a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.

a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: aprile 2012

lunedì 30 aprile 2012

The Glow - Alessandra, Funky mama

Alessandra e Lucia, 32 anni la mamma, 7 mesi la pupa.
Alessandra: eravamo in classe insieme al liceo. E lei era una brava, una di quelle che ha sempre e solo ottimi voti.
Ma non basta: lei è sempre andata oltre, contestando, questionando, andando a fondo di qualsiasi argomento, discussione, problema.
Occhi profondi, vivaci, scrutatori, gentili, buoni.
Gli stessi occhi di Lucia, adesso.
Alessandra, mamma fiera, amorosa, attenta, ma hippie, una mamma che ride e che canta alla sua bambina. Una mamma che già sogna oltre.
E un piccolo fagottino dolce che profuma di marmellata, e che ha tutte le caratteristiche per trasformarsi in una futura piccola foodie, come la sua mamma.
Alessandra che lavora al marketing di un birrificio, e che è a questo punto la maggiore esperta di luppoli e malti, ma che ha un suo blog, http://alittam.blogspot.it/,  dove scrive annota e vive ogni pensiero, ogni giornata uggiosa, di quelle piovose che ci piacciono tanto, ogni ricetta preparata per amore e con amore.




Quando ti sei sentita mamma, per la prima volta?

Ancora faccio fatica a crederci ! Me ne dimentico, poi a un tratto guardo Lucia e mi dico « Porca misera, ma io sono sua mamma ! Sono la mamma di qualcuno ! » A volte io e Ste la guardiamo e ci diciamo « Ma ci pensi che l’abbiamo fatta noi ? »

Cosa sogni per la tua bambina?

Che abbia fortuna, coraggio, e anche un po’ di incoscienza. 

Qual'è la sua pappa preferita?
L’ultima passione del momento è lo yogurt bianco intero. Lo adora con la frutta frullata ma anche senza niente. Alice che ha assistito alla merenda ne sa qualcosa !

Quale viaggio vorresti fare con lei?

Assolutamente a Londra. Ho già in mente tutte le tappe : Natural History Museum, un salto allo zoo di Regent’s Park, shopping da Hamley’s, e poi a mangiare i ramen. E ovviamente, non appena sarà abbastanza grande, anche un musical, che sono la grande passione mia e di Stefano.

Qual'è il rituale di bellezza che speri di tramandarle?

Crema idratante, sempre e comunque. Sulle mani e sul viso prima di dormire, sul corpo dopo la doccia, con protezione solare d’estate e bella ricca di idratanti d’inverno. E poi bere tanta acqua. La pelle va curata da dentro.

Qual'è il tuo must have per i prodotti di Lucia?

Per fare la nanna : uno straccetto di lino da tenere in mano, stropicciare, passarsi sul visino… è il suo calmante naturale. Anche io ero innamorata dei miei straccetti da bambina, e infatti quelli che usa ora Lucia sono i miei di allora.
Per andare in giro siamo stra-innamorate del mei tai, una fascia di stoffa che è comodissima e ci permette di stare tutte abbracciate mentre andiamo in giro… mille volte più comodo di 
un passeggino, soprattutto in città dove tra gradini e buche è difficilissimo. Ne abbiamo uno rosso a fiorelloni anni ’70 con il quale non passiamo mai inosservate. 

 
Mei tai

Una canzone per Lucia

« You are my sunshine » la prima canzone che le ho cantato e, anche adesso, l’unica che riesce a rilassarla, calmarla e farla addormentare.


