a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.

a gipsy in the kitchen | love, food, fashion.: settembre 2012

venerdì 28 settembre 2012

PFW day 3

Outfit number 3.
Oggi c’è il sole quindi mi sono sentita legittimata a sfoggiare un leggero chiffon, che a noi ragazze solletica lo spirito e l’umore.

Lanvin, Oh Elbar!
e il mio outfit di oggi...


Ieri sera a cena siamo riusciti a bere 5 , e dico 5, bottiglie di Sancerre in 7 persone.
Pas mal: di questo passo potrete chiamarmi a bombolona in the kicthen, if you know what i mean.,..
Oggi per me è la cura dell’acqua con le bollicine che fa da idromassaggio allo stomaco e al fegato,secondo me.

Abbiamo provato chez julien, che è accanto a Ile St Louis e sembra uscito da una favola di quelle che parlano di cibo e cucina.
Soffitti art deco, e trés mignon, talmente piccolo che sembra di stare in un salotto di casa.
Chateaubriand con una salsa al pepe che veramente avrei leccato il piatto, ovviamente foie gras come entrè – si può morire intossicati di foiegrassite?- e come dolce tarte au citron meringuèe e briosce perdue con caramello salato.
Ad ogni boccone che gustavo, pensavo come sarebbe meraviglioso se mentre appunto si mangiano queste delizie, si apprendesse il know how per rifarli a casa.
O come sarebbe bello se questi sapori potessero rimanere per sempre con noi.
E’ come se ogni papille gustativa, se ogni poro della mia pelle, se ogni senso fosse allerta, e volesse solo assaporare ogni gusto, ogni piatto ogni prelibatezza, senza lasciarla più andare.
Io credo che il cibo sia cultura, arrichisca l’anima non solo di un piacere momentaneo ma rimane con noi, come ricordi, come delizia perenne che non ci lascerà più.





Comunque.
Mentre camminavo con le mie super zeppe verso l’ufficio, pensavo che a fronte di tutto quello che è stato affrontato negli iltimi mesi mi merito che:

-          L’Ufficio Stampa di Apple Italia mi regali il nuovo iphone e il mac book air, che la nuova casa deficita di computer. E noi vogliamo un mac, dal quale poter scrivere scrivere scrivere e fare collage di fotografie.
-          L’Ufficio stampa di Valentino, ed è già stato detto, mi regali le tango shoes dorate e brillantinate.
-          Vorrei molto un cane.




-          O forse un micio così ciccione e peloso
-          Voglio fare colazione a letto e vorrei che l’ufficio stampa di Zara Home mi regalasse un sacco di nuove lenzuola,fresche, bianche candide e ricamate. E anche piumini e coperte per stare calda di inverno.
-          E magari allora Loro Piana – ma anche Malo va bene – potrebbe regalarmi una coperta di cachemire.




-          Voglio un costume da Mary Poppins per Halloween.
-          Vorrei tante zucche per fare tanti passati di verdura, e purè…
-          E vorrei anche servizi di piatti, ciotole e ciotoline belle così: uffici stampa di tutto il mondo riunitevi.
-          Flamant vorrei anche dei vasi così, che almeno riempio la casa di questi oggetti…bisogna che inizia  sentirla un po’ mia, no?






Ecco. -2 allo show.

Non credo che riuscirò a postare altro almeno fino a settimana prossima.Azzurro e Lady Tremain iniziano a farci ballare la tarantolata.
A bientot, quindi!

giovedì 27 settembre 2012

PFW day 2


Se continuo a mangiare così tanto, scoppio.
No sul serio.
2000 calorie a sera per 14 sere, facciamoci qualche calcolo.


Ieri sera tappa consueta a Le Coulisse Vintage: un posto dove mai entreresti, ma che riserva grandissime sorprese.
A partire dalla zuppa di ravioli al foie gras, per continuare con una cocotte di beef stew e una beetroot gialla.
Finendo con souffle al cioccolato, madeleines e riso e latte con caramello salato.
Altre notizie rilevanti: fa freddo. Super freddo.

la mia camera
il salotto

La nostra casetta è un amore.
La divido con Alina e questo weekend arriva pure Annalisa la cara, e la mia Sara.
Open house.
Il portone d'ingresso è meraviglioso e ogni volta che il taxi mi lascia lì davanti, o ogni volta che esco epr dirigermi a piedi verso lo showroom, mi sembra di essere una parigina neutralizzata.
C'est tres mignon.
Vorrei cucinare una teglia di biscotti e portarli in dono ai vicini, per conoscerli.
Abbiamo due camere da letto, un balcone, una cucina, 2 bagni e un salotto con finto camino. 
Ha i soffitti alti e questa mattina mi sono ritrovata a immaginare dove posizionerei l'albero di Natale.
La mia camera ha il copriletto a pois.

la zuppa di ravioli al foie gras.

