#ti guardo nel cuore

Oggi è una data speciale.








Un giorno di quelli che potrebbero passare così, come nascono, con il rumore del bollitore dalla cucina, la luce troppo forte che entra dalla finestra, un giorno così,senza bisogno di essere ricordato o sottolineato.

E invece no.
Oggi per me è un giorno speciale.

Non  perché è il primo giorno di settimana della moda milanese, che se proviamo a guardare oltre il semplice contesto dove ci troviamo, l'hashtag  "#mfw" nessuno sa cos'è e nessuno da cotanta rilevanza perché in fondo, l'unico asterisco degno di nota è quello  così speciale che rimanda a un panorama utopico dove l'emozione dovrebbe fare da regina incontrastata.

Quindi si: per me oggi è speciale perché è il compleanno di Lucia Annibali.

Chi è Lucia?
Lucia è una giovane donna di 36 anni, dal caschetto lungo, che già immagino andare dal suo parrucchiere e con occhi supplichevoli pregarlo di non tagliare troppo, che noi lo sappiamo che alla fine la vita è quella cosa che ti capita, come disse qualcuno, mentre lotti con doppie punte e kili di troppo, e nel mezzo ci sta quel momento in cui i capelli crescono e mai si vorrebbero spuntare.

Lucia è un'avvocato in gamba, che ha studiato, che ha vissuto l'università sognando tra amore e codici di diritto, temendo la prova finale e correndo dai suoi genitori con i libretti pieni di 26 e 30.
Lucia è una ragazza come noi, che guarda il telefono prima di addormentarsi per vedere se whatzup  che trilla, ci potrebbe regalare una buonanotte speciale, corredata da qualche emoticon a forma di cuore.

Lucia si è innamorata ed ha amato. Ha amato così tanto da crederci a più riprese, da non risparmiarsi mai, per quell'amore. Lucia che quando ama, ama fino in fondo, senza riserve, senza aspettarsi nulla, se non la reciprocità del sentimento, la fiducia di potersi abbandonare a un sentimento che protegge e apporta il valore aggiunto.

Purtroppo non tutti gli amori portano il lieto fine che da bambine ci hanno fatto credere possibile.
Tante storie finiscono,ma di solito, per la legge del contrappasso, per quanto dolore il nostro cuore sopporta, poi tanto nuovo, tanto amore ci investe inaspettatamente.
E si dovrebbe ripartire da qui.

Lucia era fidanzata con una persona indefinibile: io quanto meno non riesco e non voglio giudicare perché forse, ad ora, il giudizio sarebbe troppo scontato.
Lucia che ha cercato di costruire tele e paracaduti a un amore che evidentemente non reggeva il peso della fantastica quotidianità serena.
Lucia è stata aggredita e sfigurata da questo uomo che prima le faceva l'amore, che prima le accarezzava il corpo, che prima aveva la mappa di ogni sua piega, di ogni suo neo, di ogni sua ombra.
Amore malato, l'hanno chiamato. Amore ossessivo.
Vi prego: non si faccia confusione.
Non vedo nulla di amoroso in questa vicenda.

Faccio un passo indietro, e mi limito a dire che colui che ha compiuto questo gesto ora, ha più bisogno di aiuto di quanto ne abbia Lucia.
Si perché gente: Lucia è una guerriera. Lucia Combatte, ogni giorno. Lucia ha alzato la testa verso un destino che le ha giocato un brutto colpo.
Lucia ha ripreso in mano la sua sorte, con un sorriso, con ironia e pronta ad affrontare tutto ciò che serve per cominciare di nuovo a sorridere, per guardarsi allo specchio e trovarsi bella, per dare coraggio a noi, ignari spettatori che non possiamo fare altro che immaginare quanto questo dolore le causi disagio.
Lei invece no: è pronta a ripartire, a ricostruire, a donare di nuovo il suo cuore stropicciato, ma luminoso, come mai è stato.

Ciao Lucia, 

io non ti conosco se non attraverso foto ed articoli. 

Vorrei farti un augurio, che era stato fatto a me, un anno fa.

Ti auguro tutto e niente. 

Niente che  ti faccia soffrire.

E poi tutto: tutto quello che ti rende di nuovo felice, in questo"anno zero" della tua vita che verrà, dove si ricostruirà su macerie e tu sarai ancora più bella, più forte e più meravigliosa di prima. 

Ti auguro persone e anime affini a te che possano reggere questo carico emotivo , perché le tue spalle non soffrano troppo il peso di un fardello così impegnativo e il tuo sorriso possa ancora trionfare. Ti auguro amore, ma quell'amore bello, che ci hanno insegnato da piccole e nel quale sempre vogliamo credere.