La tua lista di must have

- La mia famiglia e i miei amici. Anche se non siamo vicini, anche se non ci vediamo tutti i giorni, sapere che ci sono mi dà tranquillità.
- Una dispensa e un frigo sempre pieni. Perché non si sa mai, può venirti voglia di cucinare una determinata cosa e devi assolutamente avere gli ingredienti pronti.
- Una playlist che comprenda canzoni vecchie e qualcuna più recente, da ascoltare rigorosamente in modalità shuffle.
- Le mie Birkenstock quando torno a casa.
- Una tazza di caffé appena inizio a lavorare.
- Tante giornate piovose e uggiose.
- Una coperta sul divano.
- Due o tre libri sul comodino – uno impegnativo, uno più leggero, uno da rileggere.
- Un film da vedere.


Educazione civica: manca molto purtroppo nel nostro paese: non c'è rispetto per l'ambiente che ci circonda e siamo attorniati da atteggiamenti sciatti e cialtroni. Come pensi di insegnare a lucia il senso della natura?

Probabilmente la mia Lucia crescerà in Svizzera, dove è nata. Qua il senso civico è ben diverso da quello dell’Italia, e spero che lo impari dagli Svizzeri. Secondo me i bambini devono essere il più possibile a contatto con la natura, i fiori, gli animali, l’acqua del lago e del mare… hanno un istinto naturale che li fa amare tutte queste cose, e questo istinto va assecondato.

Le tre r: rispetto verso te stessa, verso gli altri e responsabilità delle proprie azioni. Come si fa a insegnarlo?

Lo si insegna dando per primi l’esempio. I bambini imparano dai genitori, da chi hanno attorno. Essendo persone coerenti possiamo insegnare ai nostri figli a esserlo a loro volta.

C'è chi cresce i propri bambini con una dieta completamente vegetariana: che ne pensi?

Personalmente penso che sia meglio fare provare un po’ di tutto ai bambini e poi lasciare che siano loro a scegliere, quando potranno, quale sarà la loro dieta. Ma complimenti al genitore che riesce a fornire un’alimentazione completa di tipo esclusivamente vegetariano al proprio figlio : ci vuole una costanza e un’attenzione maggiore rispetto al resto degli onnivori.

progetto in collaborazione con le Funky mamas: un adorabile triumvirato di mamme cool, rock e dal cuore frizzante.Se cliccate qui, you can read more!
Ogni lunedì incontri magici e incantevoli e interviste alle mamme più funkyPhotos and interview by me!


venerdì 27 aprile 2012

Cenerentola di nome, Louboutin di cognome.


Cioè.


Venerdì sera, divano, 1 bicchiere di rosè, 1 pizza, il vacilla pudding fatto ieri sera, 1 bicchiere e 1/2 di vino dolce della Vale.
Letture edificanti: i miei blog del cuore,interviste sparse, libri di cucina.
Fox Life, Fox Crime, Wedding TV.
E poi, una notizia.
Che ci fa sperare.
Che ci fa sognare.
Che ci ri innesta nella meravigliosa childhood, per poi farci ripiombare nel presente.
Che ci fa pensare a ritroso e dire che sono stata proprio brava a trattenermi da ogni acquisto per 50 giorni.
Che probabilmente non potrò comprarmi null'altro per altri 80 giorni, e poi dopo, una volta raggiunto l'obbiettivo, per altri 100 giorni vivremo a pane, amore e fantasia.
Che per loro si, potrei camminare da Como a Milano, ogni mattina, e ritorno, se solo ci fosse una strada spianata, così che magari risparmio anche sulle Nord.



Loro.
Ovvero Mister Louboutin ha incontrato sulla via di Damasco, rimanendone folgorato, Cenerentola, Monsieur Perrault, i Fratelli Grimm e Mister Disney.
Come saranno?
Dovremo attendere l'estate perché l'arcano sia svelato.
Avranno la suola rossa. Si.
Avranno Swaroski ovunque. Penso di si.
Saranno molto costose. Senza dubbio.

Ma io vi attendo vogliosa.
E poi , mi manca solo l'abito da Sleeping Beauty e sono prèt à danser.
( anche qui ci ha pensato un tale che di nome fa Alfred Angelo...)