La corrispettiva francese di Annalisa la cara ha la Sofia di Vuitton: watch out, bella. Alla prossima cena ingaggio uno scippatore e te la rubo.
Ho comprato una crema per il corpo al cioccolato, del body shop: io amo come profuma la mia pelle con le creme del body shop.Devo ricordarmene, quando la finirò, di comprare solo body shop.
Ha sfilato Dries Van Noten e adoro ogni pezzo della collezione. Il mix and match di fantasie solletica la mia, di fantasia. Mi ricordo la prima volta che andai alla sfilata di Dries...era anche la prima volta che venivo a Paris per lavoro ed ero con Susannah, dovevamo incontrare Alice Temperley.
Mi ricordo che faceva freddissimo, nevischiava, era gennaio, e mentre camminavamo verso la location, passammo da una via bellissima, con una libreria antica...e quella stessa sera, attraversando per sbaglio uno dei cortili di rue de rivoli, una musica di un violino da una finestra.
Attimi di ordinaria poesia.
Come questa sfilata. Di cui voglio tutto.



E poi.
Poi c'è Garance che intervista Jenna Lion, uno dei miei miti: designer di J.Crew...pensavo...e se lavorassi per te?
Comunque necessito di un mac book air, perchè ho qui, sulla piunta di dita e di labbra il mio prossimo libro.
Chi me lo regala?
Giurin giuretta che poi verrà ricordato nei ringraziamenti.
Outfit del giorno: micro gonna, così micro da aver sconvolto persino Azzurro.Same jacket, ma ciò che mi da più soddisfazione sono le scarpe con calzino.
Fino a quando, oberata da tutto questo cibo, vorrò solo vestirmi con una grande coperta.





mercoledì 26 settembre 2012

Parigi e le sue cipolle - From marieclaire.it avec amour

“Find something you're passionate about and keep tremendously interested in it.” 
 Julia Child




Vino.
Ieri sera avevo bisogno di vino.
Tanto vino, quel vino rosso corposo che scalda anima e cuore e che i francesi sanno fare così bene.
Un bordeaux nello specifico.
Che potesse scendermi nelle membra e farmi passare la nostalgia.
Dopo aver lasciato tutte le valige nella casa che ho affittato per questa maratona modaiola, mi sono diretta all’Ile St Louis, al ristorante St Regis, in assoluto uno dei miei posti preferiti.
Coperta sulle gambe, i miei commensali ed io abbiamo deciso di mangiare all’aperto, nonostante e soprattutto per godere di questa aria frizzantina, dell’odore della pioggia e della musica che solo i marciapiedi di Parigi sanno suonare.
Dopo aver ordinato da bere, la mia mente ha iniziato a vagare e mi sono ritrovata a pensare a Rachel Koo e al suo nuovo libro sulla cucina francese.
“la piccola cucina parigina” è appena stato pubblicato da luxury books, è nella mia wish list,
Lei, Rachel Koo è deliziosa: cordon bleu e una piccola cucina che sembra uscita da una favola.
Seguivo da un po’ il suo blog e quando ho saputo che la mitica Csaba avrebbe pubblicato in italiano il suo libro…sono andata in guizzibiglio.

E oggi abbiamo una sorpresa per voi lettrici della vostra gipsy: se usate questo codice (LB10%MCIT ) e andate sul sito www.luxurybooks.it  avrete uno sconto del 10% all’acquisto di questo piccolo capolavoro culinario.
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Il link della scheda del prodotto è http://bit.ly/lapiccolacucinaparigina
( don’t miss it!)


photo courtesy David Loftus

Premessa: io amo la cucina francese.
Tutta.
E amo le cipolle, amo come i francesi mixano ingredienti e questo gusto antico e sofisticato che riescono a dare a ogni piatto.
E non posso esimermi, appena arrivo qui, dal prendere una sana zuppa di cipolle, che tra l’altro mi ricorda tanto la mia mamma, quando me la faceva trovare al rientro da scuola, in inverno, sul calorifero per far si che si mantenesse calda.
Ecco quindi le ricette, insieme alla creme brulè alla cipolla, by Rachel Koo.