Queste sono tutte per te.
Madeleines, perchè confortano. Arancia e cannella perchè scaldano e fanno sorridere.

Buon compleanno chèrie.

tua Gipsy






Madeleines della vita che verrà

Ingredienti:

Buccia di 1 arancia tritata
Cannella qb
150 gr di farina 00 setacciata
125 gr di burro ammorbidito
150 gr di zucchero
2 uova grandi
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito chimico
vaniglia ( di quella buona però!)

Sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso 
Aggiungete progressivamente la farina e il lievito, poi unite il latte e il burro ammorbidito.
A questo punto aggiungete cannella e arancia.
Mettete l'impasto in frigorifero per almeno 30/40 minuti.
Nel frattempo preriscaldate il forno a 220°C.
Versate poi un cucchiaio di impasto in ogni alveolo, e infornate a 220°C per i primi 4 minuti. Poi abbassate la temperatura a 180°C per altri sei minuti.




oggi mi trovate qui
http://www.marieclaire.it/Cucina/Il-blog-di-Alice-Agnelli
a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: #ti guardo nel cuore

mercoledì 18 settembre 2013

#ti guardo nel cuore

Oggi è una data speciale.








Un giorno di quelli che potrebbero passare così, come nascono, con il rumore del bollitore dalla cucina, la luce troppo forte che entra dalla finestra, un giorno così,senza bisogno di essere ricordato o sottolineato.

E invece no.
Oggi per me è un giorno speciale.

Non  perché è il primo giorno di settimana della moda milanese, che se proviamo a guardare oltre il semplice contesto dove ci troviamo, l'hashtag  "#mfw" nessuno sa cos'è e nessuno da cotanta rilevanza perché in fondo, l'unico asterisco degno di nota è quello  così speciale che rimanda a un panorama utopico dove l'emozione dovrebbe fare da regina incontrastata.

Quindi si: per me oggi è speciale perché è il compleanno di Lucia Annibali.

Chi è Lucia?
Lucia è una giovane donna di 36 anni, dal caschetto lungo, che già immagino andare dal suo parrucchiere e con occhi supplichevoli pregarlo di non tagliare troppo, che noi lo sappiamo che alla fine la vita è quella cosa che ti capita, come disse qualcuno, mentre lotti con doppie punte e kili di troppo, e nel mezzo ci sta quel momento in cui i capelli crescono e mai si vorrebbero spuntare.

Lucia è un'avvocato in gamba, che ha studiato, che ha vissuto l'università sognando tra amore e codici di diritto, temendo la prova finale e correndo dai suoi genitori con i libretti pieni di 26 e 30.
Lucia è una ragazza come noi, che guarda il telefono prima di addormentarsi per vedere se whatzup  che trilla, ci potrebbe regalare una buonanotte speciale, corredata da qualche emoticon a forma di cuore.

Lucia si è innamorata ed ha amato. Ha amato così tanto da crederci a più riprese, da non risparmiarsi mai, per quell'amore. Lucia che quando ama, ama fino in fondo, senza riserve, senza aspettarsi nulla, se non la reciprocità del sentimento, la fiducia di potersi abbandonare a un sentimento che protegge e apporta il valore aggiunto.

Purtroppo non tutti gli amori portano il lieto fine che da bambine ci hanno fatto credere possibile.
Tante storie finiscono,ma di solito, per la legge del contrappasso, per quanto dolore il nostro cuore sopporta, poi tanto nuovo, tanto amore ci investe inaspettatamente.
E si dovrebbe ripartire da qui.

Lucia era fidanzata con una persona indefinibile: io quanto meno non riesco e non voglio giudicare perché forse, ad ora, il giudizio sarebbe troppo scontato.
Lucia che ha cercato di costruire tele e paracaduti a un amore che evidentemente non reggeva il peso della fantastica quotidianità serena.
Lucia è stata aggredita e sfigurata da questo uomo che prima le faceva l'amore, che prima le accarezzava il corpo, che prima aveva la mappa di ogni sua piega, di ogni suo neo, di ogni sua ombra.
Amore malato, l'hanno chiamato. Amore ossessivo.
Vi prego: non si faccia confusione.
Non vedo nulla di amoroso in questa vicenda.

Faccio un passo indietro, e mi limito a dire che colui che ha compiuto questo gesto ora, ha più bisogno di aiuto di quanto ne abbia Lucia.
Si perché gente: Lucia è una guerriera. Lucia Combatte, ogni giorno. Lucia ha alzato la testa verso un destino che le ha giocato un brutto colpo.
Lucia ha ripreso in mano la sua sorte, con un sorriso, con ironia e pronta ad affrontare tutto ciò che serve per cominciare di nuovo a sorridere, per guardarsi allo specchio e trovarsi bella, per dare coraggio a noi, ignari spettatori che non possiamo fare altro che immaginare quanto questo dolore le causi disagio.
Lei invece no: è pronta a ripartire, a ricostruire, a donare di nuovo il suo cuore stropicciato, ma luminoso, come mai è stato.