Io intanto continuo a mettere lo smalto semi permanente e magari mi compro pure le MBT per tonificare il gluteo e tenere i piedini lisci lisci come una pesca. E ovviamente un nuovo porcellino salva soldini che così eurino per eurino si arriva al risultato. Altrimenti chiamiamo la fata Smemorina ( che è uguale a tata Lucia).


(separate alla nascita)







Buon compleanno sis'


Eh si, questo post è per te te, proprio te che sei timida, a volte un po' arruffata, di mattina imbronciata, ma sempre splendida.

Alina

Perché tra pochi giorni è il tuo compleanno, e oltre a i mille regali che riceverai, vorrei che tu avessi da me qualcosa che ti rimane, due righe per farti capire quanto per me tu sia importante.
Perché sai, tu ti sminuisci un po' troppo spesso, quando in realtà sei grande.
Perché vedi, senza i tuoi tè caldi e le tue brioscine made in Ikea, io non sarei mai sopravvissuta al dominio incontrastato dei cattivi, nei tempi di Jil.
Perché tu mi hai fatto scoprire il mio tè verde preferito, quello che si apre e diventa un fiore, nella tazza.
Perché fai parte del mio triumvirato di damigelle, testimoni, bridesmaids, madrine di Irma e Carlo.
Perché so che non vedi l'ora che quel giorno arrivi, perché nel profondo del tuo cuoricino ti stai già commuovendo nell'immaginarmi varcare la navata della Chiesa di bianco vestita.
Perché credo che tu e Sara, in segreto, abbiate già organizzato l'addio al nubilato e il discorso da fare durante il ricevimento.
Perché mai mi sarei comprata le scarpe perfette per la neve se tu non mi avessi aperto il mondo degli scarponcini, vedi alla voce: Sorrel.
Perché insieme mangiamo le cozze e ci sbronziamo con il rosè.
Perché basta un'occhiata per intenderci.
Perché stai dietro a tutte le mie follie, dalla cucina al nuovo tipo di smalto.
Perché sei metereopatica e ansiogena come me.
Perché non credi alla naturopatia che io invece cerco di farti adottare.
Perché conosci tutti i ristorantini e i negozietti più cosy.
Perché chi mai avrebbe assaggiato la cream soda se tu non mi avessi mandato fior di mail intimandomi di provarla?
Perché vieni a tutti i miei brunch natalizi anche se ti autodichiari un Grinch.
( e mi regali pure il profumo di Natale di Santa Maria Novella)
Perché mi fai da stylist.
Perché mi dai amore incondizionato.
Perché mi metti in guardia.
Perché mi fai scoprire tutte le canzoni più belle di gruppi alternativi.
Perché hai mangiato la mia pasta fatta con il brodo, fino a quando una sera mi hai detto " vengo da te, ti faccio vedere come si fanno gli spaghetti".
Perché ogni mattina chattiamo dal blackberry.
Perché ascolti.
Perché parli più di me.
perché sei sempre fonte di ispirazione.
Perché a Ibiza sei l'unica che ha preso seriamente il mio dito rotto.
Perché sei partigiana, e parteggi sempre per me.
Perché mangi più sushi di me.
Perché sei sincera.
Perché mi dici che ho le gambe toniche.
Perché guardiamo tutti i capitoli di twilight allo spettacolo del pomeriggio tirando i popcorn agli adolescenti che si baciano.
Perché ci vogliamo tanto bene.

Sei rock and roll , mia cara Alina.
Yo.

Happy birthday sister.


Riflessioni di un venerdì pre bank holiday

Il vintage: comprare o non comprare?