Zuppa di Cipolle della mia mamma

Ingredienti per 4 persone:
kg. 1 di cipolle bianche,
1 litro e mezzo di brodo di carne,
gr. 100 di burro,
gr. 120 di fontina grattugiati,
pane baguette raffermo,
1 cucchiaio di farina bianca,
sale e pepe.
Sciogliere il butto in una casseruola e , dopo aver affettato le cipolle, unirle al burro, e cuocere a fuoco basso mescolandolo spesso e facendo attenzione che non rosolino o prendano colore
Dopo circa mezz'ora,aggiungere un cucchiaio di farina e sempre mescolando aggiungere il brodo bollente.
Cuocere fino a che le cipolle risulteranno morbide, quasi una poltiglia, quindi unire tutto il brodo rimasto e continuare la cottura per farlo ridurre un po'.
Nel frattempo, affettare il pane cospargerlo con un po' di formaggio grattugiato e farlo tostare in forno fino a quando il formaggio si sarà sciolto.
Disporre sul fondo di una zuppiera grande o di 4 zuppierine individuali, che possano resistere al calore del forno, una parte delle fette di pane e ricoprirle con la zuppa di cipolle.
Aggiungervi sopra il rimanente pane e il resto del formaggio e porre la zuppiera o le zuppierine in forno caldo a gratinare.
Quando in superficie si è formata una croccante crosticina dorata toglierle dal forno e servire subito.

photo courtesy David Loftus

 Crème brûlée alla cipolla di Rachel Koo

Di solito non penseresti di aggiungere le cipolle ad una crème brûlée, ma a sorpresa le due cose si abbinano alla perfezione.
La lenta cottura a fuoco basso fa emergere la dolcezza naturale della cipolla, che si sposa benissimo con la base cremosa, mentre il formaggio dà al piatto un elemento salato.

Ingredienti per  4 porzioni

4 cipolle grandi (circa 350 g)
1 noce di burro
450 ml di Calvados
275 ml di crème frâiche
175 ml di latte
5 tuorli d’uovo
50 g di Groviera o di Comté stagionato, grattugiati
sale e pepe
Per la copertura di caramello
30 g di zucchero
30 g di zucchero di canna grezzo

Taglia le cipolle a fette sottili e cuocile con il burro in una pentola grande per 10 minuti o finché sono dorate. Aggiungi il Calvados, e cuoci per 10 minuti o finché evapora, mescolando spesso per impedire alle cipolle di bruciarsi. Aggiungi la crème frâiche e il latte. Fai bollire, togli la pentola dal fuoco e lascia riposare per 30 minuti.
Preriscalda il forno a 110°C. Versa la crema in una padella attraverso un colino, e spremine il più possibile dalle cipolle, poi scartale. Batti leggermente i tuorli d’uovo in una ciotola grande, poi amalgama il formaggio. Fai bollire la crema e unisci il composto di tuorli, mescolando. Infine insaporisci con sale e pepe. Distribuisci l’impasto in 4 piccole pirofile da gratin basse (13 cm di diametro), e mettile in una teglia profonda. Inforna la teglia e riempila d’acqua tiepida fino a metà dell’altezza delle pirofile piccole. Lascia cuocere per 30-40 minuti o finché la crema è soda lungo i bordi ma ancora un poco molle al centro. Togli dall’acqua le pirofile e lasciale raffreddare prima di coprirle con pellicola trasparente (senza che questa tocchi la crema). Refrigera per 4 ore o tutta la notte (si conserveranno per 4 giorni).
Appena prima di portarle in tavola, prepara la copertura al caramello. Togli la pellicola per controllare se si è formata della condensa sulle creme, e nel caso appoggia piano della carta assorbente sulla superficie per assorbire l’umidità. Mescola i due tipi di zucchero e spolverizzane uno strato abbondante e regolare su ogni crema. Poni le pirofile su una griglia metallica. Tieni una torcia per caramellare* a 10-12 cm di distanza dallo zucchero, e muovila in modo lento e regolare fino a un attimo prima di raggiungere la doratura che desideri (lo zucchero continuerà a bruciare per qualche secondo dopo che avrai tolto la fiamma).

Oggi mi trovate anche qui:

Paris Fashion Week. Ovvero: PFW. Day 1

il cielo sopra Parigi...e i tetti di Parigi...