Ciao Lucia, 

io non ti conosco se non attraverso foto ed articoli. 

Vorrei farti un augurio, che era stato fatto a me, un anno fa.

Ti auguro tutto e niente. 

Niente che  ti faccia soffrire.

E poi tutto: tutto quello che ti rende di nuovo felice, in questo"anno zero" della tua vita che verrà, dove si ricostruirà su macerie e tu sarai ancora più bella, più forte e più meravigliosa di prima. 

Ti auguro persone e anime affini a te che possano reggere questo carico emotivo , perché le tue spalle non soffrano troppo il peso di un fardello così impegnativo e il tuo sorriso possa ancora trionfare. Ti auguro amore, ma quell'amore bello, che ci hanno insegnato da piccole e nel quale sempre vogliamo credere.

Queste sono tutte per te.
Madeleines, perchè confortano. Arancia e cannella perchè scaldano e fanno sorridere.

Buon compleanno chèrie.

tua Gipsy






Madeleines della vita che verrà

Ingredienti:

Buccia di 1 arancia tritata
Cannella qb
150 gr di farina 00 setacciata
125 gr di burro ammorbidito
150 gr di zucchero
2 uova grandi
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito chimico
vaniglia ( di quella buona però!)

Sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso 
Aggiungete progressivamente la farina e il lievito, poi unite il latte e il burro ammorbidito.
A questo punto aggiungete cannella e arancia.
Mettete l'impasto in frigorifero per almeno 30/40 minuti.
Nel frattempo preriscaldate il forno a 220°C.
Versate poi un cucchiaio di impasto in ogni alveolo, e infornate a 220°C per i primi 4 minuti. Poi abbassate la temperatura a 180°C per altri sei minuti.




oggi mi trovate qui

3 Commenti:

Alle 18 settembre 2013 alle ore 15:13 , Anonymous A...lessandra ha detto...

che bella che sei.

<3

forza Lucia, le Otta Girls sono con te!e siamo tante!

 
Alle 18 settembre 2013 alle ore 16:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

donne...amiamo in modo incondizionato..mettiamo il nostro cuore nelle mani di un uomo che spesso ci fa ciò che vuole e poi lo getta via..
sono cresciuta con la certezza che cenerentola non fosse solo una favola..ero certa che prima o poi il principe azzurro sarebbe arrivato..avremmo ballato al chiaro di luna e mi avrebbe giurato che sarei stata per sempre la sua principessa..
ho amato..ho amato tanto..ho sempre dato tutto sacrificando anche persone a me vicine pur di accontentare una persona che credevo mi volesse bene..
il risultato?abbandonata all'improvviso senza spiegazioni senza farsi piu' sentire in un momento in cui la mia vita era a pezzi e avevo perso mio padre da poche settimane..io però come lucia non mi voglio arrendere, mio padre mi ha donato il suo sorriso il suo amore per la vita senza limiti e come un uccellino con le ali spezzate io ho deciso di ricominciare da capo di rialzarmi e tornare a volare. grazie lucia e grazie carissima amica alice, oggi ho fatto un altro passettino verso la felicità quella felicità che ritroviamo solo dentro noi stesse e che nessuno puo' donarci..siamo fragili apparentemente amiamo senza pensare e questo ci rende vulnerabili e piu' esposte alla sofferenza, ma sono orgogliosa di essere donna, orgogliosa di saper amare senza pensare..

 
Alle 20 settembre 2013 alle ore 09:29 , Anonymous Melania ha detto...

Donne,
noi donne spesso sbagliamo avvolte ci affidiamo nelle mani di chi non ci merita,
noi donne avvolte non capiamo, o cerchiamo di non capire fino a quando non cadiamo
ma abbiamo una forza incredibile cadiamo e ogni volta troviamo la forza di rialzarci,
scrollare le spalle ed andiamo avanti,
noi donne siamo motore, coraggio,vita e amore
noi donne però,avvolte dimentichiamo tutto questo, avvolte siamo poco solidali dovremmo imparare un po' di più a darci forza a vicenda, a fare gruppo, fare gioco di squadra,ad abbracciarci, capire e non giudicare.
Ma questa volta, come succede sempre in questo blog facciamo gioco di squadra auguri a Lucia, che questo giorno possa essere un nuovo inizio, inizio di un percorso luminoso e pieno di gioia.

Melania.

 

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