Questo è il problema.
O meglio, il dilemma.
Eh si perchè vintage fa cool, però giuro io ho delle serie difficoltà a indossare qualcosa di già usato. E non è semplice snobberia.
Sarà sicuramente colpa delle mie fissazioni: e se chi lo possedeva prima portava sfortuna? Oppure aveva qualche malattia resistente ai lavaggi? Oppure ha lanciato anatemi? O il suo fantasma formaggino mi perseguiterà?
Insomma: tutte le volte che mi sono avventurata nel meraviglioso mondo dell'usato, confesso di aver ceduto prima dell'acquisto.
Mi inibisce inoltre l'odore che c'è sempre in questi negozi.
Tuttavia questa mattina, sono rimasta abbagliata da questo piccolo abitino jaun: una trasposizione di Charlotte York e l'immedesimazione in questa new yorker che fa giardinaggio indossando YSL vintage è stata pressochè immediata.

per intenderci, ecco la mia musa..Charlotte York.

Anche perchè, al posto di quel foulard, potrei mettere un vintage Hermes della mamma.
Tuttavia, non ce l'ho fatta. Ho detto che ci avrei pensato. Ed ora il dilemma mi attanaglia: comprare o non comprare?
Anche perchè il costo è irrisorio ( circa 40 eurini), e in questo momento di assoluta sobrietà economica mi farebbe sentire anche abbastanza soddisfatta di me - a proposito " ciao, mi chiamo Alice, detta Otta, e sono 50 giorni che non compro un abito" -> infatti per premiarmi oggi dopo un'abbondante dose di zuccherosa cupcake mi sono regalata due bracciali di Angela Caputi.

Otta in versione easy friday: righe+gonna à la mode ferrero rochè.

Comunque.
Un weekend lungo ci aspetta e le prospettive sono alte: visto che questo sprazzo di sole durerà solo oggi e domani mattina, mi dirigerò , dopo il fantastico massaggiodrenantesnellentetirendobellacomebelen, al lido di Lenno e poi incautamente, ad arrivo nubi, al fantastico Cip Garden dove cercherò una pianta di limoni che non sia nè troppo grande nè troppo piccola e che non ingombri troppo il nostro terrazzo.
Domenica affronterò il Grande Nemico: il cambio degli armadi.
Paura, sconcerto, fibrilazione.
Ma non si può più rimandare.
Prevedo un assetto massaia old style, con tanto di fazzolettino in testa, e ore e ore perse a piegare, sistemare e capire cosa tenere, scartare, archiviare, indossare.
Niente mi destabilizza di più di siffatta operazione: anche perchè sono un'indecisa cronica e dover scegliere se un abito penso di utilizzarlo ancora o può finire nel dimenticatoio per un po' di anni, mi crea un turbamento notevole.
Metterò ancora la gonnna a fiori lunga che ho preso l'anno scorso e mi faceva sentire tanto Kate Moss?
E i jeans che fanno sembrare il mio piccolo deretano un capolavoro di scultura neo rinascimentale?
Questi dubbi mi torturano l'anima.
Soprattutto, nel smontare bauli e valige, ripescherò la giacca tweed di Chanel che sto cercando dall'autunno scorso e che per qualche vago e oscuro motivo era stata riposta in naftalina?
L'abito a petali di Luisa Beccaria e il mini dress fioccone rosa preso da Imarika, saranno tornati in auge, secondo la mia personalissima concezione di moda?
Insomma si, c'è da andare ai matti.
Anche perchè come fare a capire e prevedere il mood in cui mi sveglierò da qui a fine settembre? E poi se i vestiti che scarto mi dovessero servire, che faccio?
L'unica cosa positiva è che facendo un cleaning e un ordine, si capisce cosa manca, e si legittimano, qualora dovesse mancare e/o servire, probabili acquisti di abitini in lino tye dye come quello visto oggi in Via San Giovanni sul Muro ( ma lasciato lì: la rinuncia tempra il carattere, almeno così dicono) e l'abito di cui sopra.
Anyway, dovrei fare una sessione yogica prima di cominciare, tipo quelle che facevo da Jivamukti a New York, i sabati di maggio.
Magari se invado la casa con candele, incensi e suoni della natura ricreo la stessa conditio di  pace mentale?
Ovviamnete nel mentre proverò un paio di ricette per il prossimo articolo su marieclaire.it
Sarà un lungo weekend...
Ma la cosa fantastica, la ciliegina sul gelato, per intenderci, è che poi si è in vacanza fino a mercoledì: gioia e gaudio. E tanto riposo.






giovedì 26 aprile 2012

Quanto vorrei un fiume su cui pattinare...