Segni che ti fanno capire di essere a Parigi ( e di amare profondamente questa città)

  • Inizi a fotografare ogni bistro, ogni angolo, ogni pozzanghera: perhcè qui tutto è più romanticamente magico del solito.
pre e dopo instagram...quanto si adorano le piccole brasserie con i vecchietti fuori?
  • Mangi all’Ile St Louis in un tavolo all’aperto, con 15°C, una petite robe noir e la copert sulla ginocchia. E ti senti incredibilmente chic.
  • La tua casa presa in affitto su internet diventa come per magia la casa più bella che tu abbia mai abitato, e stranamente riesci pure ad addormentarti serena, anche senza fiori di bach.
ciao Chanel, questa si chiama giacca, ed è proprio vostra!
  • Apri il WWD e trovi una nota di Chanel che chiede a tutti i giornalisti, i bloggers e compagnia bella di non usare il nome Chanel, per l’appunto a sprposito. E allora io in loro onore, per essere chic persino quando si diventa la strega cattiva, indosso la giacca vintage e lo proclamo urlato, si proprio urlato, scritto e urlato: HO LA GIACCA CHANEL!
  • Fai un pj party con Edo, amico e assistente di Azzurro, the big boss, per sapere tutti i gossip e per essere pronta e preparata al peggio. Ah.Ah.Ah.
 io e Edo, assistente di Azzurro. getting crazy before the show.
Oh bordeaux!
Evviva il foie gras.

Bevi un sacco di bordeaux dimenticando che in realtà non ho l’enzima del vino rosso, e che quindi l’indomani ti sentirai in barca tutto il giorno.
  • Ti imbamboli guardando prima il cielo di Parigi, e poi i balconi di Parigi. E infine il dentro delle case illuminate: quesi soffitti alti,ah. I soffitti alti!
  • Impari a mangiare il foie gras: voi lo sapevate che bisogna prima macinare sul piatto il pepe, poi si prende il foie gras che si vuole mangiare e spalmare sul pane, lo si fa scivolare sopra, e poi, solo allora, lo si spalma sul pane. Come ci hanno insegnato ieri, prima va il pane, poi il pepe, poi il foie gras. Mai gratuggiarlo direttamente sul pane,maimaimai.
  • Arrivi a Charles De Gaulle e inizi a inspirare profondamente, quasi che peggio che a una lezzione di yoga: e allora speri solo che questa aria che profuma di zucchero a velo e Coromandel ti vada in circolo.
  • Apri le finestre alle 7 di mattina, le spalanchi a costo di prenderti una polmonite. Ma l’alba sui tetti parigini non si può perdere.
my chinese taxi driver..come d'abitudine.
io e Edo, assistente di Azzurro: gossip gossip gossip...e sarà più in la borsa di Celine o la Falabella....mmmm!
  • Inizi a trovare buone le patatine con dentro l’arachide che in tempi normali aborri, ma qui si parla di sopravvivenza in showroom, e allora tutto è lecito  - purchè nelle vicinanze ci sia la cocacola.
  • Esci per comprare l’oscillococcinum, torni carica di prodotti di Nuxe e vari e similari. Non si può resistere alle farmacie francesi.
  • Per una strana legge delle coincidenze, il taxi che prendi ogni volta all’uscita dall’aereporto è cinese. Sempre. Ogni volta.E ogni volta correggono il mio accento.
  • Ordini da starbucks le pain perdue. Solo perché ti fa sentire più francese e più vicina ai libri di cucina che leggi avidamente ogni volta.

lunedì 24 settembre 2012

Paris is always a good idea



"E’ lecito inventare dei verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini."
(Frida Kahlo)


Eccoci al consueto appuntamento parigino: -1 e torno in quella che leggenda narra essere la mia città di creazione, ovvero dove due ragazzi giovani e belli, 33 anni fa, proprio all'incirca a settembre, hanno concepito la sottoscritta, dopo un matrimonio lampo e una lettura di tarocchi.
-1 e il delirio della moda ricomincia, ma questa volta spostato oltralpe, tra croissants caldi e pranzi thai ingurgitati davanti al computer.

Questa camicia, che visto le mie dimensioni da nana mi fa da abito, sarà la mia divisa francese.StellaStellaStellaStellaStellaStella.I love you.Anzi, Je t'aime.

