.
Guardiamo l'amore di cui siamo circondati.
E' faticoso, ma we gotta move on.

The kids will be allright.


18 Commenti:

Alle 28 gennaio 2013 alle ore 17:41 , Anonymous Stefy ha detto...

Yo! grande Alice!
quoto TUTTO quello che hai scritto! tutto
basta, guardiamo avanti
evviva le crisi che ci costringono ad avere il coraggio di cambiare
a me i cambiamenti fanno tanto paura... "la mia vita mi fa perdere il sonno sempre"... ma lo so in fondo che servono

riprendo da qui, riprendo da te
aiutami di nuovo a risalire.
insieme.

un abbraccio stritolante
Stefy

ps ti sei ripresa? stai meglio??

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 17:45 , Anonymous A....lessandra ha detto...

giusto.e sai, pensavo esattamente lo stesso...perchè adesso senti la gente PENSARE (quella che nn si lamenta!), senti la gente porsi domande, chiedersi cosa inventarsi per svoltare, i cervelli atrofizzati dal posto fisso cominciano a muoversi...e non sarà facile, forse la nostra generazione si prenderà i pro e i contro di questo passaggio,ma ce la faremo, come l'umanità ce l'ha sempre fatta....sperando che si lasci più posto alle cose semplici, a quelle cose che coltivate giorno x giorno nel nostro cuore diano davvero dei germogli di genuinità e Amore.
Leggo dappertutto lamentele e cattiverie, BASTA! pensiamo ad aiutare e ad aiutarci, a inventare e a vivere desiderando ciò che abbiamo già (giustissimo)

evviva l'Otta Pensiero
<3

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 17:55 , Blogger Unknown ha detto...

ciao stefy ancora super influenzata.
uffa.
:(

tu come stai?
pronta al grande cambiamento?

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 17:56 , Blogger Unknown ha detto...

evviva l'a..lessandra pensiero!
<3<3<3<3

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 18:00 , Anonymous caterina ha detto...

Otta for president!
Cate

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 19:57 , Blogger Alem ha detto...

bello il post.
bella tu

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 08:45 , Blogger Alessia ha detto...

E' un momento difficile ma la musica e l'affetto degli amici ci salverà!! Non è la fine del mondo ma è un grande cambiamento che ci renderà migliori, come un bel film che lascia tutti senza parole :) !!
Perchè non fai una sezione "shop in my closet" sul blog?? Secondo me avresti un successo pazzesco!!
Un abbraccio

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 11:49 , Blogger Martha ha detto...

Bellissimo post, da prendere e inviare a tutti. Da stampare e appendere in ogni stanza di casa, sulla macchina, in treno, negli uffici..ovunque. Sarebbe tutto molto più leggero se si cambiasse atteggiamento mentale e visione.
Brava, e quella foto poi..magnetica.
ah, mi raccomando mercatino svuota armadio anche on line!! :D

Ti abbraccio

Martha

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 11:52 , Blogger Unknown ha detto...

<3

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 11:52 , Blogger Unknown ha detto...

<3<3<3<3

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 11:52 , Blogger Unknown ha detto...

dici?
mmm magari provo...
:)
un abbraccio

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 11:55 , Blogger Unknown ha detto...

ciao chèrie grazie mille per le tue parole!
online in realtà ci sono già con l'app dell'iphone depop
:)
bisou x

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 13:13 , Blogger ALittaM ha detto...

Mamma che bello! Brava Ali!! baci

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 13:19 , Blogger Alessia ha detto...

Senza alcun dubbio!! Non sottovalutare le tue amiche del blog, noi ti conosciamo, ti leggiamo ogni giorno, crediamo in te e ti vogliamo bene!! Forza Alice!!

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 13:50 , Anonymous Stefy ha detto...

noooooooooooooo
ma chi è pronto ai cambiamenti?
bisogna farsi crescere le ali durante la caduta!
io metto pure il paracadute... non si sa mai... ;-)

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 14:50 , Blogger Unknown ha detto...

...e io vi adoro assai!
grazie cara alessia!
<3

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 14:51 , Blogger Unknown ha detto...

grazie ale. grazie grazie. aspetto sempre il tuo giudizio con ansia.
grazie grazie.
un bacio

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 15:27 , Anonymous A...lessandra ha detto...

concordo sulla sezione "shop inmy closet"....ma anche di accessori please!che la tua taglia petit non sta a tutte!!! :)
<3

 

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