Ovvero del perché "C'è posta per te" è una scuola di vita.


Ieri la programmazione festiva di canale 5 ci ha regalato una chicca. "You got Mail" con inizio subito dopo pranzo.
Picture this: coperta, divano, candela accesa, calzettonata e intutata e il film che ha cambiato la mia esistenza.


E' inutile tirarsela e fare le finte intellettuali, dicendo che ciò che ha svoltato la mia vita sono stati film di Mizoguchi o Murnau.
Nossignorine belle.
Per me i film di Meg Ryan o  Hugh Grant hanno fatto la mia educazione sentimentale.
Nello specifico, C'è posta per te mi ha aperto la porta sulla newyorkitudine e sul new yorker thought che mi ha cambiato l'esistenza.


Inoltre, da questo film capisci subito che ci sono due tipi di donne: le meg ryan e le angelina jolie.
Ovvero la sweet heart che prepara tisane, torte, si mette cappelli da fata per leggere le fiabe ai bambini, è un po' goffa e piange in fase pre mestruale ogni due per tre o la fatalona che non lascia scampo, super aggressive con spacchi e spacconi anche per stare in casa.
Io ovviamente rientro nel primo tipo.


Nota a calce: ogni volta che vedo questo film, soprattutto la scena iniziale dell'appartamento, penso che forse, la vita è la. Tra i mille Starbucks dove puoi sederti, stare ore a degustare il tuo tall vanilla latte, usando il loro wifi, con le mille CVS e Duane Reade aperte sempre dove se sei fortunato, in alcune, puoi pure trovare un ottimo sushi. , negli angoli in pieno fiore in primavera, nascosti tra i grattacieli.
Tuttavia, home is where heart is. Quindi sono super happy di essere comasca d'adozione.
:)


Comunque.
Mai in nessun film la filosofia è dispensata ad ogni dialogo, e i consigli per far godere mente e spirito sono regalati a ogni spezzone.