E quindi: quest'anno niente hotel ma bensì appartamento in condivisione con Alina e Annalisa la cara.
Compreremo un sacco di les petites marsilleises alla lavanda e vaniglia, avremo una cosrta di bordeaux e biscotti al cioccolato e sarà tutto molto bello.
L'aria è fresca, i ristoranti sono prenotati.
La frenesia che prende lo stomaco e sale fino al petto c'è: non vedo l'ora che le luci si abbassino e che sfili la nostra nuova collezione.
E poi è la settimana anche  di MiuMiu. Oh, Miu.Non vedo l'ora di vederti.
Quindi eccoci.
Quest'anno ci sarà pure Mizuki, che lavora per Carven. From japan with love, che non rivedo da 2 anni e che non vedo l'ora di abbracciare.
Ah, novità del giorno: sono entrata nel baby firmamento delle celebs.
La mia amica Vanessa, che con immenso orgoglio, bravura e forza di volontà ha creato la rivista Petite Luxes, mi ha fatto un'intervista sul nuovo numero.
A questo punto, cari uffici stampa di Valentino, Vuitton, Celine, Chanel e Chloè: di cosa stiamo parlando?
Una borsa dovreste spedirmela.
Io se fossi in voi me la spedirei.
Aspetta un attimo: io sono in voi, perchè sono pure io un'ufficio stampa?!?Ecco.
Quindi confermo la tesi sopra.
Speditemi una borsa, un paio di scarpe e un abito già che ci siamo, che a noi ragazze anitche piace il total look.


Comunque io sono già in mood Natale: 92 notti alla Vigilia. 
Ho voglia di riempire la casa di profumi di biscotti appena sfornati, fare decorazioni, mettere mille luci e lucine. E quest'anno con la casa nuova biosgna per forza organizzare un fantastico party natalizio, con tanto di Babbo Natale farlocco che consegna i doni. Si accettano volontari: must have barba - non necessariamente bianca, la possiamo pitturare - e quel tanto di pancetta che non guasta.
E poi.
Poi speriamo nella neve!
Un sacco di neve.
Così tanta neve.
Adesso ho voglia di cioccolata calda.
E poi.
Poi c'è halloween in mezzo e le zuppe di zucca che non vedo l'ora di fare, i cachi dalla pelle sottile da inghiottire in un solo boccone.
E soprattutto il pranzo di Thanksgiving da God Save the Food, con Annalisa la cara.
E il purè di carotine e patate.
Le stelline in brodo e la crescenza.
Appena torno da Paris il primo camembert e le cocotte.
Il tè di natale e la marmellata di castagne.
La corona natalizia
I funghi...oh i funghi!Chi mi regala una cassetta di funghi appena raccolti.. Oh vi prego.
Poi ci cuciniamo tutti insieme il risotto, che questa casa ha bisogno di essere trasformata in una sweet home.
Non ce n'è: io amo questi mesi...Ottobre, Novembre, Dicembre.
Mi manca solo una RangeRover,  un maglioncione caldo 4 fili, un bracco e un labrador,  e una bottega al braccio: perchè occhei country, ma chic non può mancare.

It's the most wonderful time of the year.


Martina e i 9 mesi in attesa di luce. Funky Mama


E poi c’è Martina.
E poi c’è questa meravigliosa amicizia nata tra un press day e uno scambio di ricette.


All’inizio timidamente, ma poi sempre più forte e importante.
Talmente tanto che ci siamo soprannominate Kit&Kat, come delle gemelle separate alla nascita: dormiamo entrambe coprendoci l’orecchio,soffriamo di logorrea scribacchina, adoriamo alla follia Valentino e il macramè, e ci piacciono le mangiate a base di salamella e Ruinart Rosè.
E poi c’è lei: al sesto mese di gravidanza.
Splendida sempre, con il suo pancione avvolto in completi Missoni e shorts Stella McCartney.
E poi c’è lei, che è la mia razionalità, che mi insegna a fronteggiare la vita con decisione e gentilezza, che mi fa sorridere e riequilibrare tutto.

istantanee da un'amicizia

Martina aspetta una bimba, che si chiamerà Luce.
E sarà una mamma uao.
Anzi no, stra uao.
Ha appena creato un blog: www.ciucciechiffon.com.
Eh si, perché Martina è anche una straordinaria giornalista, moglie tuttofare – che belli lei e tommi!!!! – it girl, tutto e di più.
Eccole.


quella sottile linea rosa”: quando l’hai vista, il primo pensiero?