  1. Vai ai materassi: ovvero quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.E' una citazione dal Padrino, tuttavia risulta molto più incisiva detta da Tom Hanks. Vai ai materassi. Nulla di più semplice.
  2. Joni Mitchell: ogni tanto mi chiedo se il regista avesse qualche particolare legame con lei..magari era il cugino?Chissà. Certo è che io l'ho scoperta grazie a Kathleen Kelly. "It's clouds illusions I recall/I really don't know clouds at all."E che commozione quando fa la vetrina di natale e pensa alla sua mamma.
  3. E qui poi ci sta un richiamo alle decorazioni natalizie. Quelle che sono mostrate in questo film sono wow. Lucine bianche,alberi, palle di natale di vetro che si mischiano sapientamente al legno di mogano. Love. Bello anche che facciano vedere le quattro stagioni secondo i newyorkers, e come questi cittadini si adattano al cambiamento climatico. E anche alle canzoni di Thanksgiving. The clarinet the clarinet goes dummy dummy doh. O qualcosa del genere.Dai dockers ai berreti in lana, da thanksgiving a un riverside park tutto in fiore. High Five per Nora ( la regista).
  4. Pungi come una vespa, vola come una farfalla. Altra massima di vita.
  5. Poesia del giorno: una farfalla che sale in metropolitana e scende per andarsi a comprare un cappello.
  6. Ti insegna quanto le rime possano essere incisive: ... 5,6,7,8,signor Fox fai fagotto.
  7. Starbucks e le scelte di vita: in effeti è vero. Quante volte davanti al commesso che attende impaziente la tua scelta ti senti spaesata. Eppure sei costretto a decidere, ed anche in tempi rapidi, pena la decapitazione. Vanilla latte decaf tall low fat milk.Ecco. E chi come me è un eterno indeciso, è obbligato in due minuti a scegliere ed anche farlo bene altrimenti poi si avranno rimorsi per tutta la giornata.
  8. Costa così tanto perché vale tanto. Questa è la risposta migliore che io abbia mai sentito per giustificare un prezzo alto.Credo la userò quando dovrò giustificare il mio prossimo acquisto di scarpe ridicolosamente costose.
  9. Il cappuccino è una droga legalizzata e sana: lo sostiene anche Joe Fox quando parla di come fare a irretire nuovi clienti.
  10. Agli uomini piace essere compiaciuti fino alla svenevolezza: vedi la giornalista di ABC con Franck durante l'intervista. vedi patricia alla cena per letterati sempre con Franck. E come gongolano questi ometti.
  11. Il café Lalo è il posto più adorabile del west side.E aggiungo: ha le migliori apple pies della città.
  12.  Presentarsi sempre con nome e cognome: altrimenti fa cameriera da pub.
  13. Si tende a parlare più di niente che di qualcosa, ma questo niente per me ha significato più di qualsiasi qualcosa.
  14. Questo film inoltre è molto didattiico offre la bibliografia più completa per i bambini.
  15. Kathleen Kelly è concorde con me nell'asserire che potessero andare all diavolo tutti quelli che dicono che il cambiamento fa bene: in realtà il cambiamento altro non è che una cosa che non volevi che succedesse mai, ti capita.
  16. Echinacea, chicken soup, vitamina c e dormire 24 ore al giorno sono la soluzione per guarire dal raffreddore.
  17. Le margherite sono i fiori più simpatici.
  18. E' un peccato perdersi nyc di primavera.
  19. Mangiare mele non è solo easy chic, ma pure sexy.
  20. Nessuno litiga x quale cassetta noleggiare il sabato sera.
  21. Il nostro futuro labrador si chiamerà brinkley. Anzi all'italiana brinkli.
  22. La cosa migliore per tenere occupati i bimbi a far fare loro un bel face painting.
  23. I pigiami a righe ton sur ton sono super wow.











Oscar's girl



Ebbene si lo confesso.
Mi rendo conto io stessa che a volte esagero un po'.


Ma i sogni sono desideri, sognare non costa nulla , se uno smette di sognare cosa fa?
Bene: io sogno ad occhi aperti tutte le mattine, con la mia musica nelle orecchie.
E non mi fermo mai mai mai: la mia irrequietudine trova spazio e sostanza nelle mille immagini che faccio scorrere davanti ai miei occhi e che faccio ballare ora con Jovanotti, ora con i Red Hot Chilli Peppers, ora con Jay Z, ora con qualche altro gruppo indie.
Ultimamente sono mono tematica, tuttavia: sogno ad occhi aperti di essere candidata come Best Performing actress agli Oscars.


E ovviamente sogno tutto: tutti i minimi dettagli, dal vestito, all'intervista di Verissimo il pomeriggio, allo speciale con le mie foto da bambina pubblicato su Chi, persino mi immagino Monti indire una conferenza stampa per farmi l'in bocca al lupo.
Poi sogno di portarmi in platea tutta la mia famiglia: mamma, papà, patrizia, fratello, sorella, migliori amiche, la mia Dolce Metà, i miei suoceri, i miei cognati.
Mi auto immagino tipo Natalie Portman, con il pancione. Magari al sesto mese, così non risulterei troppo gonfia in viso...ma tanto avrei passato il pomeriggio a fare massaggi full body aromaterapeutici e sgonfianti e illuminanti e wow.
Mi immagino il fitting per tutti: io con un abito bello come quello di Marion Cotillard: però ovviamente sceglierei uno stilista italiano. Senza dubbio, opto per un abito di Valentino: magari rosso, tutto in pizzo e lungo. E poi per la festa subito dopo di Vanity Fair sfoggio un GBV ( Gianbattista Valli, ça va sans dire).
Scarpe Louboutin direi, ma sono aperta a varie possibilità. Borsa Bottega, gioielli Boucheron o Chopard. Se devo sognare, non mi faccio mancare nulla, ovvio.