 Ho pensato "oh cavolo ora non si scherza più"...ma era un "oh cavolo" pieno di entusiasmo, niente ripensamenti o ansie da prestazione. L'abbiamo voluta subito e lei subito è arrivata: non è già una grande dimostrazione di obbedienza questa?! 


Ti sei sempre sentita mamma?

Mi sono sempre sentita materna, più che mamma. Ho avuto un bel training con la mia nipotina Ludovica che ancora oggi regala grandi soddisfazioni ("Cosa vuoi come regalo per il compleanno?" "Un paio di ballerine zia!!" è stata la nostra ultima conversazione telefonica). Non credo di essere una futura-mamma esemplare: mangio cibi banditi dall'elenco del ginecologo, mi strapazzo, dimentico regolarmente gli esami da fare (idem per le vitamine)...ma sono felice e spensierata, le faccio ballare Madonna e cantiamo insieme i Maroon 5. Sentirmi mamma è strettamente legato al sentirmi bene con me stessa, solo così posso essere un buon esempio per mia figlia.

 

Cosa sogni per Luce?

La vorrei forte e decisa, un po' come me. E anche saggia e paziente come il suo papà. Vorrei che imparasse dalla nonna Paola la dolcezza e che avesse il pelo sullo stomaco del nonno Giampa, per vivere tutto con il giusto distacco. La passione per il canto della nonna Pia e quella per i numeri del nonno Carlo (che di mani bucate ne basta una in famiglia). Che imparasse presto ad accettarsi, con tutti i suoi difetti: perché non c'è bellezza più attraente di quella imperfetta.

Come immagini la tua piccolina?

Cicciotta, marroncina e cappelluta: ovvero una mini-me. Se potesse prendere però le gambe lunghe di suo padre, ne sarei felice.

9 mesi: attesa, impazienza. Sensazioni e momenti di questo periodo.

Per ora tranne qualche piccolo disturbo (e sporadici abbracci al water) sono stata fortunata. Salute a parte, sono un'ottimista di natura quindi cerco di non pensare a tutto ciò che di negativo o problematico può succedere. E' tutta una questione di approccio: vivo la gravidanza come affronto la vita, con leggerezza, un po' di imprudenza e tanta sana ironia

Pensi di allattare?

Penso di si, ma non penso che l'allattamento faccia di ogni madre una buona madre. Quando nasce un bimbo tutti pensano alla sua salute, come è giusto, ma a quella della madre chi ci pensa? Se trasformarmi in un distributore di latte dovesse mettere a repentaglio la mia salute mentale, tante grazie ma prenderò seimila litri di Parmalat intero, corretto Nesquick


Prime pappe: supermercato, negozi bio o tutto homemade?

Per comodità dico negozio bio (ne abbiamo uno sotto casa), ma non ho nulla contro il supermercato: basta saper scegliere (come da Zara tra l'altro).

Must have per questi mesi di attesa:

I body di American Appare sono perfetti per non far occhieggiare la pancia da ogni orlo. Poi abiti strizzati sotto il seno (basta una cinturina sottile), pantaloni pigiama di seta (con l'elastico), maxi abiti e mini tuniche da portare con i leggings quando farà freddo. Ai piedi biker, sneaker e qualche tacco per non sospendere del tutto l'allenamento

Una canzone per Luce.

Tutte quelle della Vanoni, sopratutto "Senza fine" che è stata anche la colonna sonora del nostro matrimonio. Poi la dance anni '80 e anche quella musica un po' tamarra anni '90 che io e il suo papà ci divertiamo ad ascoltare quando siamo in macchina

Le tre r: rispetto verso te stessa, verso gli altri e responsabilità delle proprie azioni. Come si fa a insegnarlo?

Con l'esempio: credo che essere un buon esempio risolva gran parte dei problemi. Nel mio caso è stato così e spero di riuscire ad esserlo per mia figlia come i miei genitori lo sono stati per me.

Prima mamma o moglie? Come distinguere i ruoli, senza tralasciare o trascurare aspetti e dettagli?

I figli ti scombussolano la vita, questo è un assunto, ma il mio obiettivo è quello di cercare di mantenere intatta quella parte di me che nutre il rapporto con mio marito. Baci, carezze ed attenzioni saranno dispensati in egual misura, Lo stesso discorso vale per me: le coccole appiccicose di un nano valgono quanto il bacio di mio marito, che pretenderò sempre e comunque.

oggi mi trovate qui