Ovviamente mi commuoverei. Mi alzerei, bacerei la mia Dolce Metà, e piangerei, ma tanto preventivamente avrò indossato il mascara water proof, quindi darei sfoggio della mia emotività meglio di Gwyneth.
Ho anche il discorso pronto:
"Oh mio Dio! I can't even speak english now, but I guess i'll have to or all the News tomorrow will criticize me!Ok, i am trying to get my self together...first of all i want to thank and dedicate this to my Dolce Metà: nothing would have happened without you and nothing would be so enchanting without you. Then I ofcourse thanks all my family, my sister Bianca who is the most beautiful girl in the world and my brother Paolo, the most handsome guy around...guees what sweet heart: i believe your quotations right now are increasing ( e qui ammiccherei strizzando l'occhiolino) . Thanks to my crew, my manager and Italy. Peace and love to all."
Insomma si, qualcosa del genere. E il bello è che mi commuovo veramente, piangendo lacrime vere, a questo punto del sogno. Questa mattina ho affrontato il discorso della vittoria con Bright Lights dei Placebo.
Poi farei accertare la mia assistente che nessun'altra celeb abbia indossato prima di me i miei abiti: mica fare la fine di Reese che ha doppiato con Chanel, creando un incidente diplomatico con Kirsten Dust.


Ah, ovviamente poi rilascerei la mia prima intervista a Good Morning America, e il primo posato a Vanity Fair.
Firmerei un contratto con L'Oreal perchè ho sempre sognato di languidamente dichiarare "Because I am Worth" ovvero "Perchè Io Valgo".
A darmi l'Oscar ci sarebbero George Clooney e Julia Roberts, ma mi accontenterei anche di Kate Winslet e Maryl Streep.
La Statuetta poi sarebbe o gentilmente riposta accanto allo specchio del bagno, così che mentre ci laviamo i denti la guardiamo sempre, o in cucina vicino al Bimby - anche se forse si macchierebbe un po' d'unto.
Ecco.
E giusto per gradire andremmo a riprenderci dallo sforzo al Four Season delle Bermuda, per una settimana minimo.
Firmerei gli autografi così:

xoxo Otta.

Ecco. Adesso fate parte anche voi del mio scenario.
;)

Quindi, Mister Muccino, o Mister Allen: sono qui.


(oggi mi trovate qui, su Cosebelle)

mercoledì 25 aprile 2012

Piccoli momenti di ordinaria bellezza.


Ieri pomeriggio quando sono uscita dall'ufficio il cielo era diventato un susseguirsi di nuvole.


Avevo il mio ombrello, avevo i miei stivaletti, male che andava nella mia abituale camminata fino a Cadorna, mi sarei presa qualche goccia di pioggia.
Così pensavo.
A me piace la pioggia, non c'è niente da fare.




In realtà ha iniziato a grandinare: è stata una delle passeggiate più belle degli ultimi tempi.
Io, la città, la pioggia che cadeva violenta, il vento, la mia Diana Krall che cantava per me.
In realtà la giornata era già iniziata bene: pranzo con Alina, una delle mie migliori amiche, a base di gnocchi al ragù e vino rosso.
Gli ultimi gnocchi della stagione, prima che arrivi il caldo con le sue insalate di riso, la verdura fresca e le macedonie di frutta estiva.



Ho anche trovato un cuoricino di lucine bianche: io e il mio amore per le lucine bianche che fanno tanto Natale, magia, fiaba, casa.



Poi il treno, le gocce sul finestrino, il tiepido riscaldarsi dei fiati nel vagone.

E poi casa, finalmente, dove c'è sempre il sereno.


martedì 24 aprile 2012

The Glow - Chiara, Funky Mama.

Chiara e Vittoria, 8 mesi.


Chiara: avvocato preparato e scrupoloso, ottima cuoca,  migliore amica del mio fidanzato, mia carissima amica, moglie di Diego, mamma di Vittoria.
Chiara ed io ci siamo conosciute grazie a Lui e siamo diventate grandi amiche. So che posso contare su di lei, lei che fa il tifo per me, lei che sostiene ogni progetto che faccio, lei che ascolta, sempre, e offre validi consigli sinceri.


Lei che è la mamma di Vittoria, bellissima pulcina di quasi un anno. Lei che sorride alla vita, che ama ridere, la buona cucina. Lei che si batte per quello in cui crede, che non demorde mai. Lei che c'è.
Lei che è una mamma presente, che sogna per la sua bambina e da forza ai suoi progetti con una tenacia incredibile.
Eccole.


  • Quando ti sei sentita mamma, per la prima volta?

 mhhh... che domanda difficile! Adesso mi sembra impossibile non esserlo! Forse lo sono stata sempre, mancava solo lei...Devo dire però che il mio modo di sentirmi mamma è molto lontano dalla percezione che avevo di mia mamma. Lei, per me, era così grande, matura, strutturata... Io mi sento ancora molto piccolina, giovane e, a volte, immatura. La cosa bella è che cresceremo insieme!
  • Cosa sogni per la tua bambina?
 Io auguro alla mia cichita la mia vita.
Fatta di molta fatica, ma di tante soddisfazioni. Piena di amici, di viaggi - sempre con me ;-)- , di posti del cuore, di persone interessanti, di sorprese, di risate, di incontri e di ricordi. Le auguro di capire che cosa le piace fare e di tradurlo in un lavoro. E poi non posso non augurarle di trovare un uomo (tra 20 anni, vabè famo 30 prima si deve divertire) come il suo papa'... (n.d.r. il mio splendido marito!).
  • Qual'è la sua pappa preferita?
. La mia cichitaè una gran mangiona e la cosa mi piace un sacco. Amo la gente che mangia bene e di gusto (chisà perché..). Lei mangia di tutto (dalle brioches alle wasa integrali...) devo dire che ha una predilezione per il prosciutto cotto e la mozzarella fusa.
  • Quale viaggio vorresti fare con lei?
 Io e il suo papà laporteremo ortare a Bali. Non appena potrà capire la meraviglia del posto e della gente. Partirei anche domani.
  • Qual'è il rituale di bellezza che speri di tramandarle?
 Non ho rituali di bellezza. Non ne avevo prima di avere lei figuriamoci adesso con il tempo ridotto a zero. Poi ho poca fiducia in creme e cremette che a mio parere fanno bene solo a chi le produce e a chi le vende. Credo che il rituale migliore per la bellezza sia fare sport. E’ per questo che non vedo l’ora di andare a correre lungo il mio adorato lago con lei. Come faceva mio papà con me.

  • Qual'è il tuo must have per i prodotti di Vittoria
Assolutamente il profumo bebè e mamam di Bulgari, regalo della zia Ceci, ovviamente. So già che piangerò di malinconia quando lo annuserò sentirò da grande. Per il bagnetto olio detergente all’avena di Avenoo, per l’appunto. E per il sederino crema alla calendula Weleda, meglio se comprata in Svizzera.
  • Una canzone per Vittoria
 Ain't Got No...I've Got Life.


progetto in collaborazione con le Funky mamas: un adorabile triumvirato di mamme cool, rock e dal cuore frizzante.Se cliccate qui, you can read more!
Da oggi, ogni lunedì incontrerò e intervisterò le mamme più funky.